Quando Vaniglia-paesaggista fa gli straordinari, spiegabilmente sparisce da tutti gli schermi che non siano quello dedicato alla scelta, allo studio, alla verifica e al disegno.
Se non mi vedete qui, se non mi vedete, salvo sporadiche laconiche apparizioni, sui vostri blog, significa solo una cosa: che il tempo residuo non c’è. Che il lavello è pieno di piatti da lavare, la cesta dei panni sporchi straborda e paradossalmente lo stendino pure. In camera alcuni vestiti coprono le pile di libri (di cucina), in soggiorno invece i libri (di paesaggio) stanno aperti sul divano accanto al pc. Un grande libro sugli alberi
(grande, grandissimo, di quelli che nemmeno entrano in libreria, ma così bello, così sontuoso, con gli alberi disegnati ad uno ad uno, che ai tempi dell’università gli sbavavi appresso ma che potevi guardare solo da lontano) fa invece la spola dalla sala al bagno. Un piccolo, ma solo di formato, libro sugli alberi non lascia mai la vostra borsa (quello sì che ce lo avete da tempi dell’università e non lo mollereste per niente al mondo, fa parte della piccola biblioteca che portereste anche sull’isola deserta).
(grande, grandissimo, di quelli che nemmeno entrano in libreria, ma così bello, così sontuoso, con gli alberi disegnati ad uno ad uno, che ai tempi dell’università gli sbavavi appresso ma che potevi guardare solo da lontano) fa invece la spola dalla sala al bagno. Un piccolo, ma solo di formato, libro sugli alberi non lascia mai la vostra borsa (quello sì che ce lo avete da tempi dell’università e non lo mollereste per niente al mondo, fa parte della piccola biblioteca che portereste anche sull’isola deserta).
Il tempo residuo non c’è. Perchè per un progetto del verde, anche solo per un concorso, in questa italia in cui si progetta poco pure il mattone quindi figuriamoci i giardini e i prati, Vaniglia è pronta ad usare tutto il tempo a disposizione in mezzo agli impegni lavorativi veri, quindi tutto il tempo libero, che poi è libero fino ad un certo punto e che in genere viene utilizzato per rassettare la casa e soprattutto per scrivere sul blog.
Ora, io rimanderei ad altra sede e ad altro successivo e in data da destinarsi post, il discorso su quanto mi rendo conto sia per me fondamentale postare (a volte mi viene il dubbio che chi scrive ha bisogno di farlo piùdi quanto ne abbia chi legge).
E rimanderei a successiva e da destinarsi data anche il discorso su quanto non mi piaccia farmi comandare dal tempo (perchè dire “non ho tempo” mette in perdita fin dall’inizio rispetto a questo, perchè se si inizia a correre si vive correndo ed inseguendo, o pensando di essere inseguiti; ed io sono convinta che non sia così, che non dobbiamo farci gabbare da questo trucco, e che come momo[e scatta il terzo libro non di cucina del post!] accompagnati lentamente dalla tartaruga si possa arrivare prima di chi ci insegue cercando di rubarcelo, il tempo di cui sopra!).
Quindi dicevamo, bisogno di postare, e bisogno non di tempo, ma di avere equilibrio rispetto al proprio tempo.
Questi due elementi combinati insieme mi hanno fatto ricordare che in effetti, nonostante la cucina sia sola, in questi giorni, a casa, ed utilizzata solo in piena notte, io un post da tramandarvi ce lo avrei…
Si tratta di una ricetta che viene dallo scorso settembre, ma dato che l’ingrediente di base è il gelsomino (io l’ho cucinata a Stromboli, uno dei pochi posti dove immagino un fiore de genere possa trovarsi anche in tale periodo), mi sono astenuta di propinarvela all’inizio della stagione autunnale, per rimandare il tutto in un momento più opportuno, che, direi, può essere proprio questo. :-P
La foto mi sembra perfetta per indicare me adesso. Un po’ pallida, leggermente astratta. Sicuramente delicata. E con i fiori in testa! ;)
La ricetta viene da questo libro, di cui vi avevo già parlato e che per me significa estate che sta arrivando.
Vi trascrivo la ricetta esattamente come riportata dal libro, anche se io confesso di aver utilizzato il latte di mandorla al posto di quello intero (e questo credo possa spiegare perchè nel mio caso il risultato è stato più liquido di quanto mi aspettassi… ;-P)
BIANCOMANGIARE AL GELSOMINO
ingredienti
20 fiori di gelsomino
500ml di latte intero
50gr di cioccolato bianco
50gr di amido di mais
100gr di zucchero
Versare il latte in una casseruola e aggiungere i fiori di gelsomino.
