E’ il mese perfetto per “iniziare”, ma anche per “raccogliere” (i frutti della fatica della “prima parte dell’anno”, l’uva, i pensieri… ;-P).
E’ un mese fatto di odori ritrovati, come gli aghi di pino bagnati lungo il viale di casa, in città, di prime piogge benedette (ma dura pochissimo, ci si stanca in un attimo!), di quell’effetto che fa tanto “magazine” di quando ti metti jeans e prima sciarpa a scacchi e sei ancora abbronzata, del gatto, che all’improvviso, dopo un’estate selvaggia di appostamenti, avventure con gli altri felini di zona, e le enormi ronfate nelle ore calde, sembra impazzito e appena ti siedi, anche per tre secondi, ti si catapulta addosso “pigiando” e facendo fusa, cercando il calduccio.
Io a Settembre arrivo sempre con una energia speciale, anche se questo 2017 è stato per me così carico da non capire mai bene a che punto sono (e come, e perché).
Proprio per questo, appena (per un attimo) ho messo un piede fuori al tourbillion di lavori e fatiche e corse contro il tempo di inizio anno, e appena tirato il fiato e “svoltato l’angolo” (l’angolo sarebbe luglio > settembre ;)), mi sono resa conto che i semini faticosamente e con infinita cura messi negli ultimi anni, qualche fogliolina la stanno mettendo.
E non parlo solo della mia passione per la cucina per la fotografia e del lavoro che hanno portato con sé, ma anche di tutto quello che vi gravita intorno.
Quindi questo settembre per me speciale, che vede concretizzarsi nuove collaborazioni che in maniera differente mi hanno spinta a sondare aspetti della cucina diversamente articolati e per me tutti bellissimi, e presto l’uscita di un nuovo libro (sì, un libro in arrivo, speciale, faticoso e a quattro mani), ha avuto un inizio per me folgorante, anche per altri aspetti che fosse così altri non sono…
Ciò che mi ha folgorato in questo passaggio agosto-settembre, è stato un finesettimana in Toscana in cui un gruppo di amiche che ormai da anni si conosco e si frequentano sul web grazie alla loro passione comune relativa allo scrivere, al leggere, al parlare di cibo, di luoghi (reali e dell’anima) e di cucina (e per le quali la cucina stessa è, anche, un luogo dell’anima), si è raccolto finalmente in un unico luogo fisico per stare insieme, e stop.
Ovviamente in questo “stop” (inteso nel senso di nulla di programmato in anticipo) si è concentrato l’inimmaginabile (o forse immaginabile? ;-P) di quanto può accadere quando amiche di vecchia data e con un botto di interessi comuni si incontrano finalmente dopo tanto tempo e riescono a ritagliarsi uno spaziato per sé.
Quindi ecco, anche questo post fa parte di quella parola “stop”, ovvero fa parte di tutto quello che non era previsto, o almeno non programmato, ma che alla fine è scaturito da sé, come la torta di mele che ci siamo messe, tutte insieme, a cucinare (vabè io soprattutto fotografavo ;-P), e al sugo di zucca e porcini che Giulia ha improvvisato per condire i pici che lei ha impastato e tutte insieme abbiamo fatto, insieme alle tagliatelle.
Eravamo addirittura due Rosselle, ovvero io e la Ross di Ma che ti sei mangiato, poi ovviamente Tommaso e Giulia di Juls’ Kitchen, dato che aravamo letteralmente a casa loro, e poi la mia Barbarella di Pane&Burro e Laura di Ricette e Vicende e la dolcissima Daniela di Smile Beauty and More.
