Amo la lentezza.
Eppure sono una persona piuttosto veloce.
Una di quelle che nonostante la zampa corta hanno un’andatura, come dire, sostenuta.
Una che ha bisogno di fare mille cose insieme per essere concentrata.
Mille applicazioni aperte nel computer e nel cervello.
Ecco perchè adoro le attività lente, i lavori di precisione, le lievitazioni con la pasta madre e passare i finesettimana in casa con una bella tisana calda e una marea di gomitoli da trasformare in altro.
L’idea di tagliare, imbastire, passare i segni e cucire, poi, seduta al tavolo con un po’ di musica e gatò “accusciolàto” (cioè ben bene arrotolato su se stesso) che ronfa forte nella sedia accanto mi piace prima durante e dopo il pomeriggio dedicato in questione.
Dev’essere per questo che il Boeuf Bourguignon esercita su di me un grande fascino da sempre.
Dicevo giusto qualche giorno fa al telefono con mia mamma che è una di quelle ricette per le quali si impiega un pomeriggio intero tra preparazione e cottura (esclusa la spesa, ovviamente), di quelli che se fuori è un freddo ed uggioso week autunnale o invernale non aspetti altro, e che è bello immaginare che una volta i tempi di preparazione “normali”, per alcuni cibi, erano questi. Quasi che una ricetta riesca a teletrasportarti indietro di cinquant’anni, che i suoi tempi “vintage” ti facciano sentire una casalinga francese degli anni ’60, o americana alle prese con la cucina francese che sia….
Per chi non conoscesse la bella storia del Boeuf Bourguignon secondo la ricetta di Julia Child, dovete sapere che anche la sottoscritta ne sapeva ben poco prima che Julie Powell ne parlasse nel suo libro, che a sua volta rimandava al famosissimo libro di cucina francese (dedicato alle americane degli anni ’60) di Julia Child, e anzi prima che vedessi il film che parlava del libro che parlava dell’altro libro (oggi Vaniglia-Matrioska), l’idea di cimentarmi in tale manicaretto era lontana anni luce dalla mia aimmaginazione culinaria…
Poi il Fato ha voluto che io ne adocchiassi la pubblicità per l’imminente uscita (francese) al cinema, a Parigi, un autunno di qualche anno fa, e che cominciassi poi ad aspettarne la proiezione qui in Italia come una fan tra le più sfegatate, fino a vederlo (ve lo avevo già raccontato, no? ;-P), con le mie amiche, che mi dicevano “ma come ti assomiglia!!!!” (probabilmente riferendosi molto più alle scene isteriche distesa per terra – come iperbole, ma manco tanto – che alle potenziali capacità letterarie), e da lì, come credo a molti di voi a cui è capitato di vederlo e forse anche un po’ di immedesimarsi, quella famosa sequenza della preparazione del Boeuf Bourguignon, con vino e tutto, più il racconto, e il ricordo (vabè gli ingredienti ormai imprescindibili per una ricetta che faccia colpo, soprattutto in un film!), beh, quella ricetta mi è sempre rimasta inchiodata nella mia testolina di piccola foodblogger appassionata.
Solo che per preparare questa bontà comme il faut, serve pure una pentola comme il faut, e dato che io all’epoca non ero munita di tele smagliante casseruola (ovvero una cocotte in ghisa
che permettesse la cottura con coperchio un po’ sui fornelli e un po’ in forno), e che tale suppellettile culinaria non è che costi proprio due soldi in croce, mi ci è voluto un attimino per organizzarmi coi Babbi Natali (coordinandoli ed indirizzandoli in una proficua colletta ;)) prima di raggiungere l’amato obiettivo, e poi procedere al cucinamento di cui sopra, anzi, meglio, sotto….
Vi metto come vi dicevo la ricetta di Julia Child (quindi la ricetta tradizionale della cucina francese da lei raccontata nel suo libro) però come a me trasferita da un amico via mail, dopo averla provata di persona e con le sue personali annotazioni, ovviamente da me condivise, più le mie, tutte insieme appassionatamente!.
Unico commento finale e devo dire oltremodo universale: GNAM!
acqua
i pezzi di carne tagliati, un paio di minuti per lato, mettine pochi alla
volta, meglio non ammassarli e farli in più volte.
rosolare anche la carota e la cipolla che hai tagliato prima.
