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Vaniglia — Storie di cucina

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Carnevale, lato Marche: le castagnole al miele

20 Febbraio 2012 Dolcetti e biscotti

Camminavo qualche giorno fa nella zona più popolare, se così si può dire, del mio quartiere. Dove ancora ci sono i negozi “piccoli”, l’alimentari, il negozio di vestiti (non franchising), la merceria. Andavo dal macellaio, le strade erano semideserte, anche se mi trovavo in una zona ad alta densità abitativa ed erano appena le cinque del pomeriggio: i romani erano rintanati in casa e cominciavano a scendere i primi fiocchi di neve. Io, forte della mia marchigianità (entroterra ;-)) e della quantità di neve che ogni anno scende dalle mie parti, camminavo imbacuccata a passo spedito e con le mani in tasca. E c’era silenzio e freddo e un profumo sottile e speciale nell’aria. All’inizio avevo pensato “di fritto”, dei dolci di carnevale, ma poi, chiudendo gli occhi e annusando meglio, più che di fritto si trattava di zucchero a velo, o meglio dell’odore che lo zucchero a velo emana a contatto con un dolce fritto, quell’odore che non può che farti pensare alle feste in maschera da piccola, all’attesa del costume che puntualmente veniva cucito a regola d’arte, ai coriandoli che finivano ovunque, e più di quelli le microscopiche stelline del mio vestito “da notte” (sempre un filino astratta io!)…
Le castagnole al miele sono IL dolce di carnevale per eccellenza. Solo una volta sbarcata a Roma per l’università ho capito che non si trattava di un dolce universale, ma tipico delle mie parti. Oltretutto ho notato che i dolci carnascialeschi oltre ad essere tanti sono quelli sui quali si fa più confusione con i nomi. Quindi le frappe, le chiacchiere, le castagnole e le frittelle varie sono nomi di dolci diversi a seconda dell'”areale” geografico di riferimento.
In più, a mio parere, la ricetta delle castagnole è tra queste veramente variabile a seconda della zona. Anzi, mamma dice che da piccole, quando ci presentavamo alle feste con al seguito lei e annesso vassoio (ovviamente;-P), ogni mamma aveva le sue castagnole ed ogni vassoio conteneva di fatto dolci diversi…
Questa è la ricetta storica di casa mia delle castagnole marchigiane al miele. L’unico dolce di carnevale al quale non potrei rinunciare, col suo portato di ricordi, e di vecchi sogni di principessa un po’ astratta…

ingredienti x circa 20 piccole castagnole
uova 3 (chiare a neve)
zucchero 2 cucchiai per ogni uovo (6)
1/2 limone: succo e scorzetta
1/2 arancia: scorzetta
sale un pizzico
olio EVO un cucchiaino
burro fuso a bagnomaria 30gr
mistrà* 1 cucchiaio per ogni uovo
15gr lievito per dolci
1 punta di bicarbonato
vaniglina o vaniglia (vabbè, io ho messo quest’ultima ;-))
latte 1 cucchiaio
farina q.b.
olio per friggere
miele per servire

Io ho fatto un terzo del quantitativo indicato, perchè questa ricetta è alquanto capricciosa, e mamma dice (a ragione) che è la tipica preparazione che va tramandata “a occhio” piuttosto che “per iscritto”.
Siccome con la coda del suddetto occhio ho visto lei prepararla anno dopo anno, ho ritenuto di averla in qualche modo infusa in me stessa, ed ho rischiato (diminuendo un po’ le quantità perchè si trattava di un primo tentativo e perchè noi siamo in due, e 6-8 piccole castagnole bastano ed avanzano!): devo dire che è andata bene!
Mescolare i tuorli con lo zucchero, aggiungendo manmano tutti gli altri ingredienti. Alla fine la farina (“quanta ne raccoglie”, nel mio caso 80-90gr per un unico uovo, ma va valutato di volta in volta…), i lieviti e le chiare a neve.
L’impasto deve rimanere molto morbido.
Lavorando speditamente spolverizzare la spianatoia di farina , versarvi l’impasto e formare un lungo budello largo circa 2 dita (se fate la dose intera dividete l’impasto in tre). Tagliare in cilindretti lunghi circa 6 cm ciascuno, e inciderli longitudinalmente con un coltello.
Friggerli in abbondante olio bollente (pentola stretta e a bordi alti, in modo da raggiungere 3 dita di olio senza doverne usare un due litri! ;-)).
L’olio deve essere caldo, fare la prova immergendovi una pallina di pasta “pilota” da 1 cm di diametro: l’olio è pronto quando la superficie della pallina fa delle bollicine. Se è abbondante e caldo al punto giusto le vostre castagnole staranno nell’olio veramente pochi minuti: doreranno subito formando una crosticina croccante fuori che ne impedirà l’assorbimento: all’interno resteranno morbide e profumate di arancia e limone.

