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Vaniglia — Storie di cucina

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preparativi di natale #3: pandori, come se piovesse!

8 Dicembre 2011 Viennoiserie, brioches e grandi lievitati

Se c’è un regalo che mi pare veramente sciccosissimo, quello è il pandoro fatto in casa.
Avete presente quel tipo di regalo prezioso e disinvolto al tempo stesso, che so, perfetto per l’architetto con cui vostro marito lavora e che ogni natale vi manda delle impegnativissime bottiglie di bollicine con cui non avete, per ovvii motivi, nessuna voglia di competere? O per vostro zio, che ha un palato raffinato e a cui non potete presentare un treno di biscotti incappottato con fiorellini e lane intonate? Per l’ufficio, da portare per festeggiare insieme in un momento di rilassamento prenatalizio, o semplicemente per un tea speciale, sotto le feste, con le amiche…
E’ impareggiabile, d’effetto, e strepitosamente buono.
Mentre lo prepari da un lato imprechi per i due-tre passaggi che ti tengono inchiodata in casa mentre magari vorresti uscire nel week end (ma che ci frega, si può dire? e soprattutto com’è bello dover dire “sono bloccata in casa dal pandoro”, mentre fuori c’è la ressa da shopping natalizio!!! :)), dall’altro ti senti felice per quell’odore di burro che avvolge la casa, dall’altro ancora ti senti una specie di dea nel momento in cui lo sforni, giri lo stampo e lo adagi sul suo piatto.
In quel momento la parte tonda che poi diventerà la base, ma che durante la cottura è una specie di favoloso cuscinone enorme e soffice, si affloscia leggermente sotto il peso del pandoro appena capovolto, e alcune sfoglie, quelle più cotte, più dorate ed esterne, si schiacciano leggermente e emanano tutta la loro fragranza.
E’ il momento in assoluto più bello, più esaltante, più romantico.
Poi ve lo mangiate (sì, vabbè, dovreste regalarlo), e penaste che in effetti anche quello, come momento, non è male. Anzi a dirvela tutta a me pandori, panettoni e colombe non fanno impazzire. Però fatti a mano sono assolutamente un’altra cosa. UN’ALTRA COSA… :)

Per quanto riguarda il procedimento, e la natura della lievitazione, quest’anno ho scelto la pasta madre.
Sì, avevo già postato un pandoro con lievito di birra, e, sì, ho letto sul sul libro delle Sorelle Simili
, mio massimo riferimento in materia per questi dolci, che il pandoro non è indicato per la lievitazione con pasta madre.
Tzé, FESSERIE!
Questo pandoro è spaziale, tanto che non era nato per essere postato, e pertanto è stato fotografato quasi per caso.
Però ho deciso di fare un post lo stesso, e di consigliarvelo per i vostri regali di natale, impacchettato in un apposito sacchetto di plastica per alimenti ed infiocchettato con un bel nastro del colore che più vi pare.

Potete optare per i due diversi tipo di lievitazione:

  1. Pandoro lievitato con lievito di birra, la ricetta, quella delle Sorelle Simili, la trovate QUI
  2. Pandoro lievitato con lievito madre, façon Vanigliacooking, che troverete di seguito:
il lievitino
160 gr pasta madre
60 gr acqua tiepida
120 gr farina di forza
1 cucchiaio di zucchero
1 tuorlo
Sciogliere il lievito nell’acqua
tiepida. Aggiungere gli altri ingredienti, mescolare bene con una
frusta, finchè il composto diventa liscio e ben amalgmato.
Coprire e lasciar lievitare in forno spento ma con la lucina accesa per circa 5 ore, o
finché il volume iniziale non sia radoppiato. Tenere al caldo.
primo impasto
150 gr farina di forza
40 gr pasta madre
25 gr zucchero
50 gr burro
20gr acqua tiepida
1 uovo
(+ il lievitino)
Sciogliere la pasta madre nell’acqua. Versare il composto sul lievitino, aggiungere gli altri
ingredienti, impastare bene con la forchetta, poi a mano (o con il
gancio della planetaria). Coprire la ciotola e rimettere il tutto a
lievitare per circa 3 ore, o fino al radoppio. Al caldo.
secondo impasto
200 gr farina di forza
100 gr zucchero
2 uova
1 cucchiaino di sale
i semini di un baccello di vaniglia
120gr di burro, per sfogliare
Aggiungere al secondo impasto gli altri
ingredienti e impastare il tutto per una decina di minuti.
Se l’impasto risulta troppo colloso da non volersi staccare dalle mani, aggiungere un po’ di
farina (cercare comunque di tenere l’impasto il più “colloidale” possibile), adagiando la palla di pasta finale in una ciotola unta di burro.
Coprire e lasciar lievitare per circa
4 o 5 ore, fino al radoppio della pasta. Poi passare l’impasto in
frigorifero, per 40-45 minuti.
Riprendere l’impasto dal frigo e
stenderlo al mattarello in un quadrato di 1 cm di spessore circa (e
30cm x 30 cm circa). Sistemare al centro 120gr di burro a fiocchetti; poi
ripiegare gli angoli del quadrato verso il centro, in modo da chiudere il burro “a busta da lettere”, formando un secondo rettangolo (come una
busta da lettere, appunto) più piccolo. Sigillare bene le pieghe, poi
stendere con il mattarello in modo da formare un rettangolo circa 60 x 40 cm (se è più piccolo non succede niente, molto dipende dall’elasticità della pasta…).
Ripiegare il rettangolo in 3, « a
portafoglio »: ripiegare un terzo sul centro e l’altro terzo
sui due di prima). Avvolgere di pellicola e mettere in frigo per 20
minuti. Ripetere due volte quest’operazione.
Durante questo tempo preparare lo
stampo:
– prendere un pezzo quandrato di
stagnola, di 33 x 33 cm circa
– con del burro fuso e con l’aiuto di
un pennello ungere il fondo delo stampo
– capovolgere lo stampo e con
l’alluminio, dall’esterno, far aderire l’alluminio sullo stampo in
modo da ricavarne il calco
– girare nuovamente lo stampo e
inserire all’interno l’alluminio a forma di stampo, adattadolo bene
all’interno
– a questo punto ungere tutto lo stampo
sia all’interno dell’alluminio, sia le pareti dello stampo che
rimangono « nude ».
Prendere il pacchetto di pasta
sfogliata dal frigo e appiattirlo leggermente con il mattarello, poi prendere i 4 angoli richiudendoli, ovvero unendoli a formare un fagottino, una palletta, sistemandola con la chiusura
verso il basso, ovvero verso l’interno dello stampo, e lasciar lievitare fino a quando l’impasto inizierà
a uscire dallo stampo (impiegherà tra le 8 e le 10-12 ore se a temperatura ambiente).
Far cuocere il pandoro per 15 minuti a
170° poi abbassare la temperatura a 160° e cuocere per 20
minuti, infine altri 5-10 minuti a 150°.
Fare la prova stecchino con uno
spiedino in legno: deve uscire asciutto.
Sfornare, capovolgere e sformare appena possibile (dopo 5 minuti va bene).

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Categories: Viennoiserie, brioches e grandi lievitati Tags: colazione, _cose panose, feste

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Interazioni con il lettore

20 Commenti

  1. lukiz

    8 Dicembre 2011 at 22:45

    ohhh

    Rispondi
  2. Babs

    8 Dicembre 2011 at 23:53

    fiquissima. e non dico altro.

    Rispondi
  3. breakfast at lizzy's

    9 Dicembre 2011 at 06:49

    Strepitoso, bravissima Ros!!! Vuoi mettere godersi la faccia di chi si sente dire "l'ho fatto io!"

    Rispondi
  4. Francesca

    9 Dicembre 2011 at 07:30

    ti stimo sorella….non posso dire altro…

    Rispondi
  5. Luana

    9 Dicembre 2011 at 07:39

    Anch'io ho qualche ripensamento quando sono a casa bloccata dalla cottura dei dolci..cavoli, un altro pomeriggio volato via..e va beh, ma se poi sforni un dolce simile…divino… ^_^
    Buonissimo venerdì!

    Rispondi
  6. rossella

    9 Dicembre 2011 at 10:37

    XD, grazie amiche, ci sono delle ricette che mi piacerebbe gustare tutte insieme davanti ad una bella cioccolata fumante… Tipo questa!

    Rispondi
  7. marifra79

    9 Dicembre 2011 at 11:12

    Oddio il pandoro! Tu sei un mito:-))) Un abbraccio

    Rispondi
  8. Your Noise

    9 Dicembre 2011 at 12:06

    Mon dieu, Ross. Sei strepitosa. Sono strepitosi. Leggendo il tuo post mi è venuta una voglia di pandoro che tu non immagini :)
    Grazie per le sensazioni, sono un valore aggiunto all'acquolina ;)
    Un bacione.