(pancetta, verdure e carne), con sale e pepe e a fuoco basso spolvera il
tutto con della farina, rimescola e spolvera di nuovo con dell’altra farina.
minuti, poi rimescoli e lo lasci altri 5 minuti.
fino alla copertura della carne almeno 1 cm sopra (abbonda pure, quello che rimane è
tutta scarpetta), in percentuale ho messo 60% vino e 40% di brodo, in pratica
3/4 della bottiglia di vino (il resto va assolutamente bevuto durante la
preparazione, ne vv della riuscita finale!), insieme a qualche foglia di
alloro, un rametto di rosmarino, una spremuta di concentrato di pomodoro e 2
agli puliti.
del forno a 130 e porta a ebollizione la pentola sul fuoco, quando inizia a
bollire trasferisci la pentola in forno coperta per 3 ore.
cipolline 4-5 minuti per lato, quando finito aggiungi sale e pepe e del brodo
fino a metà altezza delle cipolle, una foglia di alloro e del prezzemolo, copri
la pentola e lascia andare per circa una mezz’ora. (alla fine separa le
cipolline dal liquido di cottura e mettilo da parte).
burro in una padella con dell’aglio a fallo imbiondire, togli l’aglio e butta i
funghi a fuoco alto per 5 minuti, dopodiché aggiungi sale e pepe e un po’ di
brodo, chiudi col coperchio e fai andare per 20 minuti.(alla fine separa i
funghi dal liquido di cottura e mettilo da parte).
mettili in una ciotola e filtra quello che rimane con un colino, schiacciando
bene sulla parete interna del colino con un cucchiaio tutti i resti.
A parte, in un pentolino, porta a bollore il sughetto che hai appena filtrato, fino a che non diventa un sugo di una consistenza tale da velare il cucchiaio.
[A questo punto se servite al momento proseguite, altrimenti le fasi successive possono essere procrastinate al momento di servire il piatto. NB. il giorno successivo è ancora più buono]
cocotte, le cipolline e sopra i funghi, unisci i liquidi di cottura
delle cipolline e dei funghi e fai scaldare mescolando per qualche minuto.
sobbollire il tutto ancora per circa una decina di minuto, senza mescolare.
Lascia la seconda metà del sugo, in caldo, per servire.
SaraR
provata….assaporata….gustata….scarpettata….e conocordo: GNAM!!!
Vaniglia, splendido post, splendide foto….splendida scelta per il pranzo della domenica!!!!!
Sara
ps: adorabile il cuoco-birrofilo!!
;)
rossella
saretta!!!! ah, maddài, ti piace il birrifilo? se vuoi posso metterti una buona parola….
grazie a tutti e due di tutto, anche per il supporto tecnico a distanza durante la ricerca del macellaio!!!!!
ora devo allotanarmi dal pc, sento che sto per avere una crisi isterica per via del piatto ovale inclinato di lato. gli ovali sono un'arma a doppio taglio, alla mia veneranda età ancora non voglio capirlo…
baci, smack, :*
patriziamiceli
non mangio la carne, cioé non la mangio con frequenza ma forse questa ricetta é l'unica dove riesco a buttarmici come se fossi una carnivora, é il periodo giusto per farla, coccola…questa é la versione classica molto gustosa ma nella mia, dietro suggerimento del mio "boucher" di fiducia ho aggiunto alla fine due quadroni di cioccolato fondente, utilizzano anche questa versione più famosi chefs…nel caso ti consiglio di provare dà quella marcia in più che delizia!!!
caso mai ti lascio il link: http://myviadellerose.wordpress.com/2009/12/01/bourguignon-ovvero-manzo-al-cioccolato/
un'abbraccio!
rossella
*patrizia: lo farò, mi pare già di sentirne il sapore! (anche io non amo la carne sai? mi devo sempre un po' forzare… ma in questo caso… come dici anche tu, si può fare un'eccezione)
Grazie della dritta!!!
patriziamiceli
Prego Rossella!!!
Eka
Che meraviglia!!! E' tantissimo che voglio provare la ricetta originale, ma devo armarmi di pentola di ghisa anche io :)
Il risultato comunque è sublime! Bravissima!
Buon fine settimana
Erika
Eka
Che meraviglia!!! E' tantissimo che voglio provare la ricetta originale, ma devo armarmi di pentola di ghisa anche io :)
Il risultato comunque è sublime! Bravissima!
Buon fine settimana
Erika
Mela e Cannella
é la meraviglia tutto sarei rendere ogni tuo racconto affascinante e pieno di charme hai un allure che ti appartiene e non poco….Julia è un mito su tutti i fronti e prima o poi mi cimenterò anche io in questo capolavoro che già solo il nome riempie la pocca…ah ti ho risposto su fb sulla questione foto ♥
Edith Pilaff
Una ricetta super-classica,di quelle che riscaldano stomaco e cuore!
Sono d'accordissimo,il giorno dopo e' ancora meglio…
Tanti complimenti e buona serata.
Ritroviamoci in Cucina
Rossella, leggere questo post mi ha fatto sentire bene.
Mi sono riconosciuta in alcune delle cose che hai scritto e ho provato un senso di pace.
Esagerazione? Non credo proprio. I nostri blog sanno fare anche questo.
Un bacio.
