Libri da leggere, oltre che da cucinare… ;)
Beh, certo, detto da una che nello scorso post vi ha messo un sughetto di spinaci crudi tritati, e in quello prima un banana bread in cui si era dimenticata di mettere il burro, il titolo del post di oggi fa un po’ ridere…
Ppperò, se Vaniglia a volte sembra distrarsi (cioè, no, si distrae proprio! ;)), non è detto che nel frattempo non stia studiando…
Sissì, alla Vaniglia je piace studia’. Leggere, guardare, curiosare, fare le orecchie alle pagine, mettere le pecette, i segnalibri, le freccette, i punti esclamativi!!!
E quindi il risultato finale della cosa, come molti di voi sanno, è che il soggiorno, l’ingresso, la camera da letto (sto pensando in verità anche ad un paio di mensole in bagno, dato che noi non abbiamo delle normali piastrelle, no, noi abbiamo l’argilla cruda in toni di grigio e terra chiara, e due belle mensole di legno bianco ci starebbero dadio), sono piene zeppe di libri.
Abbiamo addirittura un tavolo (disegnato dalla sottoscritta e del quale sempre la sttoscritta aveva anche realizzato un modello in cartone scala 1:1 per convincere Monsieur Patou che “lì ci stava benissimo”) che in un certo qual modo contiene dei libri. E pure un bel po’. Il tutto molto spartano, ma efficace.
Ad ogni modo, per quanto efficace possano essere tutti gli stratagemmi che io e l’architetto mettiamo in atto per stoccare i libri che (entrambi) imbarchiamo in casa (ognuno i “suoi”, ovviamente, lui le robe cucinate le mangia solo, che vitaccia… ;)), i tomi si moltiplicano nel tempo, e quindi negli ultimi mesi Vaniglia si era messa in testa che di fare la brava, che in realtà di libri di cucina non ne servono poi così tanti, ma ne servono soprattutto di buoni, e che insomma avrebbe dovuto darsi una calmata.
Però certi discorsi è facile farli, ma molto difficile metterli in pratica.
Che poi quello che ti frega, a volte, è che i libri di cucina non li compri solo per cucinare. Alcuni magari all’inizio solo da sfogliare (poi li cucini), altri, per le foto (e poi li cucini pure quelli ;-)), altri per le tecniche o perchè ad una prima (ma poi anche seconda) analisi capisci che ti serviranno, se non ti servono già…
Insomma i motivi per acquistare i libri di cucina a me spuntano in testa come funghi nel bosco dopo una pioggerella, ed è proprio per questo che come dicevo sopra negli ultimi tempi ero entrata in una fase di astensione consapevole.
Però poi quando i libri sono “seri” (cioè senza foto, magari anche senza ricette!), ti pare di essere un po’ più autorizzata.
Libri da leggere. E da studiare. E basta.
Ora come al solito ve li racconto, molto in breve, per dirvi come li vedo io, e giusto per mettervi una pulce nell’orecchio…
Grammatica dei sapori e delle loro infinite combinazioni.
Niki Segnit
combinazioni, analizzando i risultati gustativi, combinando idee,
immagini e sensazioni. Alla fine risulta un libro per me meraviglioso, una sorta di dizionario contenente anche alcune ricette e molti spunti, sicuramente molto utile per esplorare, ma anche per capire il perché di quanto ci sia già capitato di provare in cucina.
Pentole & provette. Nuovi orizzonti della gastronomia molecolare.
Hervé This
la reazione di Maillard delle proteine, o la crema inglese, e perché la maionese impazzisce, o il soufflé
non gonfia, o le verdure anneriscono…. E’ uno di quei libri che hanno un gran valore traversale: ovvero, sì, possono essere usati “a spot” (o “alla disperata” (insomma non tanto: sarebbe meglio infatti studiare prima)) mentre la suddetta crema inglese sta impazzendo, sia, appunto, leggendo per tempo il tema che si vuole approfondire, oppure, consultandolo ex post per andare a rivedere il funzionamento di alcune preparazioni, magari solo dopo aver messo a fuoco, “sul campo”, quel quid che in prima battuta vi era sfuggito…
conoscenze acquisite, o anche inventarne nuove.
La grande cucina ottomana. Una storia di gusto e di cultura.
Maria Pia Pedani
Pedani;
amante del caffè MondoMulia;
grande esperta di fotografa del cibo;
PuraCucina;
gastronomica nazionale ed internazionale Katie Parla.
Fisiologia del gusto.
Anthelme Brillat-Savarin
impegni che m’ero prefisso, ho dovuto improvvisarmi fisico, chimico,
fisiologo e persino, in una certa misura, erudito».
Zucchero e zenzero
La cucina è una cosa seria e a noi, "purtroppo", tocca studiare! E' per questo che accumuliamo libri sull'argomento, non fa una piega!
I libri che hai citato non li conoscevo, ma sono molto curiosa di vedere il primo.
Buon weekend!
rossella
Virginia ciao!
Ehssì, purtroppo ci tocca! ;) E tra l'altro qui il tempo non promette nulla di buono. Non resta che rifugiarsi in un buon libro e una tazza di tè… (o cucinare un abbacchio e fotografarlo! ;-P)
Buon finesettimana!!!
Chiara Setti
La tua casa straripa di libri ma dopo questo post ti rendi conto che anche nei miei 50mq di appartamento non ci starà più niente? :p tutti molto interessanti,grazie della segnalazione!
Valentina
ross, i libri li trovo tutti imperdibili, ma proprio tutti. sei una fonte insesauribile di idee, mi sembrava, leggendo, di ascoltarti raccontare accovacciata sul divano!
p.s. mannaggia, mi sono persa le pareti di argilla in bagno…meraviglia, siete due geni tu e il patou! :)
rossella
*Chiara eh-uhm ;-P
*Vale, maddechéééééé?????? Come amica e come architetto te lo vieto, non te fa' venì strane idee… ;)! Gran bell'effetto eh? ma non sai che sbattimento… e cmq il pavimento sarebbe pure da rifare.. Il fatto è che io e quell'altro genio di Patou non volevamo fughe, né quell'effetto di quadrettato… Cmq due pazzi, sì, e l'abbiamo pure posata noi stessi, cioè, io sceglievo i colori, lui lavorava ;-P
Che bello che mi hai sentita così vicina, l'ultima volta ci siamo viste così al volo (ecco così ti mando un pezzetto di me via blog)!!! :*
Roberta | Il senso gusto
Il primo libro ce l'ho e mi piace tantissimo, il secondo lo comprerò!!
Per lo spazio libri, ti consiglio di acquistare o di scaricare il software per la lettura dei libri in formato ebook. La rivoluzione della lettura è iniziata e lo spazio in casa ringrazierà! (e poi vuoi mettere poterti portare tutti i libri ovunque tu voglia spostarti?)
un abbraccio
rossella
Ciao Rob! Ehm. Diciamo che non è una soluzione che si addice a me. Io so' ancora un tantinello analogica. E poi che ci metto nel mobile, le piante sciafile? ;)
Io poi coi libri mi ci addormento tipo peluches… naaaa, con il lettore non se po'!!! ;-)