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Vaniglia — Storie di cucina

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Le cenette volanti: vellutata di zucca, cannellini, caprino e semi

27 Novembre 2015 Zuppe, minestre e vellutate

In genere l’autunno è la mia stagione.
No, anzi: l’autunno E’ la mia stagione.
Come odori e sapori, come luce, come idee in cucina.
Gli ingredienti sembrano moltiplicarsi, ho mille idee e vorrei cucinarle tutte e subito.

E poi fotografarle e poi parlarvene qui.
Ma quest’anno, più di qualsiasi altro dal 2008 a oggi, ovvero da quando è nato il blog (in autunno, guardacaso ;)), sono giusto un filino oberata di lavoro, e non riesco sempre a dare spazio a tutte le innumerevoli idee che mi passano nella testa e soprattutto davanti agli occhi.

Questo non mi mette troppo di buon umore, e so che non sarà sempre così, anche se per ora mi tocca abbozzare.

O meglio, mi tocca abbozzare perché faccio, per lavoro, quello che ho sempre sognato: cucinare e fotografare. Quindi sono felice.
Stanca ma felice.

In compenso in tutto questo cucinare tanto, ma tanto, di questi anni (insomma e il blog, e la sussistenza quotidiana, e i libri miei e di altri autori che ho cucinato e fotografato), c’è da dire che lo spignattamento ai fornelli è diventato abbastanza agile e soprattutto, immagino come per tutto il resto, più cucini e più ti viene da cucinare. Abbastanza bene intendo. Anche le cose più semplici…
E insomma nel mio rimuginare di qualche giorno fa ho pensato che sì, in questo autunno bellissimo anche se di fuoco, e in mezzo ai miei ingredienti preferiti di stagione che in casa non mancano mai, quelle due o tre cosette che cucino “per casa”, quelle due o tre mie “cenette volanti”, beh ecco, io sempre volante posso anche fotografarvele e raccontarvele, soprattutto se sono quelle che mi scaldano e mi scaldano l’anima, e che mi fermo a mangiare avvoltolata in una coperta per combattere questi primi freddi che alla sottoscritta sembrano freddiiiissimiiii, e che mi auto inorgogliscono magari per la semplice trovata di frullare i cannellini nella vellutata di zucca, che gli danno quel quid (e anche un po’ di sostanza che fa bene ;)).

Insomma ecco, tutto questo per dire che io sono qui. Che cucino. Che nonostante il tanto cucinare e tanto fotografare io amo cucinare. Non mi pesa, anzi il contrario.

E che tra una foto e l’altra certe cenette volanti che sanno di casa ci stanno proprio bene…

vellutata di zucca, cannellini, caprino e semi
ingredienti (x 4 persone)
750 gr di zucca pulita e tagliata a cubetti
1 cipolla bianca
1 carota
1 costa di sedano
230-250 gr di cannellini già lessati*
olio EVO q.b.
sale q.b.
circa 1 lt di brodo (forse anche meno)
semi di lino
semi di sesamo e semi di zucca
100 gr di caprino fresco o panna acida (facoltativo)
Mondare e tagliare sottilmente la cipolla, la carota, il
sedano, poi farli rosolare 7-8′ in una pentola capiente (che poi conterrà tutta
la zuppa) con un filo d’olio.
Aggiungere la zucca a pezzetti, salare, cuocere altri
7-8′ mescolando con un cucchiaio di legno, poi coprire a filo con il brodo,
incoperchiare e lasciar sobbollire per una ventina di minuti.
Trascorso questo tempo aggiungere i cannellini lessati e
scolati, proseguire la cottura per 5′ a pentola scoperta, poi togliere dal
fuoco e passare al frullatore ad immersione, fino ad ottenere una vellutata
omogenea.

A seconda della consistenza rimettere sul fuoco per
qualche minuto, ovvero solo se vi sembra ancora un po’ liquida per i vostri
gusti.
Impiattare con qualche cucchiaio di caprino, i semini di lino, zucca e sesamo, pepe a piacere e un filo di olio buono.
*o confezionati (il peso indicato è cmq quello del
prodotto sgocciolato, che coincide con circa 400gr di prodotto in scatola,
ovvero con il liquidino, da scolare eventualmente prima del’utilizzo)

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Categories: Zuppe, minestre e vellutate Tags: autunno, _primi piatti, zuppe e vellutate, cucina naturale, gluten free

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Interazioni con il lettore

5 Commenti

  1. Serena | SereInCucina

    27 Novembre 2015 at 11:41

    Eh. A chi lo dici. Anche se per fortuna per ora di lavoro, di quello per cui mi pagano intendo, ancora non ne ho. Per fortuna. ❤️

    Rispondi
    • Serena | SereInCucina

      27 Novembre 2015 at 11:42

      …a chi lo dici era riferito all'amore per la cucina. Che rileggendo mi sono accorta che non si capiva. ❤️ – tutto è sempre di corsa…

      Rispondi
  2. rossella

    27 Novembre 2015 at 11:48

    Tesoro ma com'è che io avevo capito???? <3
    (ti prego anche se di corsa non sai che felicità avere questo tuo commento qui oggi… :-* )

    Rispondi
  3. Anonimo

    27 Novembre 2015 at 12:52

    uuuuuuuuuuuuuuhhhhhhhhhhhhh
    perché anche io son qui con due paia di pantaloni addosso… che giro per casa come la protagonista di Frozen mora (che dice "freddo freddo freddo" venti volte!)
    perché è vero che più spadelli e più spadelleresti
    perché anche io non smetterei mai di spignattare, impastare, pulir verdure….
    perché è così…. ed io ti immagino appallotolata come un gomitolo mentre ti gusti questa fighissima suppetta….
    Mi manchi un sacco….
    Manuuuuuu…..

    Rispondi
    • rossella

      27 Novembre 2015 at 17:00

      Mi immagini benissimo!!! ;-)

      Rispondi

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