Torta per seratina tra amiche
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Questa ricettina è proprio di Vaniglia. Non perchè c’è la vaniglia dentro (e sarebbepureora di sdoganare questo ingrediente, dato che abbiamo deciso di metterlo come nome del blog, no? ;-P), ma nel senso che l’intero rapporto tra le proporzioni dell’impasto, l’accostamento degli ingredienti, il montaggio (?!), sono tutti venuti quasi per caso, e al tempo stesso ognuno per un motivo tutto suo…
Base.
Stavo lavorando ad un’altra ricetta che sto cercando di mettere insieme (diciamo come esercizio? Ma come al solito non vi anticipo niente..) da un po’ di tempo, e mi è venuto in mente di fare una torta al cacao. Ho detto cacao. Nera la volevo, ma proprio nera nera. Monitoraggio dispensa: 20 grammi di cacao! Mh. Guardare quanto cioccolato in tavoletta: 120. Ok, già va meglio, un po’ di nero almeno lo abbiamo fatto. Adesso il cioccolato chiama burro, per fonderli a bagnomaria insieme, ma non troppo, non deve venire un “molleux au chocolat”: diciamo 60 grammi, la metà, no? Uova però sì, abbastanza, ne metto 4 invece delle classiche 3, quasi standard per alcuni dolci, ma questo sarà più ricco, sarà una torta, intanto abbiamo deciso, non un cake. Bene, anzi male, adesso cominciano i dolori: zucchero farina e liquidi. Farina, per non saper «nè legge nè scrive», ne mettiamo 200, e anche lo zucchero, per simmetria, poi si vedrà. Di liquido, andiamo sul classico, un bicchiere di latte intero, pieno pieno, quanto sarà? 240 ml. Bene, l’impaso però alla fine mi convince poco. Gli metto un 10% in più di farina e va meglio. Con il lievito vado con una bustina intera. Forno a 180°C. Per 40′.
Stavo lavorando ad un’altra ricetta che sto cercando di mettere insieme (diciamo come esercizio? Ma come al solito non vi anticipo niente..) da un po’ di tempo, e mi è venuto in mente di fare una torta al cacao. Ho detto cacao. Nera la volevo, ma proprio nera nera. Monitoraggio dispensa: 20 grammi di cacao! Mh. Guardare quanto cioccolato in tavoletta: 120. Ok, già va meglio, un po’ di nero almeno lo abbiamo fatto. Adesso il cioccolato chiama burro, per fonderli a bagnomaria insieme, ma non troppo, non deve venire un “molleux au chocolat”: diciamo 60 grammi, la metà, no? Uova però sì, abbastanza, ne metto 4 invece delle classiche 3, quasi standard per alcuni dolci, ma questo sarà più ricco, sarà una torta, intanto abbiamo deciso, non un cake. Bene, anzi male, adesso cominciano i dolori: zucchero farina e liquidi. Farina, per non saper «nè legge nè scrive», ne mettiamo 200, e anche lo zucchero, per simmetria, poi si vedrà. Di liquido, andiamo sul classico, un bicchiere di latte intero, pieno pieno, quanto sarà? 240 ml. Bene, l’impaso però alla fine mi convince poco. Gli metto un 10% in più di farina e va meglio. Con il lievito vado con una bustina intera. Forno a 180°C. Per 40′.
Mentre la facevo pensavo: CATASTROFE, verrà una catasrofe! E invece no! Cotta (prima cosa, da non sottovalutare, cotta tutta, intendo, interamente cotta!)! E soffice (così soffice che è un «tantino» friabile). E buona, sì è buona, mi piace un sacco, non posso crederci….
Pretesto
Da qualche giorno si stava organizzando una seratina da mia sorella per vederci Vogliamo anche le rose, quindi perchè non portare la torta nuova? Sì, ma con qualcosa dentro, così, per viziarci un po’….
Da qualche giorno si stava organizzando una seratina da mia sorella per vederci Vogliamo anche le rose, quindi perchè non portare la torta nuova? Sì, ma con qualcosa dentro, così, per viziarci un po’….
