Devo ammettere che è da un po’ che mi ha preso di fare le “settimane tematiche”.
A gennaio la settimana parisienne, a febbraio quella dedicata al menu d’amour (et d’amitié ;-P) di Aurelie per San Valentino, a marzo erbette varie e menù di Pasqua (vabbè, quello è anche normale), ad aprile, le mie ricette del “dolce dormire“, più tutta la serie “Grand Hotel“…
Insomma ogni tanto a Vaniglia “je parte la brocca” e l’istinto seriale (:-/) lo passa attraverso la settimana tematica!!!
Quindi pure oggi si continua con la ricetta rewind, dato che l’idea vi è piaciuta tanto, e tutto sommato pure a me ;-).
E se la pappa al pomodoro del post scorso è “tornata” perché è un piatto che ricorre nella mia cucina, questo pane morbido e profumato di oggi ricorre semplicemente perché la sua vecchia foto chiede giustizia.
Si tratta di una di quegli scatti che vanno storti fin da subito, di uno di quei cibi che chissà per quale motivo non ne vogliono sapere di essere fotografati, che rimangono nell’obiettivo come degli strani fantasmini di se stessi, senza sapore nè colore. Cosa che può capitare, va bene (soprattutto se scatti con una compattina rosa metallizzata di circa 9 per 5 cm con cui non riesci a controllare nulla anche se le vuoi tanto tanto bene), ma se poi nel tempo ti rendi conto che qual fantasmino si frappone tra la ricetta e la sua realizzazione, e disincentiva ANCHE TE che sai che è così buona, allora devi proprio intervenire!
Questo pane infatti, da allora non è stato più realizzato nemmeno dalla sottoscritta, che però aveva serbato nella sua memoria due distinte qualità dell’articolo ( ;-P) :
1. la morbidezza (ed il profumo, vabbè, so’ tre)
2. la noncuranza con cui si può eseguire la ricetta (quindi la sua facilità)
Quello che ricordavo distintamente infatti era quanto fosse poco complesso (buttata dentro una semplice farina “0”, impastato e via) e quanto il risultato fosse molto “nelle-mie-corde/comfort-food/picnic-con-gli-amici”. Insomma, massimo risultato per minimo sforzo, a farla breve.
Vi trascrivo la ricetta, che è né più né meno quella di tanto tempo fa, con giusto un paio di limature (‘stavolta la seconda lievitata è stata decisamente più breve, sarà la pasta madre che diventa sempre più brava??? ;))
tagliata a striscioline sottili
raddoppia di volume (8 ore circa per la pasta madre, con il
lievito di birra ne bastano una-due).
aggiungere il miele, il pecorino, la salvia e il sale, e reimpastare
il tutto. Poi, aiutandosi con poca farina, dividere l’impasto in due
pezzi uguali, ed ognuno dei due in altri due.
arrotolando l’un l’altro ” a cordone” e giuntare capo e coda del cordone ottenuto a
formare due grosse ciambelle da lasciar
lievitare al riparo già disposte su una teglia ricoperta di
carta da forno. Per altre 3 ore circa, o finché l’impasto non è raddoppiato, nel caso della pasta madre, per un’oretta o finché il volume non è raddoppiato nel caso si utilizzi
il lievito di birra.
Alice - Operazione fritto misto
Mi piacciono un sacco le settimane tematiche: mi ricordano le cene a tema che facciamo ogni tanto con i miei amici, quindi potrei prendere spunto dalle tue!
Normalmente ciambelle/cakes salati non mi attirano moltissimo ma, saranno anche le tue foto stupende, questa mi viene voglia di provarla subito!
A presto :)
Alice
Arianna Frasca
Ottimo! Tornano le settimane tematiche! E poi la ricetta mi piace assai. Mi era già piaciuta (anche la foto della compattina rosa non è poi da buttare) ma ora la rispolvero anche io ^^
rossella
*Arianna, cara che sei! Lo vedi, lo vedi che voi avete sempre un occhio di riguardo per la Vaniglia? ;) grazie per l'incoraggiamento alla fedele compattina rosa metalizzata, che è stata capace anche di grandi foto!
*Alice: grazie per il complimento.. serviva una foto che provasse a rendere almeno un po' meglio il soggetto. E' un pane però. Il sapore rimane piuttosto neutro. Ed è soffice. Ed alveolato. Ti confesso che i cake salati non mi entusiasmano granché (tranne alcune meravigliose eccezioni e determinati periodi dell'anno, tipo questo tra l'altro! ;)), ma tutti i tipi di pane, quelli sì!!! ;)
baci, ciao!
Jessica
Bellissime le ricette rewind!!
Questa mi piace proprio, la proverò!! Buona giornata :)
Manuela e Silvia
Il pecorino e la salvia danno piccantino e profumo e, per come lo conosciamo bene, siamo certe che anche la scelta del miele abbia dato il suo ben contributo!
una idea da copiare!
bacioni
Zucchero e zenzero
Ne so qualcosa di cibi che non si vogliono far fotografare.. Certe volte posso metterci tutto il mio impegno con stoffe o piatti vari, ma il cibo è talmente timido che si sforza di venir male in foto!
Questa ciambella invece è venuta benissimo e, già che è l'ora dell'aperitivo, ne prendo un pezzetto! ^_^