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Vaniglia — Storie di cucina

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del post che non aveva presupposti ma volle uscirsene da solo

22 Settembre 2012 Dolcetti e biscotti

(o dei cuoricini di frolla da viaggio,  per chi come me odia i ritagli)

In questo strano settembre più stancante e frenetico del solito, una cosa è veramente certa.
La nascita di mia nipote mi ha proprio rammollito.
E quindi, lo ammetto, nello scrivere i post ultimamente sono un po’ più melensa del solito.
E sorelle, e tortine, e  biscottini, e cuoricini…
Da un lato, dev’essere una ‘naturale’ reazione alla “zianza”, dall’altro, immagino, una specie di autococcola per reagire alle difficoltà oggettive del rientro.

Allora, un po’ per suggellare questo strano trend rosa, un po’ per fare due chiacchiere sul tema no-tempo (dato che ultimamente anche nei commenti se n’è parlato), oggi (dato che è sabato, e il sabato, si sa, ci si rilassa :)) ne approfitto per postare una non ricetta.

Poi lunedì ci arriva un piatto “maschio”, salato, per non dire proprio saporoso, lo prometto! ;-P

Oggi ci limitiamo a dire che forse ho trovato il modo di non impazzire appresso ai ritagli della pasta frolla. E che questi cuoricini non erano nati per essere postati, ma mi hanno fatto da subito così tanta simpatia che si sono fatti strada nel blog da soli!!! :D

Ma veniamo a noi e al mio complesso rapporto con la pasta frolla:

– Punto primo, io ODIO i ritagli della frolla.
Sono una a cui piace impastare, ma la frolla la voglio toccare il meno possibile, e già al primo reimpasto mi pare che il burro si cominci a “scaldare” e “separare” un po’ troppo da tutto il resto.

– Punto secondo, io AMO il sapore della frolla cruda, cosa che, unita al punto primo e alla conseguente pigrizia, mi induce a mangiarne un po’ troppa, mentre la sto maneggiando, prima dell’infornata.

– Punto terzo, quest’estate, avevo comprato un aggeggio del genere (in sostanza un tagliapasta a cuore con estrattore) ma non proprio quello lì, diciamo uno meno costoso in quanto di unica dimensione, ovvero piccola, che doveva servire a tagliare a forma di cuoricini l’anguria (la follìa… dato anche che io l’anguria nemmeno la digerisco), anche se sulla confezione era indicato come una specie di “tagliaemmental” (che vogliamo fare, la versatilità degli aggeggi da cucina, oh donne, ditelo ai vostri mariti, padri fratelli disperati per i vostri acquisti apparentemente insensati!).

Qualche giorno fa quindi, messa in forno la nostra rassicurante crostata casareccia, e di fronte a quei “terribili” ritagli di pasta che non potevano essere TUTTI da me all’istante fagocitati, ho pensato:
“perchè non preparare un cartoccetto di cuoricini di pasta frolla da viaggio per la mia sorellina che ultimamente mi sta tanto sopportando (divertendosi pure però, eh?) ;-)) foto dopo foto?”

Detto fatto.
Grazie all’aggeggetto (subito riabilitato, dato che per l’anguria non è stato ancora usato ;-P), si sono staccati facilmente, e direttamente sul foglio di carta da forno.

La frolla usata, come detto, è la frolla B tratta da La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, cotta solo 10-15′ perchè più sottile e reimpastata, quindi più sensibile al calore).

