Chiacchiere con olio d’oliva, agrumi e Grand Marnier.
Come vorrei fare davvero due chiacchiere, oggi.
Vorrei fermarmi un attimo a parlare del carnevale. Dell’odore inebriante del fritto quando ero bambina, e di quello di zucchero per le strade andando ad una festa in maschera.
Lo sento anche adesso, nei pomeriggi di febbraio che precedono la festa. Lo zucchero che finisce sulle frittelle ha un odore, e in certe strade di periferia a Roma si sente e fa sorridere da sotto la sciarpa che ti imbacucca.
Vorrei fermarmi in attimo a parlare di questa festa in questo strano mese troppo lungo per essere così corto (credo di avervelo già scritto), dell’allegria malinconica dei coriandoli, del mio abito in maschera preferito, delle tradizioni (culinarie) diverse in tutta Italia, delle castagnole come si fanno dalle mie parti “vuote” dentro e intrise di miele fuori; ma di nuovo il vento di febbraio, questo mese che malsopporto, questo mese freddo e difficile, accelera i miei tempi e mi scombussola un po’.
Oggi (cioè ieri, per chi legge) impastavo queste chiacchiere e intanto ero concentrata sugli altri impasti che avevo in giro per casa, e sul lavoro, sugli scatti, su ciò che avrei dovuto fare e che farò nel prossimo mese-mese e mezzo, ovvero cucinare e fotografare (più del solito), più l’ufficio, più la famiglia, più lo sforzo di osservare ritmi il più possibile normali.
E, non so se capita anche a voi (a chi di voi che legge fotografa anche per lavoro o diletto quello che cucina), ma avevo mille foto in testa, di questa preparazione carnascialesca.
Mille scatti in testa, uno per ogni mia singola azione, uno per ogni gesto, ma poco, poco tempo.
Così dei mille scatti ne sono riuscita a strappare al tempo solo uno o due, ovvero quello che vedete qua sotto, che era quasi buio, ed io già stanca morta per tutto il resto fatto o ancora da fare.
Quindi sì, un po’ stanchino ma tutta orgogliosa di essere riuscita, anche quest’anno, a propinarvi un frittino.
Si tratta di chiacchiere, che era la prima volta che facevo (io non sono una grande friggitrice in effetti), che ho pensato di impastare con olio extravergine d’oliva, scorze d’agrumi e Grand Marnier.
Sono venute belle asciutte e fragranti, e vuote dentro come dovrebbero essere.
L’ideale a mio parere è consumarle appena calde, ma anche dopo male male non sono! ;-P
Con queste dosi ne vengono un paio di bei piatti (per mie una marea!).
Chiacchiere all’olio d’oliva, agrumi e Grand Marnier
ingredienti
300 g di farina (più quella per lavorare
2 uova
25 g di zucchero*
25 g di olio extravergine d’oliva
50 cc di Grand Marnier
la scorza grattugiata di un’arancia non trattata
la scorza grattugiata di un limone non trattato
sale
olio per friggere
zucchero a velo
*una decina di grammi in più per chi ama il che il sapore dei dolci sia abbastanza dolce
Sulla spianatoia o in un’ampia ciotola mettere la farina a fontana, le uova al centro, lo zucchero, un pizzico di sale, il grand Marnier e l’olio exravergine d’oliva sopra.
Cominciare ad impastare con una forchetta, amalgamando manmano gli ingredienti, poi formare con l’impasto una palla liscia ed omogenea, da far riposare coperta una mezz’oretta.
Trascorso questo tempo, dividerla in due e stendere ad una ad una le parti su un piano ben infarinato ad uno spessore di circa un millimetro.
Tagliare con una rondella per ravioli in piccoli rettangoli, poi, sempre con il tagliapasta per ravioli, praticare in ciascun rettangolo un ulteriore taglio**.
Friggere in olio bollente per pochissimo (a me sono bastati due secondi contati: uno per lato), trasferire su carta assorbente da cucina, infine cospargere di zucchero a velo e servire calde.
** Per dare una forma diversa alle chiacchiere, ho imparato dalla mia amica polacca Margherita (quella delle ricette del Makowiec in due versioni e del Tarciuch)del il modo in cui si tagliano in Polonia: i bordi lì sono lisci, e la fessura centrare viene utilizzata come “asola” per arricciarvi dentro una delle due estremità.
Il metodo mi è piaciuto molto e credo non abbia solo ragioni “estetiche”: i due singoli “tortiglioni” infatti che compongono la chiacchiera sembrano diventare più gonfi, in cottura, di quelli piatti “all’italiana”.