Blog
(eh eh anche lui ha i suoi meriti!): vedete l’etichetta «confetture»? Beh, stavo pensando tempo fa di accompagnare, nel tempo, ogni crema o marmellata con una ricetta da postare, in modo che facciano tandem, ed avevo voglia di «piazzare» subito subito la crema di castagne di Maria. Nella torta al cioccolato tagiata a metà.
(eh eh anche lui ha i suoi meriti!): vedete l’etichetta «confetture»? Beh, stavo pensando tempo fa di accompagnare, nel tempo, ogni crema o marmellata con una ricetta da postare, in modo che facciano tandem, ed avevo voglia di «piazzare» subito subito la crema di castagne di Maria. Nella torta al cioccolato tagiata a metà.
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Top
Chessò con due toni di marrone, ci vuole un bianco, quindi mi toccherà glassarla, con mio tremendo panico perchè con la glassa ho un rapporto un po’ complesso. E adesso con marrone e bianco DEVO mettere il viola, non c’è scampo, ormai sono caduta nella vertigine della vanità, e a questo punto ci vanno le violette candite.
Chessò con due toni di marrone, ci vuole un bianco, quindi mi toccherà glassarla, con mio tremendo panico perchè con la glassa ho un rapporto un po’ complesso. E adesso con marrone e bianco DEVO mettere il viola, non c’è scampo, ormai sono caduta nella vertigine della vanità, e a questo punto ci vanno le violette candite.
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Ok ultimo passo (piccolograndepasso!)
Arrivo dall’altra parte di Roma per comprare le violette.
Arrivo dall’altra parte di Roma per comprare le violette.
Poi cena.
Poi abbiamo chiacchierato così tanto (avete un breve saggio della mia logorrea immediatamente qua sopra ;-P), che il film lo guardiamo la prossima volta! Con paninazzo.
Poi abbiamo chiacchierato così tanto (avete un breve saggio della mia logorrea immediatamente qua sopra ;-P), che il film lo guardiamo la prossima volta! Con paninazzo.
Adesso immagino che vogliate la ricetta scritta in modo cristiano….
ingredienti
120 gr cioccolato fondente
20 gr cacao in polvere
220 gr farina 00
200 gr zucchero
4 tuorli
60 gr burro
240 ml latte
1 bustina di lievto
1 pizzico di sale
250 gr zucchero a velo
acqua
violette candite
120 gr cioccolato fondente
20 gr cacao in polvere
220 gr farina 00
200 gr zucchero
4 tuorli
60 gr burro
240 ml latte
1 bustina di lievto
1 pizzico di sale
250 gr zucchero a velo
acqua
violette candite
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Fondere a bagnomaria cioccolato e burro. Una volta tolti dal fuoco aggiungere il latte e il cacao e amalgamare. Sbattere in un recipiente capiente tuorli e zucchero, finchè il composto non diventa spumoso. Versare il composto di cioccolato, burro e latte su quello alle uova e amalgamare velocemente. Aggiungere il resto degli ingredienti e mescolere. Poi versare in una tortiera a bordi alti (diametro 24 cm, bordo mobile e preferibilmente a ciambella!), precedentemente imburrata e infarinata. Cuocere in forno a 180°C per 40′. Togliere dallo stampo solo quando è ben fredda.
Tagliare longitudinalmente in due parti.
Farcire con crema di castagne, eventualmente diluita a fuoco basso con un filo di latte.
Preparare la glassa aggiungendo POCHE GOCCE PER VOLTA DI ACQUA a 250 gr di zucchero a velo mescolando continuamente, e quando comincia a diventare di una consistenza fluida ma NON LIQUIDA (e soprattutto di colore bianco e non trasparente), versarla come copertura sulla torta.
Mettere le violette prima che si «fermi» la glassa.
Tagliare longitudinalmente in due parti.
Farcire con crema di castagne, eventualmente diluita a fuoco basso con un filo di latte.