Vi rimetto le dosi (attenzione, sono quelle della crostata!!! io ho usato solo gli scarti):

ingredienti (per una crostata di 22-24 cm di diametro)

250g farina 00
125g burro
110g zucchero semolato
1 uovo intero + 1 tuorlo (io avevo due uova piccole, le ho usate intere)
1 barattolo di marmellata di ciliegie
Farina a fontana. Formare una cavità al centro e versarvi le uova.
Sopra il burro freddo a fiocchetti e lo zucchero.
Mescolare aiutandosi con una forchetta per intridere la pasta (io cerco di “scaldarla” con le mani il meno possibile per evitare che si bruci), fino a che gli ingredienti non si tengono bene insieme.
Formare con la frolla così ottenuta due palle di cui una leggermente più grande.
Schiacciarle leggermente entrambe e far riposare in frigo per almeno un’ora.
Stendere su un ripiano leggermente infarinato la “palla” più grande, e foderarvi, con l’aiuto di un disco di carta da forno, una teglia da crostate diametro 22-24 cm.
Forare la frolla con una forchetta e riporre in frigo.
Accendere il forno a 180°C.
Con la pasta restante formare dei pezzetti da arrotolare per creare il graticcio della crostata.
Cuocere la base della crostata “in bianco”, ovvero coperta con un foglio di carta da forno riempita con pesi da cucina o legumi secchi, per 15′-20′.
Tirare fuori il guscio della crostata, distribuirvi la marmellata e ricoprire con le strisce di frolla.
Continuare la cottura per altri 15′-20′, o finché la frolla non è dorata, sempre a 180°C.
Una volta cotti e freddati, sono stati raccolti in un cartoccio che poi, chiuso e ben infiocchettato, è stato messo in valigia per fare compagnia alla mia pupa nel suo viaggio di attraversamento dell’Appennino… 
Per il resto, ovvero quello che accennavo ad inizio post, il tempo che fugge via e le mille mie riflessioni a tale proposito, alla domanda che molti di voi mi fanno in merito a “come faccio” con un lavoro una famiglia un blog e tutto il resto, la risposta è.
NON LO SO.
Anzi, a volte la risposta è NON CE LA FACCIO.
Non stiro.
La casa a volte sembra un campo di battaglia.
Faccio tardi la sera e a volte scrivo post che sembrano concepiti da un’ubriaca. 
Mi piace stare a casa, a volte.
Mi avvantaggio “il lavoro”, altre volte.
Sono un po’ sottopressione, in genere, e su molti fronti (in particolare quello lavorativo vero).
Però, e questo devo proprio dirlo, se scrivere un blog pesa 100, farlo al tempo stesso ti tira su (almeno nel mio caso) 200.
Se oltre al blog dovessi cucinare e fotografare anche per altro/i, lo farei, con le ali ai piedi, perché mi piace da morire, e mi fa bene.
Cucinare e fotografare cibo, poi parlarne con voi e condividerne i risultati racchiude in sé molte cose che io sono, dalla cucina alla condivisione di piccoli istanti di vita domestica, all’essere “compositiva”, al parlare-parlare-parlare (;-P), alla fotografia in sé e all’avere a che fare con la luce (poca) e i colori (che sono luce pure quelli, alla fine dei conti!).
Insomma mi piace.
Mi piacerebbe anche diventassero un pezzetto del mio lavoro, un giorno.
Chissà ;)
Un bacio a tutti, e buon, meritatissimo ne son sicura, finesettimana!!!
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Categories: Dolcetti e biscotti Tags: amici, chiacchiericcio, mamme nonne zie suocere sorelle, rimasugli

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Interazioni con il lettore

18 Commenti

  1. Cecilia

    22 Settembre 2012 at 10:15

    Io te lo auguro davvero di cuore perchè adoro la tua cucina, il tuo modo di fotografare e sono contentissima di averti conosciuto (adoro anche il rosa lo sai quindi in questo trend mi trovo benissimo!), un bacio cara e a presto, Cecilia

    Rispondi
  2. Valentina

    22 Settembre 2012 at 10:22

    stamane ti aspettavo, aspettavo il tuo post perché la vaniglia è un po' magica e sa lasciare la sua magia in chiunque la incontri…
    ai nostri progetti, alle nostre anime belle e ai cuori da nascondere in valigia! :*

