cucinare con lentezza, d’estate, ma a partire da un libro…
Vi parlo sempre di libri di ricette veri e propri.
Qualche volta scappa fuori un libro di fotografia, o magari anche qualcosina di lavoro a maglia o di taglio e cucito.
Ma di libri da leggere, soprattutto, oltre che guardare, o inzaccherare in quell’ambito della casa che di chiama cucina, quello poco e niente…
E allora ho pensato, seguendo un po’ il mio desiderio-non desiderio di riposare un po’ la cucina in questo mese di agosto che sta arrivando (ma sarà verò? riuscirò a disconettere il forno una volta per tutte?), che sforzarmi di stare lontana dai fornelli per un po’ potrebbe solo fare bene al bloghino, e che forse, nel frattempo, potrei dedicarmi a delle letture, che però non lasciano del tutto da parte il tema food.
Il tema food in parole, invece che in foto.
Bella storia. Soprattutto se sei stanca, se ti accorgi che mentre cucini pensi a quali colori per la foto, se il davanzale “raccoglie abbastanza luce”, se ti conviene procrastinare la ricetta nuova in una fase diurna mentre quella già postata puoi usarla per cena, e se, soprattutto, il tuo principe azzurro prima di addentare qualcosa (o al primo morso) ti chiede premuroso: ma l’hai fotografato?
Un buon analista consiglierebbe di mettere da parte i tanto amati libri di ricette e di fuggire lontano, e la furba Vaniglia acconsentirebbe di buon grado, salvo poi ripiegare su libri un po’ meno sospetti, come dei romanzi per esempio, o addirittura un report…. Il cui tema principe è sempre quello: tutto ciò che ruota intorno al cibo.
D’altronde questo blog si chiama o no, “Vaniglia, storie di cucina”??? ;-)
Vi racconto di questi, e magari voi mi consigliate qualcosa di “vostro” anche perchè io quelli a seguire li ho letti… Non vorrete farmi cucinare ad agosto, no? ;-P
il libro bello, strano, speciale
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Aimee Bender
L’inconfondibile tristezza della torta al limone (Sotterranei)
Questo libro mi è stato prestato da un’amica, che ho deciso di nominare mia fornitrice ufficiale, perchè li azzecca. Li azzecca su di me intendo. Mi conosce! E conosce i libri belli… :)
E’ la storia di Rose, una bambina che assaggiando il cibo è capace di sentire i sentimenti e gli stati d’animo di chi li ha preparati, e quindi non riesce nemmeno a mangiare più “inconsapevolmente” perchè attraverso questo suo dono oltre a sentire al meglio il sapore, a riconoscere le proprietà organolettiche dei cibi, ad intuire la provenienza o il tipo di produzione/coltivazione, Rose scopre anche cose che non vorrebbe sapere, o che si intromettono non richieste nella sua vita.
Tutto questo accade in una famiglia americana apparentemente “normale”, forse troppo, all’interno della quale però ognuno ha un dono scomodo, da capire, gestire e accettare. E da domare per poter restare attaccati al mondo reale, come riuscirà a fare Rose…
Mi piace perchè: leggendolo mi sono chiesta come sarebbe se qualcuno potesse sentire me stessa dentro ad un piatto, se sentirebbe equilibrio o disarmonia, fretta e ansia, o dolcezza, o perfezionismo, o addirittura desiderio di catturare l’attenzione, o chissà cos’altro! Come sono io nei miei piatti, ecco cosa. Mi ha tanto emozionata in alcuni passi, ma forse solo perchè mi piace così tanto cucinare?
Un pezzetto scelto per voi: La verità è che era difficile vedere George mangiare quei mezzi biscotti senza esitazione. Senza sentire nemmeno l’ombra della fretta in quello all’avena fatto da Janet, che era così sotto pressione che sembrava di mangiare l’agenda di un top manager, o senza catturare nemmeno un fotogramma della punching-ball nascosta dentro ciascuna goccia di cioccolato. Invidiavo tanto, già allora, la bocca di chiunque altro.
il libro leggero, leggerissimo, romantico e parigino
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Nicolas Barreau
Gli ingredienti segreti dell’amore (I narratori)
Questo libro mi è stato invece regalato da un’amica (certi post servono proprio a capire quanto siamo vezzeggiate :-)), che deve avermi letto nel pensiero, perchè io adoravo quella copertina: il rosso, il parco, la tour Eiffel sullo sfondo. Ehssì, le amiche ti conoscono. Quindi arrivano con il libro che avresti voluto comprare per te.
