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Vaniglia — Storie di cucina

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pasta fatta in casa: i maltagliati al kamut e radicchio!

5 Novembre 2008 Pasta, riso e cereali

…primo complemese di Vaniglia!

Allora, intanto vorrei ringraziare un po’ di persone, ovvero tutti quelli che hanno avuto il coraggio e la pazienza di leggere durante questo mese, e poi hanno dato consigli e incoraggiamenti, e spifferato ai quattro venti che il blog esisteva, parteggiando e complimentandosi e sperticandosi a più non posso… poi tutti quelli che sono passati e stanno passando da queste parti, tutte le persone nuove incontrate, e tutti i blog nuovi conosciuti. Per non parlare di chi si è scoperto novello cuoco, e si applica giorno dopo giorno in cucina FIDANDOSI DELLE MIE RICETTE, e di chi invece le ricette le ha condivise!!!
Vorrei anche ringraziare il fortunato (secondo me) che mangia tutte queste cose, ma che deve aspettare spesso e volentieri l’attrezzamento e lo smobilitamento del set fotografico prima di farlo, con il piatto fumante in mano e anche fame, il 90% delle volte….
Siamo passati di qui in più di 1000, cosa che non avrei mai creduto, per cui sono molto molto contenta e grata a tutti.

Siccome allora oggi è una piccola festa (non è che ogni mese vi ammorbo col complemese, se sopravviviamo, ci vediamo tra 11!), come in tutte le feste che si rispettano si fa LA PASTA FATTA IN CASA!!!

Ho scelto una farina speciale, forse la mia preferita, quella di kamut*, ma il procedimento è lo stesso con qualsiasi altro tipo di farina, che al limite potrebbe assorbire più o meno acqua….
La ricetta è quella che si trova dietro la confezione, ed è dello chef Nicola Michieletto (i miei commenti sono quelli in grigio).

ingredienti per due persone
per la pasta
150 gr. farina di kamut
1 uovo
40 gr. acqua
1 pizzico di sale
per la farcitura
125 gr. di radicchio precoce di Treviso (io ne ho messo un po’ di più….)
50 gr. di cipolla
40 gr. di vino rosso
1/2 spicchio di aglio
50 gr. di panna (secondo me anche no, leggi facoltativa)
40 gr. olio extravergine di oliva (io ne ho messo di meno)
1/2 cucchiaino di senape (io non l’ho messo)

In un recipiente disporre la farina a fontana, versarvi nel mezzo l’uovo, l’acqua e il sale e mescolare il tutto. Io all’inizio uso una forchetta, e comincio a impastare dentro una ciotola, onde evitare di sparpagliare tutto qua e là prima che la pasta diventi compatta. Aggiungere poca acqua se occorre.

Poi la taglio in 3 o 4 pezzetti più piccoli (motivo: mattarello piccolo, spianatoia piccola, cucina microscopica). Tirare la pasta con il mattarello o con la sfogliatrice creando delle sfoglie sottili. Attenzione: da questo punto in poi è consigliato un abbondante (ma con giudizio) uso di farina per non far attaccare la pasta OVUNQUE.

Tagliare la pasta con la rondella nella classica forma dei maltagliati. Io in mancanza di meglio ho usato la parte non seghettata della lama di un coltello…. ;-P

Attenzione2: vi rammento l’uso di farina di cui sopra, a me sono due volte che mi fregano, questi simpatici cosetti a losanga…. Mettete la farina mentre “stoccate” da qualche parte i maltagliati se come me non avete modo di tenerli stesi su 3 o 4 spianatoie per in totale di quasi 2 mq di superficie utile sui piani di lavoro!!! Io avevo fatto dei rombetti stupendi che si erano graziosamente collati gli uni gli altri in una coppetta, ho fatto per prendere il primo ed è venuto su tutto il malloppo: riimpastati e rifatti. Tutti.

Nel frattempo in una casseruola soffriggere in olio, acqua e senape (che io non ho messo), la cipolla e l’aglio tritato; unire il radicchio tagliato sottilissimo e lasciar cuocere a fuoco lento per 10′. Bagnare con vino rosso e lasciar sfumare. cuocere a fuoco dolce per altri 15′ avendo l’accortezza di bagnare con acqua di tanto in tanto; insaporire con il sale e unire la panna (io di panna ne ho messa pochissima, forse si può fare anche a meno!).

Bollire i maltagliati in abbondante acqua salata (non toccateli in cottura per carita! quando affiorano, come in foto, sono pronti, praticamente un minuto!),

scolare e spadellare con la salsa di radicchio.
___________________
* Il grano kamut è un cereale molto antico che risale a migliaia di anni fa, proveniente in origine dalla regione situata tra la Mesopotamia e l’Egitto. Riscoperto negli anni ’70 è stato dichiarato specie protetta e attualmente conserva ancora il suo originale patrimonio genetico non essendosi mai incrociato con altre varietà. Il grano Kamut è prodotto solo ed esclusivamente con metodo biologico

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Categories: Pasta, riso e cereali Tags: _primi piatti, feste

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13 Commenti

  1. manu e silvia

    5 Novembre 2008 at 10:44

    La farina di kamut l’abbiamo presa sabato, ed intanto è ancora li n dispensa cha attende di essere usata per la prima volta! Per prima cosa proveremo il pane, ma poi sicuramente ci saranno questi maltagliati! Il radicchio è proprio di stagione e usato così come condimento è perfetto!!
    un bacione e ancora complimenti per tutte le ricettine interessanti che ci proponi