Portare appena ad ebollizione e spegnere, lasciando raffreddare completamente.
Filtrare e spremere leggermente i fiori con la punta delle dita, per estrarne l’aroma.
Aggiungere l’amido allo zucchero, unire al latte e mescolare con cura, al fine di evitare la formazione di grumi. Aggiungere il cioccolato bianco grattugiato.
Porre sul fuoco e mescolare senza interruzioni fino ad addemsamento.
Al primo bollore mescolare energicamente per un minuto e spegnere.
Versare il composto nelle formine, lasciar raffreddare e riporre in frigo per almeno 2 ore.
(vino consigliato: Moscato di Pantelleria)
Ultima cosa: oggi non è lunedì, e quindi non c’entrerebbe la rubrica dedicata alle amiche, e questa ricetta viene da un libro e non da un blog, eppure, sarà il bianco, saranno i fiori, ho voglia di dedicare questo post confuso e pieno di subordinate, scritto di notte un po’ stanca e poco lucida, e questa foto rarefatta e chiara, ad un’amica carissima che si sposa fra pochi giorni, con tutto l’affetto. Fortissimo.
Your Noise
Rossella , quanto ti capisco. Il tempo che manca, anche per quello che vuoi assolutamente, che hai bisogno di fare. I libri dovunque, anche sotto il disordine. La cucina di notte. Diciamo che mi riconosco un po' in questo tuo post, che sarà anche confusionario, ma vibrante di voglia di fare, di vivere. E come quella non c'è nulla :)
Una buona giornata, cara. Bacioni.
A.
rossella
*Agnese: grazie amica. Però che bello poter condividere pure – soprattutto – il disordine…. ;)
Valentina
vani mi sento commossa…dalla foto così bella, dal tuo lavoro bellissimo e intenso (che soddisfazione resta, dopo aver smaltito la stanchezza, i piatti, il bucato), dai libri che voglio pure io (grazie, grazie di cuore per averceli fatti conoscere), dalla sicilia e dai gelsomini che nella mia vita hanno significato momenti irripetibili, dal biancomangiare che proprio ieri avevo deciso di cucinare, per la prima volta, questo fine settimana, e che è legato a una mia carissima amica lontana. grazie…
rossella
Vale, sai quei post immediati, nel senso non che sono veloci, ma sono scritti senza alcuna mediazione… Sì che lo sai, che dico, sono tutti così diretti e aperti i tuoi (senza però essere incasinati come questo ;-P)! Insomma, mi piace quando questo ricettario diventa anche diario… Sennò che 'storie di cucina' sarebbero?
Grazie amica, oggi è estate, hai visto? Finalmente… XD baci. E tanti.
Laura.lau
Bentornata! Finalmente tra una decina di giorni realizzeró il mio desiderio di andare alle Eolie, andró a Salina ..
Progettare giardini dev´essere veramente bellissimo (e difficile), brava!
Kittys Kitchen
Non possono non immaginare casa tua e vedere nel contempo la mia, in un delirio di disordine quando si lavora tanto e il tempo non c'è. Tuttavia concordo che postare è un esigenza che ha più il blogger che il lettore.
Io mi riduco la notte a scrivere male e di corsa un articolo piuttosto che mancare all'appuntamento (che poi mi sono fissata io da sola! Quindi renditi conto dell'assurdità!)
Vorrei vivere più slow ma il mio carattere che proprio non me lo consente, devo sforzarmi.
Grazie per avermici fatto ragionare. Biancomangiare che, non so perchè mi sa di vacanza, non a caso è con il gelsomino di Stromboli
Lizzy
Il mio gelsomino sta sbocciando proprio in questi giorni… e adesso che mi hai proposto questa ricetta profumata, rimarrò con la pulce nell'orecchio finché non utilizzerò anche io il gelsomino in qualche modo e giuro che lo farò questo we!! :)
Sul tempo, lasciamo stare … ho pile di panni da mettere apposto!!
Un bacio grande!
riso mandorlino
Parole bellissime e foto delicatissima … Sono perfettamente concorde sul tempo che manca, ma anche sul saggio atteggiamento della tartaruga, perché troppo spesso dopo aver corso tanto ci si sente meno soddisfatti delle esperienze e degli istanti che, se affrontati con calma, saremmo stati di certo capaci a viverli e goderli di più. E allora viva i libri, che con la carta ci riportano ad una realtà umana e sensibile, e viva anche i nostri blog, perché non sono altro che pagine calme nel correre che troppo spesso ci circonda. Un abbraccio e buon inizio week end! =) Lys