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Vaniglia — Storie di cucina

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LIBRI: less aestethics, more ethics

12 Aprile 2012 Lifestyle

Questo non è altro che il seguito dello scorso post sui libri, e una specie di mio esercizio spirituale in fatto di libri senza immagini. Più o meno. O perlopiù senza foto. Senza le grandi, belle luminose e succulente foto che tanto mi piacciono nei libri di cucina. Una prova a me stessa che sono capace di leggere e cucinare anche “senza le figure”, e che a volte, alcuni bellissimi libri di cucina, sanno essere figurativi a modo loro, anzi forse di più, grazie al potere evocativo delle parole….

Il titolo del post fa un po’ il verso al tema di una famosa biennale dell’architettura diretta da Massimiliano Fuksas: CITTÀ: LESS AESTHETICS, MORE ETHICS 7a. Mostra Internazionale di Architettura, Venezia 2000.

Ora, per il bene di tutti ma anche mio, dato che io con queste cose mi fomento un attimo, non scenderei tanto nel dettaglio del mio pensiero in merito alla cosa. Vi dico solo che quella è stata la mia prima biennale, il mio primo viaggio con mia sorella da sole, il primo giro dei palazzi palladiani a Vicenza… Mi sembra ancora di respirarne l’aria, e nonostante il fatto che ancora oggi io non abbia capito benissimo cosa ci fosse di così tanto etico (a scapito di un tanto vituperato quanto incomprensibile – pure quello – modo estetico dell’immaginazione delle città) in quella biennale, è stato per me uno dei più bei viaggi della mia vita.

Quindi ecco a voi i miei libri “less aesthetics, more ethics”, i miei libri senza foto ma pieni di immagini mentali. Vi dico da subito che ho un legame particolare con loro, perchè sono non solo cookbooks, ma veri e propri libri, pieni di storie e di racconti così ben ambientati…

Erbe da mangiare (Mondadori – Oscar varia)
Luigi Ballerini, Ada De Santis

Questo libro nasce dall’ipotesi che sia ancora possibile allontanarsi da una città quel tanto che basti per trovarsi in mezzo a un prato o a un bosco o a una radura non completamente avvolti dai fumi di qualche puzzolente raffineria o dai gas emessi da milioni di tubi di scappamento. In un luogo del genere si possono raccogliere, con le dovute accortezze – al fine di non danneggiare quelle parti della pianta che ne consentono la ricrescita – decine di erbe commestibili, una più innocente e saporita dell’altra. Si va a funghi? Perché non andare ad erbe?

Ecco le prime righe di questo libro speciale. Un libro di ricette di erbe e fiori di campo; da leggere, prima di tutto. Con calma e con gusto. E da portare con sè ad un picnic, o ad una passeggiata nei boschi e nei prati.
Ogni breve capitolo è un’erba spontanea, e ad ognuna di queste sono dedicate due, tre, quattro, sei ricette, ma soprattutto un’introduzione: un po’ letteraria, un po’ aneddotica, un po’ scientifica ed infine pratica, di quelle serie, ma anche spiritose, ad ogni modo garbate, sicuramente d’antan, con le note a piè pagina ed i riferimenti bibliografici (chenesò, tipo I promessi Sposi, tanto per capirci, o Plinio, o Alice nel paese delle meraviglie…)

Anche solo a leggere i titoli dei capitoli a me fa poesia:
Acacia, Alloro, Asparago selvatico, Borragine, Camomilla, Cappero, Cicoria selvatica, Corbezzolo, Ficodindia, Finocchietto selvatico, Finocchio di mare, Fragolina di bosco, Grattaluro, Lampascione, Lampone selvatico, Malva, Margherita, Melograno, Menta, Mirtillo, Mirto, Mora e germogli di rovo, Ortica, Paparina, Pinolo, Prucacchia, Ramasciulo, Rapesta, Rucola Selvatica, Timo, Zangone.