PS Io non mi darò pace fino a che non mi comprerò un tegame Staub in cui preparare e mangiare questo piatto proprio come è stato servito a me e al moroso a Parigi.
Il tuo, come sempre, sembra perfetto.
claudia
Che meravigliaaaa!! Oddio, tutte quelle ore di cottura mi terrorizzano un po' eh, ma giurin giuretto che ci voglio provare :D
Baci e buon weekend!
stefanocog
E' un onore vedere la ricetta sul blog di Vaniglia, che dire, GRAZIE!!!
Rileggendola mi è passata davanti tutta la giornata (che ricordo come fosse ieri), la spesa del mattino, la preparazione degli ingredienti, i profumi e soprattutto il vino…tanto vino. Quello che non ricordo è il perchè quel giorno non ero al lavoro… mah!
Il birrofilo
RoseNoisettes
Mhh, è una buena scelta che questa ricettà.
Mi piace bene mangiarlo in famiglia ma, dove dire che non la facciamo spesso.
F.
Cosa dire: questo è piatto è superbo! Non per niente il nome del mio blog ha a che fare con questa donna straordinaria (interpretata da una Meryl Streep che come al solito non delude mai!). Inoltre, non puoi immaginarti la mia gioia un paio di Natali fa, quando apro il regalo di mia cugina e ci trovo i due libri rilegati e con tanto di scatola "Mastering the art of French Cooking", fatti arrivare apposta per me dall'America!! Un bacione Ross! Buon weekend, Fede.
Silvia
Ma insomma, io devo studiare il fine settimana e te posti questoo!!?
Mi vuoi proprio male, eh?
Chissà che profumo :3
Trattoria da Martina
Oddio sbavo già solo all'idea delle cipolline…Mi piace un sacco questo post e l'idea di prendersi il tempo per cucinare con calma e passione un bel piatto come questo: ti rcioncilia con il passato e con la genuimità dei tempi che furono
Trattoria da Martina
A proposito…una domanda…Negli ingredienti parli di brodo di manzo, ma poi nella preparazione menzioni il brodo vegetale…Non so se sono io che mi sono persa nei passaggi della preparazione o se ti sei sbagliata tu…Comunque, siccome prima o poi vorrei provare la ricetta mi dici quale dei due brodi va usato? Grazie!!
rossella
Hai ragiona cara: ho aggiunto, tra parentesi negli ingredienti, che io ho usato quello vegetale. Vanno bene entrambi, ma a voler essere proprio precisi il brodo di manzo sarebbe da preferire! ;)
Fra Pinki
E' da quando ho visto il film che ho voglia di provare questa ricetta, però devo ancora comprare la famosa pentola! Mi sa che quest'anno nella letterina a Babbo Natale saprò già cosa chiedere perché leggere la ricetta mi ha fatto venire un'acquolina in bocca!!
Laura.lau
Eccolo!!
Glu.fri
bellissima la foto, e gloriosa la ricetta..e non ti sembra fantastico che la ricetta di Julia Child sia cosí famosa?…Insomma questa donna complice anche il film ha realizzato in pieno la sua missione: far conoscere la cucina francese a tutti !!
Tortino al Cioccolato
non ho letto il libro, ma ho visto il film…che meraviglia il tuo piatto!! e concordo: anch'io adoro le preparazione luuuunghe luuunghe….mi rilassano tanto, mi fanno star bene :-)
Roberta | Il senso gusto
Rosssss, non la farò mai la BB! Non sono ancora arrivata ad avere ancora così tanta pazienza e tempo per un solo piatto. Ma il motivo è uno solo: dovendo fare milioni di cose nel w/e (durante la settimana è impossibile per via del lavoro), non posso concentrarmi solo su una cosa.
Guardo e gusto con il cervello in attesa che qualcuno me lo cucini :-)
un abbraccio
Anonimo
Ciao,
sono Valeria
se avete un tegame di terracotta con coperchio e la cuocete sul gas almeno 3 ore….sublime….. provare per credere….
Agnese
Ross, noi due siamo sempre più simili… anch'io so essere quasi "nevrotica", per la quantità di attività in cui mi immergo, la quantità di libri che leggo contemporaneamente [a proposito: Cortàzar l'ho divorato in tre giorni e mi è piaciuto moltissimo! Grazie!], i film che ho "lì", da vedere, le ricette che cucino [impasto, inforno una torta, intanto cuocio le verdure al vapore, magari metto anche su un sughetto per la pasta, e fra una cosa e l'altra fotografo, perché sia mai lasciarsi sfuggire qualcosa…]. E' che… ho il terrore di perdere tempo, di perdermi qualcosa della vita. E mi sa che anche tu sei un po' così :)
Un abbraccio, mia cara.
Lauretta
Nonostante oggi abbia fatto un tipico pranzo domenicale, vedere questa foto mi fa venire ancora fame! Bellissima foto, come sempre!