Buon Carnevale a tutti!

*si può sostituire con del brandy, ma anche il cointreau io non ce lo vedrei affatto male.
Il mistrà però, il liquore all’anice delle tradizione contadina, tipico delle mie parti, rimane il must ;-P

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Categories: Dolcetti e biscotti Tags: merenda, feste

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Interazioni con il lettore

14 Commenti

  1. Monica - Un biscotto al giorno

    20 Febbraio 2012 at 08:58

    sai che al miele non le ho mai provate? In effetti mi ispirano parecchio!!

    Rispondi
  2. kristel

    20 Febbraio 2012 at 10:02

    Che delizia! Era da tanto che volevo fare un bel dolce fritto di carnevale. Ma purtroppo questo week-end l'influenza mi ha colpito e quindi ho dovuto rimandare. Mi consolo con le tue. Al miele poi, chissà che buone! :D

    Rispondi
  3. marika

    20 Febbraio 2012 at 11:08

    queste sono quelle tentazioni a cui non si riesce MAI a resistere!!!!

    Rispondi
  4. Anonimo

    20 Febbraio 2012 at 13:04

    La mia glicemia è alle stelle con tutte le castagnole che ho visto oggi!!! ;D
    Sai che non ho mai assaggiato la versione al miele?
    Buona settimana,
    Caro

    Rispondi
  5. breakfast at lizzy's

    20 Febbraio 2012 at 13:09

    Davvero deliziose, per me ci sono sempre state le chiacchiere …. anche se quest'anno non ne ho assaggiato neanche una, uff!

    Rispondi
  6. donatella

    20 Febbraio 2012 at 15:23

    marchigiana d'origine, romana dalla nascita, ma le castagnole al miele da me non le ho mai viste!!! si chiamano così anche in casa mia, ma sono diverse! buone però le tue, mi piacciono molto! e bellissime foto!

    Rispondi
  7. wasabi

    20 Febbraio 2012 at 15:44

    Hai ragione con i dolci di carnevale io non ci capisco niente e la prima volta che a Verona ho chiesto delle chiacchere mi hanno guardato storto…qui si chiamano galani! Comunque le castagnole sono le mie preferite e quando inizio a mangiarle non smetto più, con il miele non le ho mai provate ma sembrano buonissime, brava!

    Rispondi
  8. Francesca

    20 Febbraio 2012 at 15:56

    sempre più brava: sia per le foto che per le ricette…yummi^_^

    Rispondi
  9. Dolce Benessere

    21 Febbraio 2012 at 01:15

    Ciao! complimenti da tutta me stessa per le tue foto che mi fanno impazzire! Bellissime!
    Mi piace molto il tuo blog, mi aggiungo volentieri ai tuoi lettori!
    Sono una dolciaria, mi piacerebbe facessi un giro nel mio blog che sono nuova del giro..
    http://www.dolcebenessere.com
    Grazie mille!
    Kika

    Rispondi
  10. rossella

    21 Febbraio 2012 at 07:31

    Ciao a tutti e grazie (kika sto arrivando;)). Buone frittelle ( x una volta) e Buon carnevale! ;)

    Rispondi
  11. LaVally

    21 Febbraio 2012 at 09:09

    Il problema di queste pepite di zucchero e' che ne prendi una.. Poi un'altra.. Poi un'altra ancora.. Finite!!!
    Che delizia devono essere queste qui sopra??? Te ne ruberei una.. E un'altra…
    Buon carnevale baby ;p e buon pancakeday!

    Rispondi
  12. pips

    21 Febbraio 2012 at 18:16

    Ah, quei quartieri… che belli sono, quelle rare volte che ci capito spero che rimangano sempre così. Che non cambino mai. Gli alimentari, soprattutto! Mi piacciono troppo. Mi danno idea di ordine e di pulizia; con tutti i barattoli dei sottaceti e delle conserve ben sistemati sulle mensole :) E la cosa ancora più bella è passare da quelle parti e sentirsi davvero a casa! La tua versione di castagnole mi sembra davvero particolare, ormai mi sto facendo una cultura con quelle di questi giorni e le tue mi suonano nuove :)

    Rispondi
  13. opuntia43

    22 Febbraio 2012 at 13:58

    Cara Vaniglia,

    come solito hai fatto centro!! infatti le "tue" castagnole al miele e col mistrà hanno tutto il sapore di una terra un pò contadina , montanara ed al tempo stesso aristocratica; ricca di affetti, di sorprese e di ricordi: per questo la amiamo!!!

    bravissima!!!

    Rispondi
  14. Casino legale

    27 Febbraio 2012 at 16:22

    Buonissime, ho copiato la ricetta, anche se non sono sicuro di riuscire a farle cosi' bene.

    Rispondi

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