    Rispondi
  3. lukiz

    22 Settembre 2012 at 11:31

    senti, mi adotti come sorella? io ho in dotazione un fratello maschio e non è la stessa cosa.posso fare, anche, lavori di bieca manovalanza se vuoi. oltre ad assaggiare!
    :)

    Rispondi
  4. marta bressanello

    22 Settembre 2012 at 12:30

    Ciao Rossella! Il tuo blog è bellissimo, complimenti! Se passi a vedere il mio, nel post di sabato 22 settembre c'è una sorpresa per te.. congratulazioni! A presto! Marta

    Rispondi
  5. Silvia

    22 Settembre 2012 at 12:41

    .. e spero proprio che questa tua passione continui, perchè i tuoi post sono quelli che si attendono con trepidazione, che ti fanno sbirciare la bacheca di blogger per 10 volte al giorno e ti fanno venire voglia di provare e riprovare le tue ricette. L'ultima che ho provato è quella dei quei panini dolci "montanari" di cui non ricordo il nome, che non ho commentato, ma sono usciti già due volte dal mio forno.
    Complimenti, davvero.

    Rispondi
  6. Agnese

    22 Settembre 2012 at 13:04

    Te lo meriteresti, Ross, che diventasse un pezzo [ma anche di più] del tuo lavoro.
    I cuoricini sono bellerrimi, e ti perdoniamo un po' di melensitudine [esisterà? Ma sì, dai ;) ], ci sta tutta. E sì, lo ammetto, anch'io mangio 2/3 dell'impasto nel preparare la crostata. E' una malattia? Buonissima, senza dubbio ;)

    Rispondi
  7. Gio

    22 Settembre 2012 at 13:12

    Le nipotine appena nate rincoglioniscono, confermo =) Belli questi aggeggi da cucina e tenera tu =) Buon we!

    Rispondi
  8. rossella

    22 Settembre 2012 at 14:18

    ehi!!!!!
    Ed io che pensavo di sabato non leggeste mica in tanti!
    Ed io che pensavo che fossero rarissimi coloro che arrivavano all'ultima frase dei prolissi vaniglia-post (e pertanto avevo messo quella frasuccia volutamente in fondo, immaginandola bella nascosta!!! ;-P)

    siete tutte troppo belline, e il commento di *Silvia mi ha proprio colpito (grazie!), vorrà dire che ne farò tesoro nei momenti di stanchezza!

    *Cecilia: tu invece hai proprio una maniera speciale di ricaricare, dovrei chiamarti quando proprio mi mancano le forze! :)

    *val: :D

    *lukiz: che stai dicendo? tu sei GIA' adottata!

    *Agnese: sai perché? perché così potrei dedicargli un po' più tempo!!! non sarebbe meraviglioso???? :)

    *gio: qualcuna che mi capisce!!!

    *marta: passata, grazie mille!

    Rispondi
  9. marifra79

    23 Settembre 2012 at 08:07

    Commento poco ma passo sempre… riesci ogni volta a trasmettermi "voglia di cucinare e fotografare" cosa che ultimamente manca, ad esempio la torta di prugne voglio proprio provarla….un abbraccio e un buon fine settimana a te!!

    Rispondi
  10. rossella

    23 Settembre 2012 at 09:47

    Marifra: anche io passo sempre e commento poco, ma mi sa che una letterina te la scrivo, magari a ottobre, una volta passato questo periodo un po' intenso… :)

    Rispondi
  11. coL

    23 Settembre 2012 at 10:12

    ti seguo da un po' di tempo, ma non ti ho mai scritto…io fotografo per passione e cucino per amore, i tuoi post mi lasciano sempre senza fiato, le fotografie sono molto molto belle e un po' di coccole non fanno mai male…quindi via libera a cuoricini e dolcezze infinite!
    buona domenica!