Preparare la glassa aggiungendo POCHE GOCCE PER VOLTA DI ACQUA a 250 gr di zucchero a velo mescolando continuamente, e quando comincia a diventare di una consistenza fluida ma NON LIQUIDA (e soprattutto di colore bianco e non trasparente), versarla come copertura sulla torta.
Mettere le violette prima che si «fermi» la glassa.
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All’amicizia!
All’amicizia!
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manu e silvia
a parte che vi è riuscito tutto benissimo…questo post è veramente spassosissimo!!
un bacione
psycochicken
@per Manu e Silvia. Una curiosità: ma come fate ogni volta a lasciare i vostri – sempre super entusiastici – commenti, neanche 5′ dopo che Vaniglia ha pubblicato le sue ricette? state appostate?
Fra
Torta spettacolare, davvero complimenti per lo studio e la dedizione che hanno accompagnato la sua composizione. Ottima l’idea di farcirla con la crema di castagne
Da applausi
Un bacio grande e buon week end
Fra
rossella
@psycochicken: eheheheh, il segreto sta nel fatto che io salgo in cima alla loro blogroll non appena posto una nuova ricetta, indi, loro mi vedono, e mi passano a trovare, giusto? ;-)
rossella
@tutti: GRAZIE PER LA PAZIENZA E DEDIZIONE VOSTRA NEL LEGGERE L’INTERO POST (se lo avete fatto, perchè SI PUO’ leggerlo anche a pezzeti, o come si vuole), dato che, come dire, non è proprio “fluido”, ma avevo troppo voglia di raccontarvene la “genesi”, dato che era così…. molteplice!
il_cercat0re
davvero un bel post! mi hai proprio fatto venire voglia di chiacchiere in libertà…
e che dire della torta? davvero invitante!
un salutone :-)
ROMY
Che sciccheria! Belle anche le foto…una torta degna delle pasticcerie più “à la page” ! Molto brava!
juliette c.
Io adoro le violette cristallizzate! Hanno un’aria d’altri tempi.
manu e silvia
in effetti..riusciamo a beccarti subito appena posti qualcosa…ma a noi piace essere le prime a commentarti…e poi ci piacciono troppo le tue ricettine!!!
bacioni
@psycochicken:succede anche con altri blog…ma pè solo un caso, lavorando al pc..ci si fà un salto abbastanza spesso!!;)
rossella
graaaazie!
quanti complimenti, sono così contenta di tutto ciò!! B-)
e fra un po’ esce la “sorella”, la versione a cui sto lavorando di cui parlavo…..
buon finesettimana!
rossella
….e poi sì, le violette candite. un salto indietro nel tempo..
negata
Non so se ho più voglia della tua torta o della serata con le amiche visto che l’ultima volta che si è verificata (precisamente una settimana fa, dopo mesi di astinenza) io non ero in piena forma fisica e non me la sono goduta per niente. Questa ricetta mi sembra una bomba! Già ti preannuncio però che la farò, ma con la marmellata di marroni acquistata…..non puoi pretendere di più!
Buon fine settimana!
kristel
Se per una seratina tra amiche fai una delizia cosi per le feste più importanti chissà che lecornie che farai. Questa torta mi piace proprio, brava!
Buon we!!!
Mirtilla
siete decisamente sbalorditive,per quello che preparate e per quello che dite !!!
Sabrina
il bello di questo blog è che ti tiene legata fino alla fine sia per la ricetta ma soprattutto per le chiacchiere che ci fai tu intorno :o)
che – diciamocelo – certi blog di ricette sono così noiosi
(e quasi mi pare di vedervi, voi due…)
rossella
grazie sabrina, sai che hai risposto ad una domanda che mi facevo questo finesettimana (ovvero a che punto del post più o meno mi mandavate a quel paese, ;-P)? Bene, perchè devo dire che la paranoia di farvela un po’ troppo lunga spesso mi viene, ma al tempo stesso ogni ricetta ha una storia dietro, e allora che fare?
Chi ha più pazienza, o curiosità, ascolti!
ciao!