La storia è quella di Aurélie, una ragazza che si innamora dell’autore di un libro che l’ha salvata, secondo il suo modo di dire, in un momento difficile della sua vita, dato che al suo interno si parla di lei e del ristorante che ha ereditato da suo padre e che gestisce. Il fatto è che il libro non è stato esattamente scritto da colui che compare in copertina, e che quindi si è ispirato a lei, e da qui iniziano tutta una serie di peripezie incrociate che coinvolgono Aurélie, l’autore del romanzo, la casa editrice e in qualche modo anche la cucina del suo ristorante parigino “Le temps des cerises”…
Si tratta di un libro molto leggero, perfetto per sotto l’ombrellone se dovete badare anche ad un paio di pupi piccoli o dovete interrompervi ogni tanto.
Mi piace perchè: In coda al libro ci sono le ricette del “Menù d’amour” di Aurélie, per cui il parfait à l’orange che si trova lì, a tempo debito, non ve lo toglierà nessuno… ;-)
Un pezzetto scelto per voi: L’anno scorso, a novembre, un libro mi ha salvato la vita. Una cosa alquanto improbabile, lo so. Alcuni potrebbero trovarla un’affermazione esagerata, perfino melodrammatica. Eppure è la verità.
Non che mi abbiano sparato al cuore e la pallottola si sia miracolosamente conficcata in un grosso tomo di poesie di Baudelaire rilegato in pelle, come accade nei film. Io non ho una vita così avventurosa.
l’immancabile giallo, con investigatore d’eccezione
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Marco Malvaldi
Odore di chiuso (La memoria)
Questo è un libro che arriva dal blog. Mi è stato consigliato da un’amica che lo aveva letto.
Ed è un vero spasso.
Si tratta di un giallo ambientato in un castello della Maremma Toscana alla fine dell’800, in cui il maggiordomo non è, questa volta, il colpevole, ma la vittima, e ad investigare non è la famosa Miss marple o il baffuto Hercule Poirot, ma l’altrettanto famoso e altrettanto baffuto Pellegrino Artusi, ospite del barone al castello e preceduto dalla sua fama culinaria, oltre che da una certa curiosità generale da parte di tutti gli ospiti della casa.
A pagina undici già mi ero alzata a prendere La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, cercando di capire se la prima pietanza citata era disponibile “anche per la mia cucina!” ;-P
Mi piace perchè: Un giallo in cui il protagonista è il primo food-writer che io abbia mai conosciuto, lo scrittore di ricette per eccellenza, la storia della cucina in casa mia… Ma vogliamo scherzare? :)
Un pezzetto scelto per voi: […] “Un libro di cucina. Povera Italia”
il report sullo stato della nutrizione nel mondo, che tutte le food-blogger dovrebbero avere! ;-)
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Barilla Center for Food&Nutrition in collaborazione con worldwatch institute
Eating planet 2012. Nutrirsi oggi: una sfida per l’uomo e il pianeta (Annuari)
Siamo in grado di produrre cibo per tutti gli abitanti della terra e di distribuirlo con equità? E’ possibile convertire il settore agroalimentare in chiave sostenibile così da salvaguardare l’ambiente e risparmiare risorse? Quali sono le buone regole per uno stile alimentare sostenibile che mantenga a lungo la salute delle persone? Nelle grandi tradizioni culinarie è possibile riscoprire gli ingredienti indispensabili ad un mangiare sano, equi, conviviale?
Ecco il libro, il report sui temi globali sul cibo che io personalmetne aspettavo da sempre, per ordinare i miei pensieri e le riflessioni su quella che è la sostenibilità ambientale e sociale del nutrirsi su questa terra: si tratta di una raccolta di documenti (oltre che di pensieri, di input e di strategie intelligenti) tutto dedicato al tema del cibo e della nutrizione.
Il volume è corposo e fatto così bene che si legge, e si consulta, con estrema facilità e dimestichezza: le immagini, le schede, gli schemi e le tabelle sono chiari e immediati.
I contenuti sono organizzati nei quattro argomenti cardine della nutrizione globale: food for all, sul tema dell’accesso al cibo; food for soustainable growt, sulla sostenibilità della filiera; food for healt, sul rapporto alimentazione e salute e food for culture, sul rapporto uomo/cibo.
