A dicembre mi veniva da cucinare le carote.
E adesso che sono passate le feste, quando tutti sono in fase detox, io penso “cioccolata”.
Il fatto è che Natale sì, è un periodo goloso. Ma chez Vaniglia cucinare tanto non significa necessariamente mangiare tanto.
In questo (almeno questo! ;)) devo aver preso dalla grande cuoca che era mia nonna Aurelia. Sì, quella dei tortellini “di magro”!. Grandi manicaretti per tutti e lei si saziava cucinando. Vabbè io non sono proprio sempre da grandi manicaretti. Però parliamo di un altro periodo . E della differenza tra una donna in cucina oggi rispetto a come poteva essere una massaia 60 anni fa…
Vuoi mettere preparare tre pasti al giorno tutti i giorni, primosecondocontorno, contro i miei malumori culinari infrasettimanali al ritorno dal lavoro e i mitologici frullatoni al posto della cena, o peggio ancora, le pizze surgelate in forno (che tra parentesi io adoro in quanto costituiscono la mia grande trasgressione foodista del decennio in corso… ;-P), proprio quello che mentre mangiamo soddisfatti, Monsieur Patou dice “se ti vedessero adesso i tuoi lettori…”, e al qual puntualmente io rispondo “Lascia fa’, che i miei lettori conoscono benissimo me e la mia imperfetta umanità, e mi capiscono, eccome se mi capiscono… anzi, sai che ti dico? loro approverebbero proprio!!!”
Ad ogni modo, insomma, quando si presentano le scuse per mettersi in cucina, la sottoscritta non si tira indietro… Ecché, 600 post in materia e ancora dobbiamo dimostrare che ci piace cucinare? ;)
Per non parlare poi delle torte di compleanno, fiiiiigurati poi se si tratta di quelle per le tue sorelle, e aggiungi a questo se la torta in questione è proprio quella dedicata a tua sorellina, la piccola di casa, che compie venti anni, venti anni tondi-tondi,e viene a Roma da te proprio per festeggiarli…
Venti anni. Io e l’altra mia sorella, le due grandi insomma, alla sola idea ci sentiamo sciogliere come due panetti di burro al sole. A noi pare ieri quando è nata.
Tra l’altro al giorno esatto della sua nascita, venti anni fa, è collegato il mio primo e forse più clamoroso disastro culinario, e forse anche, a livello comportamentale, quell’atteggiamento che mi ha sempre spinto a cucinare se tesa o pensierosa, per tenermi impegnate le mani e liberare per quanto possibile la testa.
Insomma allora io e mia sorella piccola (le media, rispettivamente 15 e 13 anni), ci siamo messe a preparare un plum cake per mamma al suo ritorno dall’ospedale (eravamo agitatissime e quasi “stronate” dalla grande avventura di supersorelle che ci stava aspettando): la ricetta era questa qui.
Per la cottura abbiamo usato uno stampo in alluminio di quelli usa e getta, PIENO FINO ALL’ORLO. Chissà veramente cosa ci diceva la testa in quel momento, ma d’altronde eravamo tutti fuori di brocca, Fabriano era completamente coperta dalle neve, mio padre è pure scivolato dalle scale e dopo la prima notte all’ospedale ci è venuto a svegliare alle 7 (o era prima?) di mattina spalancando la finestra con meno 6°C fuori per farci vedere come la neve aveva completamente invaso il terrazzo di casa… e poi dicono che sono io la pazza di casa… ma le mele non cadono mica così lontano dagli alberi? ;).
Vi lascio immaginare come è andata avanti la cottura.
Il plum cake continuava a straripare e depositarsi assumendo nell’immediato lo stato di CARBONE in fondo al forno, la cucina (macchè dico la cucina? la casa!) era completamente invasa dal fumo (io per un attimo io ho pensato che la cucina si sarebbe carbonizzata essa stessa), e noi cercavamo di togliere la massa nera dal forno aprendo e chiudendo in continuazione quest’ultimo, sperando (piccole illuse!) che almeno l’impasto che rimaneva nello stampo prima o poi sarebbe cotto…
Per fortuna che “i grandi” erano tutti fuori casa e affaccendati.
Poi siamo riuscite a ristrutturarla sapete, la cucina?! ;)
Erano tutti così fuori che quasi non si sono accorti di niente!
E quello stesso forno ha cotto, e ricotto, e ricotto torte su torte, in questi ultimi venti anni.
