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Vaniglia — Storie di cucina

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Cotoletta di maiale in crosta di timo

13 Giugno 2013 Carne

Allora, ecco.
Questa è una ricetta tipica.
Non tipica nel senso regionale, territoriale, storica.
Tipica di una certa situazione, che è quella, in casa Vaniglia e come credo in molte altre più o meno metropolitane, lavorative, impegnate indaffarate o quello che preferite, per cui verso la seconda metà della settimana finiscono le idee e le riserve in frigo, e anche quasi tutta l’energia accumulata durante il week-end, e, aprendo il frigo, escono tanti punti interrogativi…

Questa è dunque una ricetta perfetta per svoltare la cena in questo periodo della settimana… mi fa pensare, che ne so, ad una mamma con tre figli maschi tipo età “medie-superiori”, appena usciti da una partita di calcio o di basket.
Io me lo chiedo sempre, come reagirei io, ad una situazione del genere.
Mi viene il panico solo all’idea!
600 ricette circa nel blog e se mi dicono “arrivano tre ragazzi età 15-20 da sfamare, cucina!” io scappo a gambe levate!!!!
Quindi la ricetta di oggi è in prima battuta un tributo alle mamme eroiche che tirano su generazioni di uomini e donne con la sola forza delle loro padelle e della loro fantasia (e che hanno anche l’onore e l’onere di educare i palati dei loro figli, e che, consapevolmente o inconsapevolmente, non è cosa da poco).
In seconda istanza, poi, è un trucco. Un trucco per presentare in modo un po’ diverso delle semplici bistecchine di maiale.
Perfette per il giovedì sera! ;)

ingredienti (per 4 porzioni)
4 bistecche di maiale
un paio di cucchiai di senape inglese forte
60 g di pangrattato
300 g circa di fagiolini
un cucchiaio di foglie di timo fresco
un cucchiaio di prezzemolo tritato
olio d’oliva
sale e pepe
limone (facoltativo)

Lessare i fagiolini in acqua salata per 15-20 minuti, a seconda dei gusti e della grandezza dei fagiolini stessi (a me piacciono abbastanza croccanti, voi regolatevi a vostro piacimento), fermare la cottura passandoli velocemente sotto l’acqua fredda.
Mettere da parte, e condire con olio e sale.
Mescolare il pangrattato con poco sale, poco pepe e le foglioline di timo e di prezzemolo.
Asciugare la carne con carta assorbente e spennellarla con la senape, poi passarla nella panatura pigiando bene bene affinché si attacchi più pane possibile, magari ripetendo l’operazione un paio di volte.
A questo punto friggere o semplicemente cuocere in padella con poco olio le bistecchine panate, e consumare subito con i fagiolini a parte e poco limone (che io metto ovunque, ma in effetti mai sul fritto… mah, vedete voi, io mi sono attenuta alla ricetta di quel genio di Donna Hay, tratta esattamente dal suo libro Manzo, agnello+maiale, di cui si era parlato in fondo solo poco tempo fa….).

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Categories: Carne Tags: kit di sopravvivenza, cucina fast, _secondi piatti

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Interazioni con il lettore

21 Commenti

  1. Arianna Frasca

    13 Giugno 2013 at 08:05

    Io già tremo pensando a quando mia figlia entrerà nell'adolescenza. Se poi a questo pensiero aggiungo il probabile fratello ecco, sono nel pallone! Ci penserò fra una decina di anni, magari nel frattempo mi abituo alle tante bocche affamate!!
    Ma la ricetta me la segno e cerco di farla presto perchè per ora al posto dei figli adolescenti ho un marito sempre affamato!! :-P

    Rispondi
    • rossella

      13 Giugno 2013 at 08:18

      Eh, sì! Direi che è una di quelle ricette che tornano sempre molto utili!!!! ;)

      Rispondi
  2. barbaraT @ pane-burro

    13 Giugno 2013 at 08:17

    guarda, io che di adolescenti da sfamare c'ho 'na certa esperienza… ;-) puoi star tranquilla che dopo i 16 anni si mangerebbero pure a te spalmata sul panino.. in particolare, il fidanzatino della figlia di mio marito è un ottimo assaggiatore di nuove ricette, nel caso se vuoi te lo possiamo prestare!

    Rispondi
    • rossella

      13 Giugno 2013 at 08:20

      Ahahhh, va bene, potrei adottarlo e fare la "prova resistenza"… Tu cmq sei il mio mito, sappilo. ;)

      Rispondi
  3. MissWant

    13 Giugno 2013 at 09:03

    questa cotoletta ha un aspetto fantastico, la preparazione con il pan grattato deve averla resa croccantina fuori, proprio come piace a me! brava!