    Rispondi
  9. Marina

    9 Dicembre 2011 at 12:24

    Skoc! è il rumore che ha fatto la mia mascella cadendo a terra, questo è un dono da "stra-figurone"!

    Rispondi
  10. °Glo83°

    9 Dicembre 2011 at 12:30

    strepitoso!!!!!!!!!! ;)

    Rispondi
  11. Anonimo

    9 Dicembre 2011 at 13:57

    Cara Rossella, mi lasci senza parole…!
    Ricetta fantastica!!!
    Baci. Carolina

    Rispondi
  12. riso mandorlino

    9 Dicembre 2011 at 14:01

    Che meraviglia delle meraviglie Rossella. Leggendo il tuo procedimento mi sono quasi commossa (che scema!!) per la quantità di passione e cura che necessita e l'enorme entusiasmo che scaturisce da una realizzazione simile!! Bellissimo, mi appunto il tutto, assolutamente!! Grazie mille Lys

    Rispondi
  13. Alessia

    9 Dicembre 2011 at 17:52

    complimenti ..una ricetta complessa, ma riuscita benissimo.

    Rispondi
  14. rossella

    9 Dicembre 2011 at 18:15

    *Alessia: è veramente incredibile, a me viene quasi spontaneamente…. Secondo me x la passione x i lievitati…;)

    *lys sei proprio tanto dolce!!! Ed è molto bello riuscire a passare le sensazioni, anche attraverso un post, e soprattutto trovare chi possa 'sentirle', tali sensazioni!!!

    *Carolina: XD grazie!

    *marina: ahahahah, mi fai morire dalle risate!!!!

    *Agnese…. ;) cara, non sai veramente quanto vorrei condividerne una fetta!

    *glo83&marifra: ;)

    Rispondi
  15. Silvia

    9 Dicembre 2011 at 20:20

    il pandoro! Mi prende male solo a pensarci, mi terrorizza xD brava impavida (:

    Rispondi
  16. Noemi

    9 Dicembre 2011 at 20:28

    Buondi! Non ricordo se mi ero già presentata, fatto sta che ti seguo da un pò (con vivissimo interesse). Non appena finirò questo noiosissimo esame inizierò anche io la massiccia produzione di dolci natalizi XD e tra le tante idee c'era anche quid fare il pandoro. Avevo persino trovato la ricettina (quello delle Simili, per l'appunto). Ma ora leggo il tuo post e mi viene una leggera crisi XD Quale mi consigli? Un sorriso e apresto, Noemi

    Rispondi
  17. chiarina-ina

    9 Dicembre 2011 at 20:30

    …e io che mi gasavo per i biscotti…TU SEI UN GENIO! :)

    Rispondi
  18. chiarina-ina

    9 Dicembre 2011 at 22:46

    Dopo qualche ora di riflessione ho deciso che lo devo assolutamente fare, quindi domani esco e carco uno stampo! Ma senti, panettone invece? Niente ricetta?

    Rispondi
  19. rossella

    9 Dicembre 2011 at 23:55

    *Noemi: ciao!!! Sissì, ti eri già presentata e bentrovata! Io ho iniziato dalle simili, quindi mi sentirei di consigliarti in primis la loro ricetta… A meno che ru non sia già abbastanza smaliziata con la pasta madre! ;) io ho unito le due cose (pandoro + pm) solo in un secondo momento. Adesso voglio farla solo con pasta madre, ma magari è un processo naturale che verrà proprio da te stessa. Immagino cioè che ti verrà spontaneo passare pianpianino da una ricetta all'altra, se sei già solita utilizzare la pasta madre… ;)

    *chiara-ina: grande!!!! Panettone fatto l'anno scorso (ma non postato)…. Il fatto è che quest'anno sto proprio in fissa col pandoro… Ne ho già fatti 3! Per il panettone avevo seguito la ricetta delle simili: buonissimo!

    Rispondi
  20. Nussy

    11 Dicembre 2011 at 18:33

    sembra complesso, ma non mi lascio spaventare…

    (bellissimo il tuo blog! passa a trovarmi, ho un neonato blog di cucina desideroso di attenzioni!)

    Rispondi

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