Ed io, se io adesso porto il rossetto rosso qualche volta, quando voglio esercitare la mia personalità, se sto attenta a non trascurarmi e non lasciarmi travolgere dal lavoro e dagli impegni, se ogni tanto mi sforzo e mi metto lo smalto colorato alle unghie, se porto le t-shirt con le scritte assurde, e le felpe con il cappuccio quando ho voglie di sentirmi un po’ libera, se ho letto tutti gli Harry Potter
e conosco a menadito tutta la saga Twilight (badate, libri
+ film
), e so cosa sono i My Chemical Romance, se adesso che scrivo questo post sto ascoltando il Red Album di Taylor Swift, e se possiedo un (meraviglioso) punto di vista in più sul mondo, lo devo a quella polpettina coriacea, saggia e folle al tempo stesso che è arrivata allora, a far luce tra i fumi del plum cake bruciato, e che è mia sorella piccola, che mi accompagnerebbe in capo al mondo, che mi guarda con apprensione, con un cartoccio di alluminio in una mano e un pezzetto di scottex casa nell’altra mentre mi arrampico su uno scoglio artificiale per scattare una foto ad una focaccia (? ;-)), che si presta alle mie foto per lo shop Etsy e mi regala i suoi meravigliosi disegni per questo blog.
Quindi oggi, anche se il suo compleanno è già passato da qualche giorno e lei è di nuovo a casa dall’altro lato dell’Appennino e voi i dolci probabilmente non potete vederli più nemmeno disegnati, oggi vi beccate ‘sta tortina di compleanno realizzata per lei.
Prossimo post: carote! ;-)
La ricetta viene invece del libro sul cioccolato di Julie Andreieu: L’ABC del cioccolato, di cui vi avevo parlato qui ma senza aver ancora provato nessuna ricetta.
Quella scelta è molto semplice ed efficace: si tratta in sostanza di un coulant au chocolat: io ho aggiunto solo la panna e le palline di cioccolato per servire (e per far contenta la pupa ventenne! ;).
Valentina
ahahah tutte abbiamo fatto degli esperimenti disastrosi!!! ma questi tortini sono golosissimi!
lukiz
cara, non ci crederai, ma cediamo alla medesima trasgressione!
[e mi hai appena ricordato un libro che posseggo e che avevo del tutto rimosso].
su tua sorella già mi espressi.
:)
Ely
Che ricordi stupendi.. ahah! Ne ho di simili.. di alcuni muffins nel forno della nonna: letteralmente esplosi! :D Auguroni alla tua sorellina, di vero cuore.. che l'amore che vi unisce brilli in eterno. Inutile dirti che questo è uno dei miei dolci preferiti e ci vado PAZZA!! :D Più fondente c'è, più mi fa impazzire..! Deliziosi! p.s. anche io, come te, nelle feste non ho mangiato molto.. anzi, riesco forse a mangiare meno del solito! :P Una felicissima giornata!
Zucchero e zenzero
Anche a me una volta successe uno straripamento nel forno, e anche quella volta era per colpa di uno stampo da plum cake troppo piccolo per la quantità di impasto! Le tortine sono bellissime, secondo me erano anche ottime! ^_^
rossella
*Ely: i muffin esplosiiiiii? Roba da piccolo chimico insomma! XD (mi consolo, non sono l'unica allora! ;))
*zucchero e zenzero: forse sai cosa? È anche uno degli impasti più liquidi. O sbaglio?
*lukiz: allora avremmo potuto vederci pure il 3 da me… :(
Sempre ATAC permettendo…
*valentina: sììì, poi a soli 15 anni mentre ti nasce una sorella!!!
lucy
e' vero ogni scusa è buona per cucinare.che belli questi tortini sono assolutamente deliziosi così cioccolatosi.ottimi per chi come noi nelle feste si è limitato!
Manuela e Silvia
Dolcissimo regalo per tua sorella! un'idea diversa e sofisticata per un pensiero di compleanno con i fiocchi :)
baci e tanti auguri allora!
La casa sulla scogliera
Mamma mia, che delizia fantastica! Tua sorella è davvero molto fortunata ad avere a disposizione una cuoca fantastica come te!
baci
Elli
Paola
Leggo sempre le tue ricette…mi piace molto il tuo modo di scrivere e di raccontare il cibo…le foto poi..Ma la cosa più strabiliante è stata scoprire quanti aspetti della vita abbiamo in comune:3 sorelle femmine (33-31-20 anni), padre Lucano, mamma marchigiana, città Natale sud delle marche, città lavorativa in provincia di AN. E' meraviglioso avere delle sorelle, ma averne una di vent'anni lo è ancora di più! Complimenti ancora!