Un tè al Ritz. L’arte e il piacere del tè (Guido Tommasi – Parole in pentola)
Helen Simpson

Sìsì, lo so che ve ne ho già parlato! Solo che allora non lo avevo ancora comprato….
Il fatto è che questo libretto mi toglieva il sonno da un po’ di tempo. Primo, a causa della torta ai semi di carvi che per l’appunto vi ho postato qualche giorno fa, secondo, perchè me ne aveva un po’ parlato un’amica (quell’amica che mi ha poi passato la ricetta che io a mia volta ho trasmesso a voi… ;-)). E siccome la suddetta amica ha dei gusti molto chic (radical, non sophistical) e un palato altrettanto superlativo (tanto che la ricetta della torta ai semi di carvi è una delle mie preferite in assoluto, come sapore e come senso della torta da tè), non ho potuto fare a meno di ordinarlo. Anzi, leggevo il mio post e mi veniva voglia di ordinarlo (e pensavo, ma tu dimmi se devo autoistigarmi all’acquisto di (ancora) un libro di cucina!), quindi l’ho fatto, e vi devo dire che non me ne sono pentita neanche un po’.
Come vi accennavo anche nel post citato, é un libro che tratta, attraverso ricette, citazioni letterarie, e aneddoti, l’ora del tè come rito, in tutte le sue sfaccettature, al Palm Court Tearoom del Ritz di Londra.
Sono rimasta folgorata dall’idea di consumare un autentico english tea con tramezzini ai cetrioli, al crescione o al salmone affumicato, accompagnato da focaccine dolci, panfrutto, scones, pancakes scozzesi, shortbread, brownies o biscotti croccanti al brandy….

English Pudding. Ricette e curiosità dal raffinato universo dei dolci inglesi (Guido Tommasi – Parole in pentola)
Stefano Arturi

Ecco, questo non ce l’ho (ancora): tanto per rimanere in tema, ma ancora più specifico, ovvero maggiormente dedicato ai puddings, tipici dolci inglesi declinati e declinabili in tantissimi modi. Mi ispira molto (e questo mi preoccupa altrettanto, perchè io mi son sempre reputata sfacciatamente filofrancese, mentre ultimamente c’ho ‘sta fissa per l’oltremanica che quasi mi viene da studiare l’inglese […][momento di vergogna]).
Qualcuno di voi sa dirmi qualcosa in merito? Magari mi dissuadete e Monsieur Patou vi sarà debitore in eterno…. ;-P

È l’ora del tè. I segreti della bevanda più amata al mondo dopo l’acqua (Guido Tommasi – Parole in pentola)
Carla Massi

Ecco, questo, oltre ad essere il mio primo libro appartenente a questa strepitosa collana, è anche il mio primo (ed unico, finora) libro sul tè.
Non sui dolci da tè, o sui cibi da accompagnare al tè, o sulla cerimonia del tè.
Il libro è scritto dalla giornalista scientifica del Messaggero Carla Massi, che è fra i pochi sommelier di tè in Italia: tratta dei diversi tipi e sapori, della storia, delle modalità con cui prepararlo, i segreti, le accortezze, le regole. Tè puro, abbinamenti (colazioni, cibi salati, cibi piccanti, formaggi freschi o stagionati, pesce, carne, pollame), fino ad essere un vero e proprio ingrediente in cucina. Anche qui interessantissimi intermezzi descrittivi e/o aneddotici.
A chiudere alcune ricette a base di tè di chef illustri, come Pierangelini, Cedroni, Vissani, …

Sono uno più bello dell’altro, in particolare per chi ama leggere oltre che cucinare.

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Categories: Lifestyle Tags: chiacchiericcio, libri

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Interazioni con il lettore

16 Commenti

  1. Irma

    12 Aprile 2012 at 07:04

    Ho giusto ricevuto ieri da Amazon il libro "Un té al Ritz" :))
    Ho già il libro di Arturi. L'ho letto ed è ricco di ricette interessanti, ma devo confessare che non ne ho provata ancora nessuna… mentre dello stesso autore, stessa collana, ho provato gran parte delle ricette di "Pausa pranzo".
    Mi segno il libro della Massi. Mi ispira moltissimo! :))

    Rispondi
  2. Laura.lau

    12 Aprile 2012 at 08:03

    Ciao Rossella! Grazie di queste indicazioni e del "poetico" post!
    Anch'io sono un'amante del te' e penso proprio che tu mi abbia convinto all'acquisto ..

    Rispondi
  3. lukiz

    12 Aprile 2012 at 09:33

    vaniglia! ho il libro di arturi, quello sui pudding, è molto bello! prenditelo assolutamente così poi dovrai recuperarti, se ancora non ce l'hai, un qualcosa dove cuocerli. :) :)

    mi segno il volume sul tè, invece!

