frutta e spezie. inizio del Natale…
dunquedunquedunque.
questo è un post superspeciale.
ormai si è capito che da queste parti la ricetta per un post superspeciale consta di una preparazione supersemplice.
poi tra la ricetta supersemplice come ingredienti e la ricetta supersemplice come preparazione potrebbe anche esserci un abisso….
procedo con ordine intanto.
ormai si è capito che da queste parti la ricetta per un post superspeciale consta di una preparazione supersemplice.
poi tra la ricetta supersemplice come ingredienti e la ricetta supersemplice come preparazione potrebbe anche esserci un abisso….
procedo con ordine intanto.
a. inizia ufficialmente il natale, ed io regredisco automaticamente di vent’anni almeno.
mi sento come una pupetta attenta a cogliere tutti gli indizi della festa incipiente. dalle luci (moderate però, eh?!), all’odore del fuoco di camino che viene dai comignoli, quello di carne arrosto che viene dalle case, e quello di cannella e zenzero che viene dalla mia cucina.
poi faccio il monitoraggio della dispensa e già pregusto il momento in cui tutto quel cioccolato verrà fuso, e tutta quella frutta secca aperta.
intanto vi avverto ufficilamente che sono iniziate le prove tecniche biscotti, e da qualche giorno qui è tutto un elaborare (che abbia un animo da befanetta?)
b. tra la parentesi torinese e la settimana immediatamente a seguire ho avuto modo di vedere un sacco di gente seria fotografare. A nord, quindi, Silvia e Matteo, di cui ho già avuto modo di lincarvi le foto della giornata cavolettiana. Qui a Roma invece i miei amici Mattia e Luciana, che le foto le sanno fare (altro che la mia macchinetta compatta!), e guarda caso, avevano a casa un par de chili di cotogne da trasformare….
c. la ricetta che scaturisce dalla situazione di cui al punto b. è qualcosa di assolutamente sperimentale, ovvero nasce volendo essere dulce de membrillo, per poi voler diventare in corso d’opera confettura di cotogne, ammiccando (o volendo ammiccare) verso la fine della preparazione, a delle gelée zuccherate.
Alla fine della fiera vien fuori questa tortina qui, mooolto buona (conferma ufficiale di mie amiche di lavoro), e assolutamente diversa da tutto quello che avevamo immaginato durante il set fotografico…
Io, sempre geniale, non avevo mai visto manco in foto delle cotogne (mah, forse qualche fotina su internet…?), e non prevedevo minimamente che per tagliarne da sola 2 chili sarebbe servito quantomeno un seghetto alternativo, tanto so’ dure e legnose.
Quindi la primissima fase, ovvero il SEMPLICE taglio della frutta, ha preso un bel 60-70% del tempo totale di preparazione (un paio d’ore, ndr.), ed è avvenuto quasi nottetempo (a cavallo dell’orario di cena) sotto lo sguardo attento del fotografo e soprattutto sotto un paio di lampade al tungsteno (mattia correggimi se sbaglio), poste entrambe a circa un mt di distanza da me.
Risultato1: primi piani delle mie mani ROSSE che INTAGLIANO le mele, dure come legno (non oso nemmeno accarezzare l’idea che esistano da qualche parte primi piani della mia faccia, sempre rossa, sotto i riflettori, nella suddetta faccenda affaccendata (nb. mie mani e mia faccia nel 98% dei casi sono bianche da far paura!)
Risultato2: non sapendo procedere, e andando tutti e tre molto ad occhio, una volta tagliate le mele, queste sono state pesate e poste a sobbollire in pentola per un po’ (15-20′), finchè non si dono un po’ ammorbidite. Poi abbiamo aggiunto circa l’equivalente in zucchero del 70% del loro peso pulite, e continuato a mescolare.
SICCOME ci pareva stesse venendo una specie di marmellata, abbiamo virato il tutto in corsa, immaginando di voler fare delle gelatine alla cotogna, e abbiamo aggiunto due fogli di fruttapec (prima volta che li vedevo usare in vita mia), a fuoco spento, bagnati e ben strizzati.
Poi la tentazione di aggiungere cannella è stata troppo forte, quindi abbiamo proceduto in tal senso, sempre molto ad occhio.
E trasferito il preparato in tre teglie di alluminio foderate di carta da forno.
Forse la gelatina era un po’ poca perchè dopo 24h ancora il tutto rimaneva un po’ morbido.
Di fatto il risultato finale è stata una COMPOSTA di cotogne e cannella.
Risultato3/4: mentre mettevamo la cannella mi è venuta in mente la base della torta di prugne che ho postato a settembre, alla cannella appunto. Quindi io ho usato una parte della composta per preparare una tarte componendo quella paste e la preparazione alla mela, e passando entrambe in forno caldo a 190°C, per 40′. Ho messo 100gr di burro al posto di 120gr.
Come per l’altra una di quelle torte che migliora nel tempo. Il terzo-quarto giorno è pazzesca.
Mattia e Luciana hanno fatto una cosa simile, ma con frolla al cacao…. attendo dettaglio in commento a questo post, cari!
Risultato5: Dopo averli visto fotografare, tutti e due, mi è venuta voglia di rubare la reflex digitale di monsieur Patou… e quindi la foto che vedete in cima è una prova pure quella, con la macchina fotografica rubata in casa! ;)
p.s.
ingredienti (circa!!!!)
2 kg abbondanto di mele cotogne
700 gr zucchero semolato
acqua per ammorbidire le mele in cottura, poca
Fiordilatte
Nuuuu quindi niente gelè di frutta? io ho provato a farle con delle banalissime mele. Andando ad occhio sono riuscita a produrre una purea di frutta marmellatosa la prima volta e un blocco di zucchero durissimo e immangiabile la seconda. La via di mezzo non ne ha voluto sapere di farsi viva. Ma ci riproverò (seguendo una ricetta collaudata però)!