Sonia Monagheddu
Che meraviglia, leggere i tuoi ricordi mi fa rimpiangere di essere figlia unica e mi spinge a desiderare di dare a mia figlia una sorellina/fratellino. Tanti cari auguri alla "piccola" di casa :)
Un abbraccio
la gelida anolina
un blog che è uno spettacolo!!!!la storia delle pizzette la approvo in pieno…quella dei frullati ancora di più e leggendo del tuo dolce che cola nel forno mi sono venuti in mente i primi esperimenti in cucina (rigorosamente dolci) ^_^
ti auguro un buon 2013 e tanti auguri alla "sorellina"
A prestissimo!!!!!!
Valeria
le pizze surgelate…un segreto segretissimo anche a casa mia (quella dei miei), ma sempre protagoniste dei nostri sabati sera a casa, mangiate davanti alla tv con Che tempo che fa. E magari, pure con la coca cola light. :) è bello essere umani, incluso volere quella tortina subito dopo colazione…ehm. xx:)
Francesca
Tu sei..Tu. Una grande, e sono sicrua che tua sorellina apprezzerà questo post. Quanto alle pizze surgelate, io no..ma non perchè disapprovi il ricorso ai cibi surgelati 8anche se siamo foodblogger) ma perchè non amo la pizza: in compenso impazzisco per una specie di pappone che mi faccio tutte le sere composto da pane, latte, carote schiacciate e zucca schiacciata..e curry. Roba che Patou..no, meglio non sapere cosa direbbe Patou.^_^
franci
Mi fai ridere e piangere allo stesso tempo! In ogni caso viva il cioccolato e viva le trasgressioni…. La mia personale perversione sono alcuni piatti pronti picard!!!
Del resto siamo imperfette e forse proprio per questo incantevoli.
Auguri alla sorellina che disegna fantasticamente e viva i terzogeniti (io, primogenita, lo ucciderei ma è sempre mio fratello piccolino -anni attuali 30!) ti dovrei spedire una mail per raccontarti del modo e dell'orario a cui fummo svegliati con l'annuncio della sua nascita… magari più tardi!
E viva anche i secondogeniti, fratelli di mezzo nè grandi nè piccoli, il mio ancora adesso sgomita ritagliandosi spazi
Bacio
Agnese
Post bellissimo, Ross. Anch'io ho una sorella molto più piccola e… insomma, capisco perfettamente :)
Il coulant è uno spettacolo, quel libro lo adoro ;)
Anonimo
quanto vorrei essere tua sorellina purio!!!!
rosa
Valentina
ross, mi hai fatto ricordare il mio primo pan di spagna, a 16 anni…praticamente una replica di quello che accadde a voi! e ora che ci penso, non l'ho mai più rifatto…comunque io di cioccolato ho sempre voglia e delle tue storie ancora di più, ogni volta sempre un po' di più, perché ci regali pezzi di vita pieni di splendida, colorata, sorprendente umanità.
barbaraT @ pane-burro
che meraviglia le storie di famiglia, e tu sai raccontarle proprio bene sai!
chi non ha almeno un tentativo di piromania domestica da raccontare alzi la mano! io mi ricordo ancora l'odore delle focaccine al cacao bruciate nel Dolce Forno (roba preistorica, qualcuno se lo ricorda? un gioco per bambini che al giorno d'oggi sarebbe vietato – ustioni garantite!- ma come abbiamo fatto a sopravvivere chi lo sa!) che mia mamma provvedeva puntualmente a sgrattuggiare nel lavandino con il coltellino per raschiare via la parte bruciaticcia (e pure lì, i pediatri moderni inorridirebbero ma tant'è.. sono sopravvissuta!)
io non sono molto per la cioccolata, però a casa mia va alla grandissima quindi queste belle tortine mi sa proprio che le farò post dieta (non la mia, diciamo che io mi adeguo per solidarietà coniugale…)
ci vediamo very very soon!
Elisa
E certo che ti capiamo e ti approviamo!! :D
Augurissimi alla sorellina allora :) E che buone le tortineee :)
Un bacione
rossella
Ragazze, che dire.