    Rispondi
  12. Juls @ JulsKitchen

    23 Settembre 2012 at 10:40

    come puoi pensare che i tuoi post non si leggano fino in fondo, e pure nei commenti?! ti adoro, ti auguro di realizzare tutto questo, perché ce la puoi fare, e perché daresti tanta soddisfazione a tutti noi! baci

    Rispondi
  13. Marina

    23 Settembre 2012 at 17:26

    Stessa sensazione col tempo: mi attraversa e non mi dà tempo ;) quello che senti è quello che sento anch'io in alcuni momenti e quello che lasci indietro è lo stesso (leggi: stirare!) Un bacio Vaniglia adorata

    Rispondi
  14. Roberta | Il senso gusto

    23 Settembre 2012 at 17:50

    ehi Ross, ma i tuoi post si leggo e si guardano fino all'ultimo pixel!! E come non potrei? Scritti, fotografati, pensati con attenzione e cura e tutto questo si sente :-)
    Sulle sensazione e sull'attenzione al resto del mondo…bhe, sfondi una porta aperta (e i tuoi biscottini sono deliziosi anche se di 'scarto).
    Baciotti

    Rispondi
  15. www.cucinalà.it

    23 Settembre 2012 at 21:04

    Anch'io è un po' che ti seguo.E' un vero piacere leggere i tuoi post, sono molto VERI. Non ho mai commentato i tuoi post per timore del raffronto: anch'io ho un blog, aperto da pochissimo, e si vede! Oggi, però, leggendo il post sui cuoricini di pasta frolla non ho resistito, sia perché anch'io sono una gran mangiatrice di pasta frolla sin da piccola sia perché oggi sul mio blog ho postato proprio la ricetta della pasta frolla.
    Complimenti!

    Rispondi
  16. rossella

    24 Settembre 2012 at 06:53

    E pensare che nemmeno volevo pubblicarlo, questo post!!
    Mi piace tanto (tantissimo) sentire le voci di chi a volte legge silenziosamente (io lo so lo stesso che ci siete, eh? Basta vedere come correte in soccorso in giornate come queste!! :* )

    *coL: grazie x il tuo incoraggiante commento… Anche io cucino x amore e fotografo x passione. Belle cose. ;) quando il gusto l'olfatto il tatto l'udito e la vista si spalleggiano l'un l'altro…

    *juls: giulietta mia, mai scrivi pure da Londra??? <3<3<3 grazie non sai veramente quanto ogni tua parola sia incoraggiante!!! Io sto per fare i bagagli, confesso che sono davvero terrorizzata, e al tempo stesso non vedo l'ora di vederti!!! Baci, a presto pupa! ;)

    *marina: ecco, quando dico che non stiro la maggior parte delle persone mi guarda sconvolta. Ma dove pensano trovi il tempo? Di notte si posso scrivere i post, ma non fotografare, il tempo non si moltiplica mica, anche con tutta la passione del mondo! ;)
    Eh, lo sapevo che molte di voi avrebbero capito…. :D
    Bon courage, amica! In fondo stirare comporta un grande dispendio energetico anche dal punto di vista ambientale!! ;)

    *roberta: anche io leggo i tuoi fino all'ultimo pixel :D
    Però non mi aspettavo che così in tanti leggessero un mio post (sui ritagli di pasta frolla per giunta!!!) fino alla fine, date le mie infinite divagazioni… ;)
    Grazie!!!

    *lacucinalà: grazie!!!! Sì, lo ammetto, sono molto veri (mi fanno un po' pensare ai miei temi del liceo (pensa se mi metto pure a parlare di Manzoni!!! ;))….
    Per il resto, quali raffronti? Non devi preoccuparti di nulla, anzi, ora vengo proprio a farti una visita, ciao!!!

    Rispondi
  17. MissWant

    26 Settembre 2012 at 20:20

    Le nipotine ti rubano il cuore! lo so per certo! complimenti per il blog, ripasserò con calma! mièppiaciutounbelpò!

    Rispondi
    • rossella

      27 Settembre 2012 at 06:46

      Bene, felice di averti incontrata, e spero di vederti spesso, collega-zia!!! ;)

      Rispondi

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