Sorrisi tanti, abbracci, poi farina e mani, tante mani, e uova e grembiuli e macchine fotografiche; e poi baffi e barbe (perché c’erano pure consorti sparsi, che non metti pure qualche marito? ;)), tavolate e pentole e risate, poi pile di libri, riviste di cucina, discorsi che si accavallano allegramente l’uno sull’altro, e mele da sbucciare (e da sgranocchiare), e luce, luce ovunque e quall’arietta che sembrava farci respirare davvero a pieni polmoni per la prima volta dopo tanto tempo, e che forse non era solo il tempo di un’estate lunga e tanto afosa…
Insomma noi eccoci qui, in qualche scatto che io sono andata rubacchiando in giro, e in coda anche la ricetta della torta con mele nocciole e ricotta, che viene da uno degli infiniti libri che ci sono passati di mano in quei giorni.
Il libro è Ostro : The pleasure that comes from slowing down and cooking with simple ingredient, di Julia Busuttil Nishimura, food writer e contributor per Australian Gourmet Traveller, The Design Files, il mio amatissimo Design*Sponge, Assemble Papers and Yen.
Come ho detto a Giulia qualche giorno fa, è incredibile come mi senta a casa, ormai, quando dopo aver parcheggiato la macchina mi avvicino al cancello: Noah (che è più grande di me) che si avvicina felice con la lingua penzoloni e la coda scodinzolante; salutare sua mamma e abbracciare lei.
Ecco, questo è per me un altro pezzo di casa.
Torta con mele nocciole e ricotta
ingredienti
120 g di burro morbido
180 g di zucchero
2 uova
100 ml di latte intero
225 g di farina autolievitante
1 bustina (16 g) di lievito in polvere
80 g di farina di nocciole o nocciole finemente tritate
per il ripieno
250 g di ricotta molto ben scolata di in un colino per eliminare i liquidi in eccesso
2 tuorli
la scorza di un limone non trattato
1 mela grande, sbucciata e tagliata a fettine sottili
succo di mezzo limone
1 cucchiaio di zucchero di canna in cristalli
per la finitura alle nocciole
un cucchiaio di zucchero di canna in cristalli
80 gr di nocciole tritate grossolanamente
qualche fiocchetto di burro
Preriscaldare il forno a 170 °C e imburrare o rivestire di carta da forno una teglia del diametro di 20 cm.
Preparare il ripieno mettendo in una ciotola la mala tagliata a fettine sottili con il succo di limone.
In una ciotola a parte mescolare la ricotta con le uova e lo zucchero.
A parte, lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro, aggiungere quindi le uova, mescolando, una alla volta. Aggiungere il latte e mescolare ancora.
Aggiungere la farina e le nocciole finemente tritate, e continuare a battere fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Versare 3/4 dell’impasto dello stampo.
Coprire con uno strato di mele, poi con la ricotta (lasciando un bordo di un cm tutto intorno) e finire col restante impasto e le nocciole tritate grossolanamente, lo zucchero in cristalli e il burro a fiocchetti.
Cuocere per 50 minuti o fino a che una lama inserita nella torta non ne esce asciutta.
nota
Come potete osservare dalla prima foto, la torta a noi è rimasta un po’ umida e poi è collassata al centro.
Per ovviare alla quale cosa la riunione dei saggi (o meglio delle sagge) ha decretato che oltre a diminuire la percentuale di liquido (il latte intero, che nella ricetta originale era panna, abbiamo convenuto dovesse essere ridotto da 125 ml a 100 ml, e la ricotta molto ben scolata…
Le mele, che nella ricetta originale e nella nostra prima esecuzione erano state collocate sopra la ricotta nel ripieno, io qui le ho riportate sotto alla ricotta invece che sopra, come a farle da base, e siamo tutte d’accordo sul fatto che le mele vadano tagliate sottilissime, e messe a formare una sottile “piattaforma” alla ricotta, prima della copertura finale.
Insomma, deve venire una torta che tagliata è a strati.
Adesso ho voglia di rifarla, che ve possino <3
p.s. dovete scusarmi ma a ‘sta botta non mi sono proprio regolata con le foto. Ero certa di essere in grado di selezionarle, e invece niente, questa volta no. Questa volta non ho manco postprodotto le linee verticali e orizzontali, e si vede. Come dice Giuliettina vita vera, e oggi non volevo risparmiarvi nemmeno una briciola.