    Rispondi
  4. Duck

    12 Aprile 2012 at 11:02

    Mi sento in dovere di intervenire perché sono una grande fan di Stefano Arturi (che poi, negli anni, è diventato anche un caro amico) e non posso che consigliarti caldamente entrambi i suoi libri. Io amo moltissimo il suo Pausa pranzo, che ho saccheggiato e saccheggio in più occasioni, ma anche il suo primo libro è ottimo. La cucina di Stefano è appassionata e priva di orpelli, essenziale, tendenzialmente attenta alla tradizione ma senza isterismi (il che significa che è aperta anche a variazioni, contaminazioni e meticciamenti, all'insegna, come dice lui, del "a me mi piace") allergica a qualunque tendenza modaiola.
    Se sa che gli ho fatto questa sviolinata, probabilmente mi cazzia (non sembra ma è un timido):-)
    Saluti!

    Rispondi
  5. breakfast at lizzy's

    12 Aprile 2012 at 12:50

    "Un tè al ritz" mi ispira sempre più! … anche quello di Arturi però … :)

    Rispondi
  6. rossella

    12 Aprile 2012 at 12:51

    favoloso, avrei voluto mettere anche "pausa pranzo" tra gli "ispiranti", solo parlarvi di due libri che non avevo mi sembrava troppo…

    E invece devo dire che è molto bello far parlare voi dei libri che avete, al posto mio. Certo, un po' rischioso… ;-P Ed io che speravo mi disincentivaste!!!

    (*Duck: allora ci ho proprio preso, con il titolo del post!!! Il prossimo "giro di giostra" lo dedichiamo in buona parte a lui… Sento che mi piacerà! Grazie :D)

    Rispondi
  7. rossella

    12 Aprile 2012 at 12:54

    *elisa: infatti io mi accingo a prenderlo! Il libro sul tè è molto songnante e romantico (o sarò io??? ;-P)

    Rispondi
  8. Carla

    12 Aprile 2012 at 13:22

    Ciao Rossella!

    bene bene…diciamo che io ho i tre libri che hai anche tu e che quello di Arturi mi manca ma credo che lo comprerò presto come l'altro Pausa pranzo :)dato i consigli ricevuti qui ;)

    quello sull'erbe è bellissimo e utilissimo :)

    poi i libri che parlano della fogliolina verde del tè (essendo una appassionata di cucina con il tè) li trovo fantastici…ho fatto diverse ricettine venute strabuone :)

    Il titolo del post è azzeccato!

    Rispondi
    • rossella

      12 Aprile 2012 at 16:32

      Carla, come ti scrivevo da te, diciamo che abbiamo un sacco di cose in comune: le marche, il segno zodiacale, i libri…. Grazie x il commento, e a presto!!! ;)

      Rispondi
  9. Marina

    12 Aprile 2012 at 18:02

    Folgorata da Un tè al Ritz… lo voglio!

    Rispondi
  10. Carolina

    12 Aprile 2012 at 19:14

    Ross, ma questo blog lo conosci? Ti prego vai a dare un'occhiatina… ;)

    Rispondi
    • rossella

      12 Aprile 2012 at 20:29

      Caro dimmi, veramente, come farei senza di te????? È bellissimo e non lo conoscevo!!!

      Rispondi
  11. riso mandorlino

    12 Aprile 2012 at 19:34

    Mi piacciono tutti, perchè amo follemente il tea (e sono l'unica a casa che il caffè neanche lo guarda!! Straniera in terra patria…), Un Té al Ritz l'ho sfogliato qualche settimana fa e la tentazione è stata forte..la prossima volta (presto) che mi capita tra le mani torna a casa con me!! Gli altri li appunto sul quadrnino wishlist, si sa mai… un abbraccio Lys

    Rispondi
  12. rossella

    12 Aprile 2012 at 20:32

    *marina e lys: ohdonne, ma quanto ce piace 'sto libretto!!!! Sono contenta di avergli dato un po' più spazio… XD

    Rispondi
  13. Arnalda Gourmet

    13 Aprile 2012 at 00:35

    Ero proprio alla ricerca di qualche libro un po'interessante sul cibo! Come si dice ho trovato pane per i miei denti! :) grazie!!

    Rispondi
  14. Carla

    13 Aprile 2012 at 16:29

    eggià vorrà dire che un giorno ci incontreremo a metà strada :)

    a presto!

    Rispondi

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