Alla realizzazione del volume hanno preso parte scenziati, leaders politici, premi nobel ed esperti come Tony Allan, Ellen Gufstafson, Michael Haesman, Hans Herren, Alex Kalache, Mario Monti, Aviva Must, Joaquìn Navarro-Valls, Marion nestle, Raj Patel, Shimon Peres, Carlo Petrini, Paul Roberts, Vandana Shiva, Ricardo Uauy.
Mi piace perchè: Finalmente ho trovato raccolte in un unico volume informazioni fondamentali per la consapevolezza alimentare, come il rapporto tra la piramide alimentare e quella ambientale, il rapporto tra cibo e salute e le linee guida sulla prevenzione, l’impronta ecologica e idrica dei diversi cibi, l’importanza dell’educazione alimentare e del rapporto tra cibo e cultura.
Sento che mi riguarda profondamente, come blogger, come amante di cibo, del territorio, del paesaggio e dell’ambiente.
Un pezzetto scelto per voi: Occorre far rivivere alcune dinamiche fondamentali proprie delle culture gastronomiche più attente al legame tra cibo e persona, quali quella mediterranea. Si tratta di valorizzare gli aspetti di convivialità, di proteggere la varietà territoriale locale considerando la ricchezza delle identità, di trasferire la conoscenza e il saper fare legati alla preparazione dei cibi, di tornare ad un sano rapporto con il territorio e con il contesto della materia prima mirando all’eccellenza degli ingredienti, di recuperare i sapori antichi capaci di essere rinnovati nel gusto contemporaneo, attraverso un’operazione critica che consenta di trattenere il meglio della tradizione gastronomica.
hetschaap
Che bello! Sono contentissima che "Odore di chiuso" ti sia piaciuto :) Se ti è piaciuto quello leggi anche gli altri di Malvaldi. Non c'entrano niente con la cucina ma sono convinta che ti faranno sorridere molto.
P.S. La ricetta del polpettone mio padre l'ha fatta seguendo le indicazioni riportate nel libro. E' molto buono, ha un sapore davvero particolare :)
Anonimo
..onoratissima! ..lo sai che così mi spingi a pensarne uno nuovo per te, eh!
Valentina
vani, muriel barbery con 'estasi culinarie'! l'hai già letto? se no, è proprio una piacevole lettura da ombrellone. per tutti gli altri, grazie dal profondo del mio cuore perché ancora una volta mi apri un mondo sconosciuto!
p.s. ho fatto le freselle! con qualche variazione, ma comunque rispettando in gran parte la tua ricetta. buonissime!
wagashi stories
ho letto quello di Aimee Bender quest'inverno ^.^ davvero una bella storia… l'avevo scelto per il titolo che mi ispirava troppo e non mi ha per nulla deluso. grazie anche per gli altri consigli ^.^
Silvia
il primo di questi libri mi incuriosisce (:
potrebbe risultare banale, ma siccome il mio scaffale e' pieno di libri, voglio consigliartene uno, o meglio, voglio consigliarti un'autrice.
si chiama johanne harris, e i suoi libri (almeno a me) fanno impazzire. A cominciare dal piu' famoso Chocolat (il film con jonny deep!!) ai meno noti, ''vino, patate e mele rosse'', ''le scarpe rosse'', ''cinque quarti d'arancia'', e te ne cito solo alcuni, quelli piu' legati alla cucina, sono un mix perfetto di mistero, magia, sentimenti, giallo e thriller se cosi' si puo' dire. Io ti consiglio in special modo questi, che sono piu' legati ai sapori e ai profumi della cucina (francese, soprattutto), ma anche gli altri non sono da disdegnare.. se sei avvezza alle biblioteche io ci farei un salto ;)
Libby
Che splendidi libri!! Ora colgo i suggerimenti e mi preparo per agosto, che starò a casa, ma che dedicherò alla lettura, come ogni anno!
Io posso suggerirti un libro che ho amato fin nelle ossa, e che ovviamente è collegato alla cucina. Non so se lo hai letto: Il profumo del pane alla lavanda di Sarah Addison Allen. Te lo consiglio vivamente, è un capolavoro di magia, molto leggero e tenero.
Poi mi saprai dire.
