Ho imparato i sapori, ho imparato che mi piaceva cucinare e quanto questo fosse una specie di premio, una forma di comunicazione, e non una condanna, ho imparato a leggere i libri di cucina in modo trasversale, e ho imparato pure che le ricette non si trovano solo nei libri di cucina!
Poi da quando la conosco ho scoperto di avere un palato, e questo è un po’ come se si avesse a disposizione una vita in più, come poter aprire un’altra finestra. Sa parlare della struttura di un cibo e dell’essenza di un gusto come se parlasse di se stessa (ma non parla mai di se stessa!), e mentre lo fa, ti trascina via a chilometri di distanza e anche anni e anni indietro, o avanti!
Questa è una sua ricetta. Ce l’ho scritta in un foglietto strappato da quei blocchetti Pigna a quadretti 6 x 8. E’ tutto schizzato e anche un po’ consumato, come il suo “ricettario”; in realtà il ricettario ce l’ha in testa, e su carta si possono trovare geroglifici con annotazioni e segni vari, ma alla fine la versione ultima, di questi geroglifici, è già in corso d’opera, perchè tutto si può migliorare….
_________________*io sterilizzo i barattoli mettendoli, avvolti in un canovaccio pulito, in un pentolone di acqua bollente, li faccio bollire per un po’, poi li scolo (cioè li acchiappo con qualche utensile da cucina tipo quelli per prendere gli spaghetti, o altro, l’utensile cambia di volta in volta, e SEMPRE, dico sempre, rischio la vita in questa operazione, perchè (lo avreste mai detto? :-)) IO SONO MOLTO “PENCIA” in alcune circostanze, mi si stacca il collegamento tra cervello e corpo e faccio dei casini allucinanti), e dopo averl scolati li adagio a testa all’ingiù su un canovaccio pulitissimo, con cui poi finisco di asciugarli BENISSIMO. Il tappo no, quello va cambiato di volta in volta, perchè una volta bollito “si allenta” e non chiude più tanto bene, se si vuole fare il sottovuoto.
chiara
ciao sul mio blog c’e’ un premio per te…
spero tii faccia piacere.
ciao
Chiara
Gunther
mi piacciono molto le castagne e una versione cosi non l’avevo mai sentita sono certo che è buona, la proverò
manu e silvia
Noi adoriamo le castange…e siamo certe che se assaggiassimo questa crema, ne diventeremmo dipendenti!!
baci baci
Vale
che bella questa crema di castagne!la proverò di sicuro!
ho visto che anche il tuo blog ha poco più di un mese di vita e mi piaciono molto le tue ricette,le trovo molto simili ai miei gusti!Ti aggiungo alla mia lista di blog,spero ti faccia piacere.
billabis.splinder.com
sono in prepartenza e non ho tempo … ma quando torno faccio questa crema di castagne … un’informazione si può mettere sulla crostata??? e soprattutto visto che io uso a natale regalare mie produzioni, leggi marmellate e biscotti, posso preparare ora la crema e regalarla a natale o è meglio che la faccio in prossimità delle feste ???
beso
billa
rossella
*billabis: ceerto che si può mettere sulla crostata! io non ho mai provato a cuocerla in forno… ma mi sembra più che fattibile (oltre che un’ottima idea)! (al limite tienila un po’ meno “tirata”, o allungala con un filino di latte prima di metterla in forno!)
per quanto riguarda la conservazione, e il fatto che regali le tue preparazioni, LO FACCIO ANCHE IO! e l’ho già fatto con questa crema. In realtà, di tutte quelle che avevo preparato per l’occasione (che era natale), questa è stata l’ultima, perchè dura un mesetto in frigo, ma volevo regalarla il più possibile “fresca”!
ciao!
Carolina
Sembra favolosa, e i vasetti confezionati così sono carinissimi!
Nel mio blog ho dedicato il mese di novembre esclusivamente alle ricette con le castagne. Passa a dare un’occhiata se ti capita…