Se vi va di provare, basta sostituire la rondella per ravioli con un coltello o una rotella tagliapizza, e arrotolare su se stessa una delle due estremità della chiacchiera.
Juls
quest'anno mi è mancato il frittino, ho riprovato con la schiacciata fiorentina, ma è stata una giornata di disastri culinari e anche quella è venuta come è venuta.. era meglio semi mettevo a friggere i cenci di carnevale, sì!
i profumi di queste chiacchiere mi ricordano i tuoi panettoni! :)
rossella
Giuliettina mia buongiorno!
Ieri ti ho pensata, pensavo alle tue meravigliose frittelle di riso (e da lì il passo ai budini di frolla è stato immediato… <3).
Sì, vengono da lì (dai panettoni del libro, unica grande assente la mandorla: prima ho pensato "ci metto il Grand Marnier", poi, anche avallata dalla scorza d'arancia che mamma mette nelle nostre castagnole mi sono detta "una grattugiatina de qua, una grattugiatina de là..", poi, in ultimo (tipiche sterzate mie, proprio come quando sono nati i panettoni) "e se sostituissi il burro?". ;-))
I disastri culinari ho scoperto vengono dalla testa… Quando ne hai troppe incastrate da fare… Lo giuro, parola di Vaniglia!
Buona giornata e buona settimana Giulietta, ti penso <3
elenuccia
Che carini così arrotolati, non li avevo mai visti prima. Da noi si usa fare delle striscioline che poi si legano come per fare un nodo. E anche così tendono a gonfiarsi di più che le classiche chiacchiere piatte. Forse è la torsione che fa lievitare l'impasto in cottura
rossella
Elenuccia, sì, è quello che pensavo anche io… Bellini anche i nodi, voglio provare pure quelli! (prossimo fruttino, prossimo anno… :))
Laura
Ciao cara :) queste chiacchiere mi riportano alle tue recenti sperimentazioni con il panettone, che meraviglia sentirti raccontare quel giorno alle presentazione del libro di come hai sostuito il burro in itinere!!!brava proverò sicuramente questa ricetta!
rossella
Laura ciao!!!!
Queste presentazioni mi stanno insegnando delle cose… Che davvero dietro ad ogni ricetta c'è una storia di cucina! E mi stanno facendo scoprire che non ho più paura di parlare in pubblico, e che ho tante cose da raccontare.. Se parlo di qualcosa che mi appassiona e che mi trascina.. Mi dimentico dove sono (senza però dimenticare chi c'è in platea <3 )!
Buona giornata, tanti baci!
Anna ontheclouds
Altro che se capisco la confusione da scatti nella mente! Succede sempre così. Immagino chissà quante foto e poi, appena ho la reflex in mano, tutto cambia …. Tempo tiranno! Buonissime le tue chiacchiere. Pare di sentirne il raduno attraverso lo schermo :)
rossella
Anna in questo periodo il tempo è davvero tiranno! E la mia reflex è impegnata in altri scatti… Così tanti che ne vorrei due! (di reflex… :)) solo che poi come si fa ad avere due di me??? :)
Teresa Barbera
Ciao ma che belle ricette, me le segno con piacere,appena le provo ti dico, complimenti sembrano bellissime, a me vengono sempre poco croccanti provero' la tua ricetta in questo ultimo giorno di carnevale..
Attrezzi pasticceria
rossella
Teresa, anche queste non sono così croccanti… Cioè, non "moscie" eh? Ma medio croccanti ecco…
Poi fammi sapere!!!
Mila
Se le tue chiacchiere sono tutte così sei una persona con la quale si può stare mesi e mesi a parlare!!!!
Complimenti!!!!
rossella
Mila grazie!!! Ma che carina che sei!! <3
Delizia divina
Buonissime….
Quidonna
Fantastiche!
The Daydreamer
C'è voluto il tuo post, cara Rossella, per farmi ricordare che da ANNI non celebro più il carnevale e non si mangiano più le frappe (così le chiamiamo in casa) – che peccato, vero?! Tra un bel ricordo e l'altro di tante guantiere stracolme di frappe, mi ci sono cimentata e ho seguito la tua ricetta: ottima, fragrante e divertente da fare (ma vuoi mettere far tagliare i "pantaloni" di pasta alla piccola?!!). Grazie, grazie di cuore per questa dose di ricordi e di ritrovata felicità carnevalesca :-)
Daniela @Senza_Panna
io questanno solo frappe, interessante la presenza del Grand Marnier, ne terrò conto l'anno prossimo! ;-)
sandra
complimenti, anche per le foto!
http://seminaecucina.com