Ciao ciao
salamander
Grazie Rossella! molto apprezzato questo post ;-)
AntonellaCioccomela
Grazie di questi suggerimenti. Ho letto Gli ingredienti segreti dell'amore e l'ho trovato delizioso e molto originale.
lukiz
ross! oggi ti ho pensato. leggevo cortazar e dunlop sull'autopista e (siccome fanno l'elenco di quello che mangiano) c'era una insalata di pollo e arance e un'altra cosa che non mi ricordo. mi sono detta: una vaniglia insalata! però, poi, anche: magari l'hanno improvvisata perché non avevano altro.
:)
[non ho messo l'accento sulla a di cortazar perché è acuto e, io madame la paresse, la tastiera mi propone solo quello grave.
per onor di precisione, ché quando vado all'estero poi non mi capisce nessuno e mi sgridano].
baci!
s.
rossella
ciao a tutti.
oggi è stata una giornata lunga. e difficile (nei limiti! ;))
Sono contenta che il post vi sia piaciuto, anche se, avendolo scritto nottetempo a cavallo di due dopocena, non è venuto esattamente come avrei voluto (di quelli insomma che ti rimangono in testa sempre troppe parole che avrei voluto o dovuto dire).
*hetschaap: come scrivevo anche da te, mi è piaciuto così tanto che non lo avevo ancora finito che volevo già gli altri!! grazie veramente tanto, anzi, aspetto viavia altre dritte ;)
*anonimo: chi sei, oh, tu onoratissima? e soprattutto che libro? sono ansiosa di sapere… ;)
*Valentina: off course, my baby!!! ;-P anzi sai che mi sa ne avevo addirittura parlato qui… asp che vado a vedere… eccolo!!! http://vanigliacooking.blogspot.it/2008/10/arion-day.html
che mi hai fatto ricordare! era ancora prima che il blog compiesse il primo mesiversario…
(uhh, freselle! e quali variazioni??? ma le posti???)
*wagashi stories: bello vero??? a me ha colpito tanto. tutte le sue descrizioni dei sapori e delle sensazioni mi sono rimaste così impresse nella mente!
*silvia: sììì che la conosceo! io ho letto "chocolat" e "le scarpe rosse", e ho anche un suo libro di ricette!!! adesso che mi dici, mi è venuta voglia di leggere anche gli altri… ;)
*libby: ok, aggiudicato. non letto, quindi sarà della schiera! grazie :)
*salamander: grazie, e io ho molto apprezzato il tuo commento… anzi a proposito, dato che con *silvia giusto qualche commento sopra si parlava di johanne Harris, sai che mi sa che ho comprato "al mercato con johanne Harris" grazie ad un tuo commento (sul tuo blog? su quello di Evelyne? qui? non ricordo mica… ma eri tu, no? ed ogni volta che lo sfoglio ti penso… :))
*Antonella Cioccomela: allora tu super-romantica!!! ;)
*lukiz: ecco, allora era veramente una vaniglia insalata (proprio perchè fatta con quello che avevano no?)
la tipa del primo libro mi fa pensare a te. non so perchè. ecco te lo dovevo dì
ilgamberorusso
Cara vaniglia che bello leggerti e soprattutto che bello sentire riconoscere l'assurdo che delle volte ci rispecchia quando familiari e ormai anche amici ci chiedono se il gelato che mangiano è già stato immortalato o se se ne parlerà in futuro… Che ridere, questo mondo è buffo e simpatico allo stesso tempo è lo è ancor di più quando se ne parla, proprio come fai tu: nel tuo post che ha tutte le parole giuste a dispetto di tutte quelle possibili che a te sarebbero piaciute di più :) io ho capito che un post è come una torta di mela in cui solo tu sai ciò che manca ma agli altri piace! :) io ho letto solo Gabriella garofano e cannella in cui passione e cucina se la contendono… Di letteratura culinaria so poco e i tuoi consiglia saranno utili, grazie :)
ilgamberorusso
Chiedo venia, in questo post ho dimenticato tutta l'ortografia e la punteggiatura possibile :(
Valentina
*vani, me l'ero perso il tuo post sulla barbery, ma recupero subito! sì che le posto le freselle, devo solo vedere se ne è rimasta qualcuna per le foto che ancora non ho fatto. sai com'è, sono andate a ruba! ;)
rossella
*vale: ma sai che è successo anche da me???? Le ho dovute nascondere!!!
*gamberorusso: Grazie cara!!!! Bello il paragone con la torta… È esattamente così!
E al tuo commento non manca proprio nulla… È perfetto! :)