    Rispondi
  4. Anonimo

    13 Giugno 2013 at 10:01

    c'est bon ça!!! ;)
    D.

    Rispondi
  5. barbaraT @ pane-burro

    13 Giugno 2013 at 10:28

    … e meno male che il piccoletto ancora alle ragazze non ci pensa proprio, che qual la famiglia allargata ogni week end si allarga sempre di più.. hashtag: #vojomorì

    Rispondi
  6. Zucchero e zenzero

    13 Giugno 2013 at 11:38

    Io sono spesso nella situazione in cui non ho idea di cosa mangerò causa distrazione da studente.. Comunque gli adolescenti mangiano qualunque cosa, purchè non sia tutta verde e sia in grandi quantità! :P

    Rispondi
  7. rossella

    13 Giugno 2013 at 16:02

    Miss Want: è esatto! E guarda, non serve cuocerle tanto, ma con un paio di minuti x lato sono perfette!

    Daniela: ouuuuuiiiiiiii!!!!!!

    Barbara: no, #mefaimori' ;)

    Virginia, giustissimo!!!! No verde e grandi quantità (insomma, il contrario della mia cucinaaaa???)

    Rispondi
  8. Zucchero e zenzero

    13 Giugno 2013 at 16:32

    Anche della mia! ;)

    Rispondi
  9. rossella

    13 Giugno 2013 at 16:38

    ehm… ;)

    Rispondi
  10. Pane e Pomodoro

    13 Giugno 2013 at 19:20

    boneeeeeeeeeeeee

    Rispondi
  11. F.

    13 Giugno 2013 at 20:50

    Semplice e originale allo stesso tempo, la terrò presente! Brava Ross! Un bacione, Fede

    Rispondi
  12. Anonimo

    14 Giugno 2013 at 14:50

    Beh, un'altra categoria interessante potrebbe essere quella di quelle che come me, arrivano a casa la sera, aprono il frigo, lo trovano vuoto, lo richiudono e si attaccano al gelato (in inverno alla minestrina). Per quelle come me la cotoletta è già una roba da gran chef, perchè le mie coinquiline sono spesso arrivate a cenare a pane e burro, latte e biscotti o patatine fritte confezionate. Elena

    Rispondi
    • rossella

      15 Giugno 2013 at 09:22

      Elenaaaa!!!! Guarda, fa' una cosa. Tieni una scatola o un barattolo di alici buone, sott'olio, a portata di mano. Il pane tostalo, e se il burro è buono, magari anche con un po' di scorzetta di limone sopra alle alici, quella è la mia cena preferita…. ;)

      Rispondi
    • rossella

      15 Giugno 2013 at 09:25

      Elenaaaa!!!! Guarda, fa' una cosa. Tieni una scatola o un barattolo di alici buone, sott'olio, a portata di mano. Il pane tostalo, e se il burro è buono, magari anche con un po' di scorzetta di limone sopra alle alici, quella è la mia cena preferita…. ;)

      Rispondi
  13. la signorina pici e castagne

    14 Giugno 2013 at 15:09

    sai a cosa mi hai fatto pensare? alla fettina panata di mia nonna.
    fettina che 1. nessuno riesce a replicare per quanto non si tratti di chissà che roba complicata 2. ci ha cresciuto (vabbè non solo con quella) generazioni di nipoti vari….. e tutti la sognano ancora. la fettina.

    Rispondi
    • rossella

      15 Giugno 2013 at 09:30

      Serena. È vero, sai? Sembra banale, eppure la decodifica "con quel quid" dei piatti quotidiani, può fare la differenza. Come le polpette speciali della mamma, il sugo della nonna, il fritto della zia… ;)

      Rispondi
  14. Il Laboratorio delle Torte

    15 Giugno 2013 at 13:24

    Sicuramente la carne impanata e' uno dei piatti preferiti a casa mia, profumata in moltissimi modi ( a seconda di cosa c'è in dispensa), ma e' davvero sempre vincente!!!

    Rispondi
  15. Anonimo

    15 Giugno 2013 at 19:57

    Cara Rossela, le alici sono una buona idea! Da me non mancano mai, perchè: 1) i genitori della mia coinquilina le producono; 2) quando mi invitano a una festa dico: "Porto una dip"! Tutti si aspettano l'hummus del Tesco, e io arrivo col bagnetto verde. L'ultima volta che l'ho fatto tra un pò scattavano gli applausi. Certo, se mia nonna li avesse visti mangiarlo con le tortillas sarebbe svenuta, ma è piaciuto. Elena

    Rispondi
    • rossella

      16 Giugno 2013 at 09:39

      Elena, a questo punto scatta la domanda di dettaglio: ricetta esatta? ;)

      Rispondi

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