La primavera sembra voler arrivare ed io non vedevo l’ora: mi sento veramente esausta e conosco bene l’effetto che può avere su di me la luce primaverile, che quest’anno desideraro tanto…
La trortastra rustica e ciccia di ricotta e pistacchi mi sembra di buonissimo auspicio per cominciare ad uscire, anzi, per colonizzare il fuori mangiando direttamente all’aperto!
E’ una merenda molto adatta per bambini grandi e piccoli affamati dalle prime corse nei parchi di città o per le stradine di campagna, o per una sosta durante una scarpinata o una lunga passeggiata in bici, insomma per un picnic all’arietta calda e fresca al tempo stesso, da accompagnare a succhi di frutta fresca o una semplice birretta fredda (questo a seconda che si tratti appunto di bambini piccolo o grandi!)…
ingredienti
pasta di pane al farro*
gr 150 orzo perlato
ml 150 latte
gr 80 pistacchi puliti
gr 400 ricotta
olio EVO, sale, pepe qb.
Bagnare l’orzo in acqua fredda e tenerlo in ammollo per almeno 4 h.
Farlo cuocere in una casseruola con il latte, a fiamma dolce, finchè l’orzo non avrà assorbito tutto il latte.
A questo punto accendere il forno, 200°C.
In una terrina incorporare orzo cotto, pistacchi tritati e ricotta, aggiustando di sale, pepe e aggiungendo un filino d’olio. Amalgamare bene il tutto.
Foderare una tortiera da 28 cm di diametro, a bordi alti (volendo anche a cerniera) con carta da forno, e disporvi la pasta del pane stesa (il cerchio di pasta dovrà avere un “bordo” eccedente il cerchio di base della tortiera di 3-4, ovvero, per una tortiera da 28, dovrà essere da 34-36 cm….).
Bucherellare la pasta con la forchetta, disporvi il composto di ricotta e pistacchi, “risvoltare” all’interno i bordi, e cuocere il tutto in forno per 30′.
*La pasta di pane è perfetta per “reggere” il ripieno: a fine cottura risulta asciutta e ben cotta.
Io ho impastato 500 gr di farina di farro con circa 300 ml di acqua tiepida in cui avevo fatto sciogliere 25 gr di lievito di birra sbriciolato con un cucchiaino di zucchero; quando l’impasto era già un po’ “avanti” ho aggiunto 3 cucchiai d’olio e un paio di cucchiaini di sale. Non ho optato per doppia lievitazione, ma lascio a voi la scelta per l’impasto di pane secondo le vostre abitudini….
manu e silvia
Bellissimo l’impasto della base, con il farro dev’essere sicuramente particolare; peccato che la farina di farro facciamo molta fatica a trovarla!
La farcia è sublime: l’orzo cotto nel latte sicuramente risulta più dolce, e amalgamre il tutto con ricotta e postacci…non potrebbe non piacerci (quando li prendiamo i pistacchi li metteremmo ovunque, ma la torta salata ci manca!!)
Davvero una torta che ci segnamo eh?!
bacioni
Carolina
Io adoro le torte rustiche, sia salate che dolci. Come probabilmente avrò già detto mi “sanno di casa”… Credo di averla presa da mia madre questa cosa.
La foto è superba! La trovo idilliaca…
Come sempre, è bellissimo passare da queste parti!
Buona serata cara Vaniglia!
il_cercat0re
che abbinamento originale!
da provare…
:-)
Mirtilla
che delizia!!!
quante belle cose si possono preparare con le torte salate ;)
stefi
Mi attira molto l’impasto della base molto particolare, da provare sicuramente. Buono anche l’accompagnamento!!!!
Molto molto rustica….. brava!!!!!
elisabetta
sai quanto amo queste ricette… te la copio di sicuro!
chiaraluce
oddio la torta salata..oddio la primavera romana……e le margheriteeee!!!…svengo.
Anonimo
Cara Vaniglia, ho preparato i tuoi tortini vitamici con le carote. Sono venuti proprio buoni!! Anche troppo, dato che non dovrei mangiare tanti dolci .. Grazie per la ricetta!
rossella
chiaraluce, come manchi tu a questa primavera romana……
un bacio