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Vaniglia — Storie di cucina

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puntarelle alla romana

7 Novembre 2012 Contorni

ricette e ricordi

Sapete che si fa oggi?
Oggi ci si mantiene leggeri.
Perchè noi qui siamo equilibrati, e dopo la supertorta dello scorso post, che non si dica che da Vaniglia si viaggia solo a panetti di burro interi! ;)
Oggi, per compensare e sentirci bravi, andiamo di verdura saporosa, con una ricetta che io ho scoperto qui a Roma, ormai qualche anno fa, proprio in autunno, e che non posso fare a meno di collegare ad un periodo della mia vita ben preciso, verso la fine dell’università, quando, giocando a pallavolo (sì, vabè, 158 cm, però sono una testarda, io! ;)) al CUS di Roma, mi feci seriamente male ad un legamento e fui costretta per un mesetto a muovermi solo con le stampelle.
Atac + stampelle + tubo portaprogetti + esame di fisica tecnica da preparare è una cosa che non auguro nemmeno al mio peggior nemico.
Eppure, di quel periodo lungo e difficile, ricordo benissimo questa ricetta (si tratta di un’insalata fatta con la catalogna tagliata ed ammollata in acqua ghiacciata, in modo che questa si arricci, poi condita con una salsina di aglio e acciughe.), e mia sorella e i mei cugini con cui condividevamo casa sempre piena di amici, e gli amici, appunto, i compagni di università, con cui studiavo e che me l’hanno insegnata in quel momento in cui erano loro a preparare da mangiare a me, che in genere ero “la cuoca” per tutta la famiglia (cuoca-pizzaiola si intende, che è risaputo che gli studenti non hanno mai il becco di un quattrino!)…
Quindi ecco, una ricetta veloce, un’insalatina dedicata a tutti gli studenti che si prendono cura gli uni degli  altri, ai libri, alle revisioni, alle nottate insonni a studiare, alle cene improvvisate sul micro-terrazzo, alle sigarette che per fortuna con me non hanno mai attecchito, ai lavori di gruppo portati avanti con fatica e soddisfazione, ai tubi portaprogetti e ai disegni e i sogni che questi contenevano, ai cugini vicini, all’amicizia!

Puntarelle alla romana
Ingredienti per 4
1 chilo circa di catalogna
1 o 2 spicchi d’aglio
8/10 filetti d’acciuga
un paio di cucchiai di aceto
olio extravergine d’oliva q.b.
sale e pepe
Io ho usato la catalogna già lavata e bella arricciata (a Roma si trova facilmente anche dal verduraio sotto casa), però se volete capire ben benino come pulirla potete vedere bene come si fa dalla mia amica izn de il Pasto Nudo.
Dopo averla lavata scolarla ben bene. Poi pestare l’aglio e le acciughe in un mortaio o frullarle in un mixer; stemperandole con olio e aceto finché non si forma una crema liquida, e densa. Aggiustare di sale e di pepe.
Metteee le puntarelle in un’insalatiera e versatevi sopra la salsa, mettere da parte.
Lasciar macerare al fresco almeno per un’oretta.
Prima di servire spolverare a piacere con pepe macinato.
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17 Commenti

  1. lukiz

    7 Novembre 2012 at 07:48

    ma sai che non le ho mai mangiate? e ne sento parlare dappertutto.
    :)

    Rispondi
    • rossella

      7 Novembre 2012 at 07:59

      A me infatti la prima volta le hanno propinate… Poi è stato amore a vita! ;)

      Rispondi
  2. Anonimo

    7 Novembre 2012 at 09:11

    Le puntarelle? Ma allora ti sei proprio romanizzata!!! =D
    Neppure io le ho mai assaggiate, ma amo la cucina romana a 360° gradi.
    Buon mercoledì tesoro,
    Caro

    Rispondi
  3. Fra Onigirina

    7 Novembre 2012 at 09:35

    Non so se qui a ancona si intende una cosa diversa per puntarelle, ma dalla foto mi sembra che siano le stesse che mangio io, peró di solito le prendo giá belle pulite e confezionate (le poche volte che le trovo purtroppo!). Comunque è una delle poche "insalate" che mi piace! Soprattutto fatte così con i filetti di acciuga! Una bontà!!

