E’ ufficiale, ho aperto la confezione delle cicerchie!
Un regalo di mia zia, che la coltiva biologicamente in questo posto meraviglioso nelle mie adorate Marche, e che custodivo da mesi senza decidermi a cucinare…
Poi, l’illuminazione!
E’ bastato tenerle a mollo (una notte, due nel mio caso che poi voglio farle lessare meno tempo possibile ;-)), cambiando acqua due o tre volte, farle cuocere in abbondante acqua salata 20 minuti, e a quel punto si è scoperchiato una specie di vaso di Pandora.
Le mangerei sempre, anche a colazione! (e se lo dico badate che un modo di farlo lo trovo, voi seguitemi fino a venerdì e poi ne riparliamo! ;-P).
Allora, dicevo. Il vaso di Pandora.
Ho iniziato a cucinarle e apriti cielo.
Uno di quei cibi che nel mio caso hanno creato dipendenza vera.
Quindi questa settimana, ho deciso, sarà tutta dedicata a loro.
Si tratta di un legume antichissimo, dall’8000 a.C. in Mesopotamia, secondo ritrovamenti in siti archeologici, e che poi ha raggiunto la penisola Balcanica nel 6000 a.C., che resiste bene alla carestia e può crescere anche in alta quota, e che pertanto in passato è stato un “cibo di resistenza”.
solo in piccole aree più tradizionali lungo l’Appennino (le regioni Lazio, Marche, Molise, Puglia ed Umbria hanno
ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per le
cicerchie prodotte in varie zone delle regioni stesse, il riconoscimento di
prodotto agroalimentare tradizionale italiano) per un mercato di nicchia di intenditori o nostalgici del
cibo contadino, mentre in passato è stata molto usata in tutta l’Europa del centro-sud
come cibo povero, e tuttora nelle aree geografiche più aride e arretrate di
Africa, Asia e America del Sud, perché è una pianta rustica che non abbisogna
di concimi speciali o antiparassitari, oltre che, come dicevo, sopravvivere bene alla siccità.
geneticamente: può capitare una varietà tenera che cuoce subito e una dura che
non cuoce mai, una dal sapore più delicato ed una più saporita.
Vellutata di cicerchie
acida (facoltativo)
tenute due notti e due giorni, cambiando l’acqua due o tre volte).
in una casseruola con un filo d’olio d’oliva.
insaporire, mescolando, per qualche minuto.
coprire i legumi a filo, e lasciar cuocere per 20’, mescolando di tanto in
tanto e aggiungendo brodo se occorre.
cucchiai di cicerchie e frullare il resto con un frullatore ad immersione.
fuoco basso per altri 5’.
(si può frullare nuovamente per ottenere una consistenza cremosa).
cicerchie rimaste intere, una macinata di pepe e un filo d’olio extravergine d’oliva,
a piacere.
Valentina
Cara Vaniglia buongiorno e buona settimana innanzitutto. Proprio in questi giorni ho messo in programma una vellutata molto simile alla tua ma con le lenticchie (per cui ho un debole!) ma devo dire che ora mi hai messo una curiositá infinita con queste cicerchie…che non ho ancora mai mangiato!!! Pensa te… resto quindi in attesa di tutte le elaborazioni interessanti che ne farai :))) a presto e un bacino
elenuccia
Credo di non aver mai assaggiato le cicerchie. Purtroppo qua sono difficilissime da trovare. Chissà che in qualche mercatino con prodotti regionali non riesca a procurarmene un sacchetto…per poter aprire il vaso di pandora
rossella
*Elena: lenticchie? come questa??? ;)
http://vanigliacooking.blogspot.it/2013/12/vellutata-di-lenticchie-con-panna-acida.html
*elenuccia: io le ho viste anche al negozio bio vicino casa!!! :)
Valentina
Ahahaha sì più o meno, quella ricetta mi era sfuggita :D
…cmq Valentina, non Elena :'(
:P ;)
Zucchero e zenzero
Questi "cibi di resistenza", come i piccoli mammiferi che sono sopravvissuti ai dinosauri, mi fanno sempre molta simpatia! Le cicerchie non fanno eccezione anche perchè hanno un nome troppo carino :-)
Sai che aspetto con ansia di vedere cosa hai combinato per mangiarle a colazione?
Buona settimana!
V
rossella
*Valentina: ehm, una specie di crasi tra il primo e il secondo nome?, per non parlare degli asterischi che mi escono parentesi quadre et varie… ;) ed è solo lunedìììììì!!!!!!
Ely Valsecchi
Anche io l'ho fatta tempo fa e mi piace molto! Sembra che questo legume stia tornando un po in augue per fortuna, che posto meraviglioso dove abita tua zia….Buona settimana cara!
rossella
Ely buongiorno e buona settimana anche a te!
Sarà forse anche un po' merito di noi foodblogger? ;)
Un abbraccio.
Babs
uuuuuhhhhhhhhhhhhhh
ma è questa!!!???
braverrima!
ci piace assai. ma già lo sapevamo vero?
giorno Ross!
baci baci
rossella
Baaaaaaabs!!!
Sì.
È questa.
;)
Grazie :*
Alexandra Bellavista
Tu ci credi che io che adoro i legumi..non le ho mai assaggiate!!!devo assolutamente provvedere perchè vado matta per questo tipo di piatti!!!chissà dici che tipo nel reparto coop fior fiore, quello dei prodotti regionali, potrei trovarle?
http://duecuoriinpadella.blogspot.it/
rossella
Alexandra io CGE mi servo spessissimo alla coop in quella linea mai vista… Ma tentare non nuoce!
Quello che invece posso dirti con certezza è che nei negozi bio, reparto legumi secchi, si trova….
Buona giornata!
Anonimo
Brava, non tutti conoscono le cicerchie, e buonissima. Mia madre la cucina spesso. Anch'io ho insegnato ai miei figli, ormai grandissimi, di mangiare i legumi, tutti.
La vellutata nonl'ho mai fatta. Il brodo lo aggiungi freddo?
Complimenti per il tuo blog. Saluti Anna
rossella
Anna buongiorno e grazie!
Brodo caldo, sissì!
Appena raggiungo un pc specifico anche nella ricetta!
Alexandra Bellavista
*Rossella
Sì alla coop nulla..proverò dal Bio!!!ma ora che ho visto la ricetta del dolce devo trovarle assolutamente!!!
rossella
Alexandra, attenzione! ;)
Non è in dolce… Per quello non temere provvediamo domani!
lagreg74
Sai che tua zia abita a pochi kilometri da dove sono io? Quasi quasi la vado a trovare e mi prendo un po' di cicerchia che mi piace assai…
La tua cremina deve essere di un buono!
Ciao
Silvia