Ah e il video???
Perchè c’è anche un video eh? :)
Rossella
Via, torniamo da Giulia…carichiamoci ancora. Ritroviamoci di nuovo.
rossella
Io Ross ne avrei già un bel po' bisogno <3
Elisabetta Stopponi
Non ho parole! È tutto così meraviglioso qui <3 <3 Voi siete meravigliose e sarete sempre la mia più grande fonte di ispirazione -e aspirazione!! :-P Aspetto con ansia il libro, anche se qualche sospetto ce l'ho… ;-) Bacione immenso :-*
rossella
Tu sei una ragazza molto attenta ;) ❤️
Grazie Elisabetta :-*
ilditoelaluna
alloro tu non puoi, NON PUOI scrivere queste cose, mettere queste foto fare questa ricetta, perché ho uno spacco nel labbro inferiore e piangendo mi si apre e sanguina… non puoi farmi commuovere così.. no… la prima foto con quel sole, manda un calore che nemmeno immagini.. appena ho letto il titolo mi s'è preso un coccolone, Dio Mio la torta di mele con la ricotta.. diavolo becco…. e poi settembre..tu, che ti vedo con la sciarpina (io pure me la so intortata al collo stamattina per andare a fa spesa), l'odore di quella pioggia che è si benedetta (ma quando è valangosa anche un po' maledetta), e gli aghi del pino bagnati scuri, neri…che odorano…
no.. non si può… e poi vedere voi…vedervi assieme ed insieme..Giulia, le sue mani che impastano…la rugosità di quei pici…le tagliatelle che sembrano capelli dorati… e il barattolo di marmella sulla sedia (e la sedia???) ne vogliamo parlare?
e poi vabbè.. la torta lasciamo perdere..
eh… Ross…
tu me me voi fa proprio commuovere……
mi è venuta una fame…
basta che sennò straparlo… e so na gnappa…
la prossima volta vengo anche io… devo imparare a fare i pici.. e porto le mie marmelle…
te vojo bene assaje…
Gabila Gerardi
Manu se vai tu allora vado anch’io ❤️????♂️??♀️??
ilditoelaluna
ovvio Gabi… te poi dall'Elba, un salto e arrivi!
rossella
Ciao bellezze!!!
Mani me fai morì…
Che bella quella cosa che hai scritto su fb… "che voglia di camminare scalzi", è uno dei commenti poi poetici che abbia ricevuto, e più belli.
Mi ha fatto fare un sorriso…
rossella
*ManU :)
Gabila Gerardi
Sarà un caso ma questo post così pieno di “amore”…e per amore intendo quello in senso lato, tu ci vai ad infilare LATORTADIMELE che per me…mhmm… per noi famiglia Gerardi rappresenta la Torta per eccellenza, diciamo che ogni volta che farai una torta simile dovrai pensarmi almeno un pochetto ecco…! Comunque quanta bellezza e quanta voglia di vederti!
rossella
Fab due cose importantissime:
A. Tu sei una donna PROPRIO de classe, che commenti su fb e vabe, ma poi anche qui sul blog eh? ❤️❤️❤️
B. Non ci crederai ma VOLEVO CITARE LA TUA TORTA di ricotta e mele, poi però mi è venuta un'altra idea… ;-)
An Lullaby
Si respira un clima di serenità e amicizia, deve esserci stata un'atmosfera inimmaginabile, guardandovi mi riempio di energie, mi viene da sorridere e diventa forte la voglia di cucinare proprio in questo momento :)
Rossella poi queste foto fanno sospirare, sono davvero troppo troppo belle, hanno la bellezza delle cose spontanee, colte di sorpresa :)
Un caro saluto,
Antonella
opuntia43
nel "leggerti" e nell' "osservarti" attraverso i tuoi "occhi" ,io mi incanto!!!..ed io "Je t'adore"