    Rispondi
  4. Kittys Kitchen

    7 Novembre 2012 at 10:21

    già è stagione di puntarelle!?! Dai! e' ora che me le ripreparo anche io allora.
    sai, mi sono ritrovata nei tuoi racconti universitari :)
    Un bacione

    Rispondi
  5. franci

    7 Novembre 2012 at 10:40

    bella, brava e adesso anche sana!
    sei piena di qualità (ma già lo sapevamo!!!)
    bacio
    f
    PS premessa: io odio le acciughe, ma una sera una mia amica mi ha presentato le puntarelle e mi pareva male non assaggiarle… mi sono mangiata praticamente tutta la ciotola! adesso devo solo trovar il coraggio di provare a farle io!!!!

    Rispondi
  6. Manuela e Silvia

    7 Novembre 2012 at 12:09

    Leggeri si, ma con gusto! sono splendide queste puntarelle, fatto secondo ricetta!
    baci baci

    Rispondi
  7. Serena | SereInCucina

    7 Novembre 2012 at 13:58

    tu mettici delle acciughe, e la vita cambia colore! anche con un piatto light. e poi arrivi just in time con il mio progetto "dieta salutare". un bacino, sere

    Rispondi
  8. Mela e Cannella

    7 Novembre 2012 at 15:19

    MAGIA ogni tuo ricordo ♥

    Rispondi
  9. Ilgamberorusso

    7 Novembre 2012 at 20:02

    Belli i tuoi racconti, e poi la vita universitaria crea situazioni familiari cosí intime e indimenticabili! Le puntarelle, ringrazio Roma per la facilitá con cui me le fa trovare, le adoro!

    Rispondi
  10. Benedetta Marchi

    7 Novembre 2012 at 21:08

    Mai mangiate.. ma mi invogli! ;)

    Rispondi
  11. Agnese

    7 Novembre 2012 at 21:28

    "Gli studenti non hanno il becco di un quattrino" …davvero?? ;)
    Le puntarelle non le ho mai assaggiate, ma adoro la catalogna e il gusto amarognolo, quindi dovrebbero piacermi. Sicuramente mi incuriosiscono ;)

    Rispondi
  12. Mela e Cannella

    8 Novembre 2012 at 11:38

    rispondo qui al commento sul blog di menta e liquirizia ….. TROPPE COSE IN COMUNE =) ♥

    Rispondi
  13. Unknown

    9 Novembre 2012 at 10:55

    …mi sa tanto che questa è proprio una cosa romana-romana…
    io le adoro, anche se azzeccare la quantità di aglio è sempre una scommessa… aggiungo come "pillola di romanità" che, qui da noi, in realtà "catalogna" si usa poco…queste so' puntarelle ebbasta! al massimo finchè la verdura si presenta ancora sotto forma di cespo sul banco del fruttivendolo c'è chi la chiama "cicorione"

    Rispondi
  14. Roberta | Il senso gusto

    10 Novembre 2012 at 17:05

    Allora, leggendo di Fisica tecnica e rotolo porta disegni, mi pare di capire che anche tu sei architetto, proprio come me!! :-) ehehhe, la rete è piena di architetti-foodblogger :-)
    Per chi non vive a Roma, solo una precisazione: la catalogna da noi la vendono solo con foglie e senza puntarelle, quindi per fare la tua insalata (buonissima) è indispensabile trovare quella con le puntarelle appunto :-) (precisazione forse inutile, ma qui la puntarella è più rara del tartufo…)

    Rispondi
  15. morad

    20 Maggio 2018 at 13:47

    Non so se qui a ancona si intende una cosa diversa per puntarelle, ma dalla foto mi sembra che siano le stesse che mangio io, peró di solito le prendo giá belle pulite e confezionate (le poche volte che le trovo purtroppo!). Comunque è una delle poche “insalate” che mi piace! Soprattutto fatte così con i filetti di acciuga! Una bontà!!

    Rispondi
    • Rossella

      21 Maggio 2018 at 10:31

      Morad, nono, è “giusto”! ;-)
      Si trovano anche belle pulite e “arricciate” (una bella comodità, oltre che come giustamente dici tu, bontà assoluta ;))!
      ciaooo e grazie per il commento! :)

      Rispondi

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