In ogni caso molto bella la descrizione del cambio di idee in corso d'opera.
PS si ho più tempo ultimamente e ti leggo con più cura ^^ rimango cmq una svampita di prima categoria!
Fiordilatte
ah, bello il nuovo header natalizio!
Sofy
ottima…che faticaccia le mele cotogne eh? ottima la tarte!baci!
Giò
bella questo racconto della nascita di questa bella torta…i dolci fatti con gli amici sono sempre + buoni!
cavoliamerenda
in quel di Roma ho un tavolino chiaro come il tuo, un altrettanto rosso runner dell'ikea ed è il mio "set del cuore" per le ricette specialissime… =) Non fosse che per la foto (e non è così) devo provare questa ricetta….
PS: bello il nuovo look natalizio, lasciava intuire quello che nel post hai preferito precisare =)
cavoliamerenda
PPS: ho avuto una disavventura simile con le cotogne, se quando apro il vasetto scopro che è andato tutto bene la posto anch'io… =D
Sandra
mmmmm… ma che buona deve essere!
questa la faccio nella nuova cucina… per adesso stiamo ancora in fase di trasloco e lavori… non finisce più!
Baci
rossella
*sandra, ciaaao!!!!
quasi mi ti immagino, nella nuova cucina, e non vedo l'ora che arrivi! proprio ieri parlavo con monsieur patou del fatto che se dovessi scegliere un amico cane per gatòo, sceglierei mika… certo, torino-roma è un po' distante….
baci a tutti!
*cavoli e sofy: eh, l'è dura la vita con la frutta "selvatica", dura ma buona! :)
*giò: hai assolutamente ragione!
*fiordilatte: per ora niente, ma ufficiosamente posso dirti che c'è un altro carico di mele in arrivo… vi tengo aggiornate!
nel frattempo se posti a tema, mi "accodo" con la tua ricetta collaudata!
p.s. riguardo alle svampite, ritieniti la benvenuta in famiglia! :-)
Carolina
Per la prossima volta, se può farti comodo, io sono un'esperta di mele cotogne… La mia mamma e la nonna le adorano e le cucinano in mille modi.
Hai addobbato il blogghino per Natale, eh?! Mi piace da morire, fa tanto casa…
Un abbraccio!
callilli
Le mele cotogne sono la mia passione. E' una tradizione di famiglia fare la cotognata, rigorosamente a formine di vario genere(in questo periodo trionfano alberi e stelle). E' vero, tagliarle risulta abbastanza faticoso, ma il profumo che sprigionano in casa e' sublime.La tua creazione e' davvero stuzzichevole… penso che usero' le cotogne rimaste per provarla. Baci. A presto
callilli
Ps. La prossima volta puoi tagliarle lasciando la buccia; vengono ugualmente bene, anzi si addensano prima
Babs
eheheheheh
ma ti sei letta un paio di mesi fa la mie esperienza con le cotogne???? alla fine senza saperlo ne è saltata fuori una cotognata anche discretamente buona….. siam tutte fuori noi blogger, l'inventiva l'abbiamo nel sangue!…. cmq, da sara (salsa di sapa) trovi una ricetta per le gelatine di cotogna.
baci
Alem
che bel post, davvero!
Wennycara
Ciao cara!
Giorni fa provai a fare l'ottimo chutney di dada con le mele cotogne: la sua raccomandazione, per sbucciarle senza sofferenza e quella di bollirle prima. Credo che anche in questo caso non ci siano problemi, dato che comunque devono essere sbollentate dopo.
Un bacio,
wenny
manu e silvia
Ciao! mamma ch ebello questo post! ma da te ce lo aspettiamo ogni volta ;)
Buonisisma e semplice questa tarte..dalla dolcezza disarmante!
un bacione
rossella
*carolina: affare fatto, come dicevo, in arrivo peut-etre altre mele! allora ti piace il cavallino di feltro?? anche a me tanto, è accogliente, vero?
*callilli: credo che procederò così alla prossima: in verità l'ho letto in più di una ricetta, ma le nostre (o forse son tutte così?) avevano un aspetto così "selvatico" ….
*babs: certo che ho visto, cara, e proprio mentre cucinavo queste mi è venuto in mente che anche a te, se non sbaglio, erano arrivate in dono, e anche tu cercavi una ricetta….! conosco la versione di sara, solo che mi sembra anche quella comporta la cottura di mele con buccia, e come dicevo qua sopra a callilli, non ce la siamo sentita di lasciarle "intere"
*manu e silvia: è vero, molto dolce… anche un po' romantica! :)
Carol
Confermo: è buonissimaaaa!! :-)Ho capito bene? altro carico in arrivo..?
rossella
*carol: così pare…. attendo impaziente il rifornimento. qualcosa mi dice che potresti averne riscontro durante giornata lavorativa…. :)
Michelangelo
mi sono gustato questo post fino in fondo.
prima per via delle mele cotogne: bitorzolute e bruttarelle che poi miracolosamente si realizzano in prelibatezze tipo la cotognata.
Poi per via di questa nuova evoluzione dei blog, che ormai trovano spazio anche fuori dalla rete in raduni e incontri più o meno improvvisati.
Vuoi vedere che il web 3.0 è a raccontar storie intorno al fuoco?
rossella
*michelangelo: sarebbe bellissimo, non è vero?
è strano perchè di racconti, mea sponte, non mi verrebe di farli, ma appresso ad una ricetta quasi mi dimentico e mi ritrovo a parlare, ultimamente!
la ricetta che ho posteto oggi (vincotto e fichi secchi) è quella di cui avevamo acennato, credo che sia una cosa che possa piacerti… non so.