Avete scritto dei commenti così belli che non so cosa dire, se non grazie!!!
vorrei dire solo a *Sonia, anche se come risposta al suo commento mi rendo conto comporta una certa responsabilità da parte mia, che i miei genitori mi hanno dato con le mie sorelle una ricchezza inestimabile. E ti giuro che non è una frase fatta. Il fatto di avere delle sorelle ti rende "mai solo", ed è una sensazione bellissima. Almeno questa è la mia esperienza. Mi basta vederle. E mi passa tutto. :D
*fra: il tuo pappone è una cosa che amerei molto sai?
*franci: io aspetto, allora! ;)
flavia priolo
Meravigliose cara Rossella e devono anche essere ottime!!!
francesca
Ho creato la mia prima torta a 7 anni; era anche venuta veramente carina, peccato che il sale e lo zucchero fossero conservati in due barattoli praticamente identici, quindi non ti dico…
Comunque vedo che è capitato a tutte, così come non aver tempo e voglia, a volte, di cucinare; perciò ben venga la pizza surgelata, il take away cinese, indiano e via dicendo.
Buonissimo il dolcetto, anche perchè è al cioccolato!!
Lo proverò prestissimo :)
Chiara Setti
Che bel racconto!! Tanti auguri alla vostra sorellina e buonissimo questo tortino!!
ire
questa non me la aspettavo.. :,)
faccio come papà con tutti i tuoi post: me lo stampo. cosi tutte le volte che avrò nostalgia di roma e mi mancherai me lo leggerò.
grazie <3
rossella
iri non fare così sennò io faccio invece come tua sorella: mi commuovo. e lo sai che alla grande non si addice.
le si addicono i cuoricini all'impazzata!!!!
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Carolina
Per prima cosa auguri alla piccola sorella di casa Vaniglia. D'altronde, si sa, le sorelle piccole vanno tenute di conto. Fosse solo che così magari in futuro moooolto lontano potrebbero ricambiare facendoci da badanti… ;D
Poi leggendo questo post volevo dirti un sacco di cose, ma poi il "lascia il tuo commento" mi inibisce. Ehm. Comunque, vediamo se ricordo… Ah, sì. 1) Anche per me cucinare tanto non significa necessariamente mangiare tanto. Non per la mia nonna Armida però. No, per lei proprio no. o.O 2) amo la tua imperfetta umanità. Sei tu. Ed io ti adoro. 3) pure io porto le felpe con il cappuccio quando ho voglia di sentirmi libera. Cosa vorrà dire? E amo le t-shirt con le scritte assurde.
Cara Ross, mi spiace se commento sempre in ritardo a fine giornata. Ma ci sono giorni in cui il mio lavoro è asfissiante e mi risucchia. Quindi, siccome per me i tuoi post sono un toccasana e uno svago cerco sempre di ritagliarmi un momento per loro quando posso godermeli DAVVERO.
E adesso perdona il papiro… :)
Buona serata e buonanotte,
Caro
rossella
Caro.
Questo commento è bellissimo.
E per me, che a mia volta vengo spesso risucchiata, i commenti serali valgono un mondo intero. Perché so quanto costa mettersi al pc dopo una giornata di lavoro, e al tempo stesso, almeno a me capita così, alcuni blog, quelli a cui tengo, quelli delle amiche, vengono solo adocchiati il giorno, e rimandati alla sera (se non crollo prima ancora di preparare la cena), per una lettura "lenta", salvo poi essere sacrificate a volte proprio per questo motivo!
Un giorno, quando ci incontreremo anche in carne ed ossa, potremmo darci un dress code "t-shirt con scritta assurda" e riconoscerci al primo sguardo o a Termini o in quella meravigliosa stazione di Michelucci che ha Firenze (sempre in tema di stazioni architettonicamente rilevanti siamo eh?).
Baci, e grazie non sai quanto. :*
antonella
ancora ricordo perfettamente:
1) l'odore del plumcake bruciato che invadeva casa
2) il telefono che squilla
3) quel tuo bellissimo urlo "E' NATA IRENEEEEEEEEEEEEE!!!!!". e io che mi blocco su due piedi sgomenta e commossa.
4) la sensazione di stordimento totale e bellissimo ( e bianco tutto bianco com il nevone fuori dalla finestra)
rossella
*Anto. ok ce l'avete fatta streghe a farmi commuovere ;)
rossella
*anto. ps. poco però. SOLO POCO. intesi??? ;)