    Rispondi
  2. Fra

    5 Novembre 2008 at 11:38

    Hai un bellissimo blog e le tue foto sono davvero ben fatte! Auguroni per il tuo complemese e sono certa che ci rivedremo fra 11 mesi
    Questo primo è da leccarsi i baffi, l’uso della farina di kamut interessantissima…brava!
    Un bacio
    fra

    Rispondi
  3. rita in the bed

    5 Novembre 2008 at 13:37

    insomma, mi distraggo un attimo e parti con addirittura la pasta fatta in casa! Che meraviglia, ho l’acquolina in bocca…
    Mi prudono le mani per la voglia di impastare! Uffa!
    Non ti prometto nulla, ma cercherò di estorcere da mia nonna una super ricetta lucana. Almeno cerco di fare la mia parte, no?
    baciotti

    Rispondi
  4. roberta

    5 Novembre 2008 at 14:49

    Buon complemese Vaniglia!
    Ti auguro di continuare la tua crescita con lo stesso amore e dedidizione che hanno caratterizzato la tua nascita. Grazie per avermi aperto il mondo dei blog di cucina: prima studiavo solo su carta. Puoi quindi dedurne che ti seguo sempre con grande interesse. Ancora complimenti!

    Rispondi
  5. negata

    5 Novembre 2008 at 21:51

    Auguri!! Mi sento festeggiata anche io visto che dopo la crumble di mele, ieri ho fatto la torta di mele di tua mamma e oggi il tuo risotto alla zucca. Sono molto soddisfatta di noi (tu che fornisci le ricette ed io che provo a realizzarle). Certo non è tutto rose e fiori, ho avuto i mie momenti di difficoltà, per esempio i pezzetti di zucca nel forno quanto devono essere grandi? Non si ammorbidivano mai, altro che 25 minuti!!! Sicuramente alle esperte cuoche che bazzicano il blog verrà da sorridere, ma con un pò di partica diventerò più sciolta…..però per la pasta fatta in casa aspetterei ancora. Anche perchè cucinare con due “angioletti maschi” di 3 e 6 anni che reclamano la tua attenzione non è il masimo dl relax (altro che “cucinare con lentezza”!)Ancora auguri!!

    Rispondi
  6. simo

    6 Novembre 2008 at 01:05

    buen cumplemes vanilla!….gli altri 11 mesi ci servono..ci sono necessari..ci hai sulla coscienza..a noi protocuoche novelle!..e quando torno facciamo le empanadas (le colombiane pero’…!!)….besotes

    Rispondi
  7. elisabetta

    6 Novembre 2008 at 09:14

    Posso farti i miei complimenti? hai un blog davvero bello, mi piacciono molto sia le ricette che le foto, tornerò a trovarti spesso e volentieri :))

    Rispondi
  8. billabis.splinder.com

    6 Novembre 2008 at 10:36

    cara vaniglia sono venuta a confermare la prelibatezza della quiche del post precedente … una cena da leccarsi i baffi … ho apportato qualche modifica all’originale solo perchè io sono una che modifica anche le ricette inventate da lei … cmq sia sei entrata nel mio libro di cucina e ciò significa che ti linko …

    buon complemese
    billa

    Rispondi
  9. Wennycara

    7 Novembre 2008 at 15:38

    assolutamente da condividere il fatto di metterci più trevigiano: è il mio tallone d’achille, sebbene i suoi prezzi adesso siano davvero alle stelle!
    complimenti per la ricetta ;)
    wenny

    Rispondi
  10. rossella

    9 Novembre 2008 at 08:47

    ciao, e grazie per tutti i complimenti e gli incoraggiamenti.
    E soprattutto sì, billabis, anche io modifico alcune ricette (non è mica una prescrizione medica no? ;-)), è troppo bello adattarle a propria immagine e somiglianza!

    Rispondi
  11. raffaella

    16 Maggio 2009 at 18:19

    ciao,
    sono capitata per caso su questo blog perche’ avevo invitato alcuni amici e volevo un’idea per come fare pasta di kamut (avevo appena comperato la farina)…Ho seguito la tua ricetta (ho fatto delle tagliatelle pero’)..ed E’ STATO UN SUCCESSO!
    ti scrivo da Londra per cui ti dico che la tua ricetta e’ stata apprezzata da 8 persone quasi tutte di nazionalita’ diversa!

    ti ringrazio..e ti faccio i complimenti! mi piace molto il tuo blog.

    Raffaella

    Rispondi
  12. rossella

    16 Giugno 2009 at 19:30

    cara raffaella, non sai quanto mi rende felice questo tuo commento (che, come vedi, ho letto un po' in ritardo!! ;-P).
    L'immagine di una cena con 8 persone che vengono da posti diversi e assaggiano i tuoi e i "miei" maltagliati, mi emoziona anche un po' e mi da tanta tanta soddisfazione… grazie!

    Rispondi
  13. Anonimo

    16 Giugno 2009 at 20:23

    e ti diro' di piu'…eravamo tutti architetti!!!
    ho scoperto da poco che lo sei anche tu…

    ancora complimenti!

    Raffaella

    Rispondi

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