Buongiorno a tutti!
Oggi sono in super ritardo, e (guarda caso) incasinatissima su mille fronti (ufficio, blog, presentazione del librooooo!!!)
Però, dato che lo avevo promesso (e dato che a cucinare abbiamo cucinato ;)), oggi mi ripresento con una delle ricette “Terre dell’Oasi WWF“, ovvero una delle ricette della settimana tematica tutta dedicata (salvo urgenti vitali comunicazioni tipo quella di ieri ;)) al progetto di coltivazione bio in aree protette WWF portato avanti dai miei amici (nonché colleghi :)) di WWF Oasi.
Si tratta di una pasta assolutamente in linea con l’immediatezza di una cena (o un pranzo) di metà settimana, però realizzata con ingredienti molto sani, a partire dai fusilli che appunto vengono dalla produzione WWF, con il grano della cultivar “Senatore Cappelli“, di cui ho sentito molto (bene) parlare e che ha catturato da subito la mia attenzione perchè un grano “alto” esattamente come me (ehm, vabè, professionalissima io…), e ottenuto da un genetista marchigiano (Strampelli, da Castelraimondo, insomma, così vicino a casa mia! ;)) grazie ai terreni-laboratorio a lui messi a disposizione, ormai un secolo fa, dal Senatore del Regno d’Italia Raffaele Cappelli, proprio in Puglia, a un passo dall’altra mia terra di provenienza!!!!
Quindi, mescolando un po’, ed aggiungendo al grano “trovato” in Puglia e al caciocavallo podolico, i pinoli e i cavoletti “nordici” di Breuxelles, ho giocato al “Belga in Puglia” e ho cucinato questa pasta che è così semplice che scrivere la ricetta ci vuole sicurissimamente molto più che prepararla… e papparsela!
Fusilli di grano “Senatore Cappelli”, con cavolini di Bruxelles, pinoli e caciocavallo Podolico
ingredienti (per 4 persone)
1 scalogno
olio extravergine d’oliva
3-4 etti di cavolini di Bruxelles
3-4 etti di fusilli
una manciata di pinoli tostati
caciocavallo podolico grattugiato q.b.
Lavare i cavolini di Bruxelles, poi mondarli dell’attaccatura, privarli delle foglie esterne e tagliarli in due perti se piccoli, o in quattro se più grandi. Tenere da parte
In una padella (io ho usato una padella di ghisa, ma può andare benissimo anche una classica antiaderente), far dorate in poco olio lo scalogno tagliato sottilmente, poi aggiungere i cavolini puliti e continuare la cottura a fuoco moderato rimestando, fino a che questi ultimi non si sono leggermente caramellati (5-10′).
Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata, e scolarla al dente.
Versare a questo punto versare la pasta ancora grondante nella padella, aggiungere un poco di olio e mescolare ancora un minuto mantenendo la padella sul fuoco.
In ultimo aggiungere i pinoli tostati e spolverizzare con il caciocavallo*.
Gustare subito, e buon appetito a tutti!
*si può aggiungere ancora poco olio, e pepe a piacere in funzione della stagionatura del caciocavallo (regolatevi voi in funzione di quanto questo è saporito :))
Martina
Con ingredienti così buoni e con tanto valore dietro non può essere che squisita! Però solo tu riesci a far foto a primi tanto belle, complimenti.
Intanto colgo l'occasione per farti un grossissimo in bocca al lupo per lunedì, e caso mai in futuro passassi da Firenze ….. :)
A presto e buona serata
rossella
Martina grazie per il tuo commento! Sai che la pasta è un po' la mia bestia nera? Vorrei imparare bene a cucinarla e a fotografarla… Ma come tutte le cose mi sa che bisogna rompere il ghiaccio e mettersi… (domani altro primo, eheheh ;))
Agnese
Ho assaggiato questa pasta una volta, e la differenza l'ho sentita. Poi, io di pasta ne mangio pochissima, quindi quando la mangio voglio che sia ottima. Al prossimo giro la vorrei proprio così. E vorrei anche quella padella splendida <3
In bocca al lupo per la presentazione cara! :*
Luisa Piva
ok.. senza storie. ne voglio inderogabilmente una porzione per cena stasera. no non posso non averla.. adoro alla follia il condimento di questa pasta! (la pasta poi..)
baci e brava
rossella
Fammi sapere Luisa… E ti confesso una cosa… Postarla ha fatto venir fame anche a me!!! ;)
Patty
Beh, la Senatore Cappelli, sia già in formato pasta secca che in semola da lavorare con la forza delle nostre braccia crea assoluta dipendenza. Io ci ho praticamente fatto di tutto, ed ultimamente mi sono data ai lievitati. Magica. Il tuo piatto è fantastico, basico, sapori semplici diretti e appetitosi. E poi con questa presentazione come si fa a resistere?
Brava cara Rossella.
rossella
*agnese anche io ne mangio poca, e sai che non so nemmeno esattamente perché? Perché mi piace. E questa poi è speciale, è vero…
*pat, che mi hai detto, che mi hai deeeettooooo??? Lievitati. È la fine. ;)
Fra Pinki
Non avrei mai pensato di mettere insieme questi ingredienti per fare un sugo di una pasta! E poi mi piace il tocco di croccante dei pinoli, non so perché non ci penso mai di aggiungerli quando cucino! =)
rossella
io anche troppo, pinoli, mandorle, noci e nocciole, ma fanno bene, quindi… ;)
(croccanti anche i cavoletti, provare per credere!)