per federica, che deve smaltire la melassa che le ho appioppato ;-)
Dunque, in quel di Natale avevo, come sapete, completamente sdoganato il mio naturale istinto per la preparazione di biscotti. Ovviamente anche il mio naturale istinto alla ricerca di ingredienti tipici per la preparazione di tali biscotti. Ora, siccome non ci accontentiamo delle classiche 4spezie da queste parti, no. e la frutta secca ci fa un baffo, come ingrediente aggiunto, e lo sciroppo d’acero ormai è un classico della dispensa, il miele un quotidianissimo, l’acqua di rose e di fiori d’arancio praticamente ce le ingurgitiamo tutte le mattine a colazione, io dovevo a tutti i costi comprare la melassa.
Dove avevo sentito questa parola prima?
Mi fa tanto Nonna Papera, o forse qualcos’altro, tipo sempre un cartone animato o un fumetto però. Qualcuno che cade nella melassa, qualcuno che fa scherzi da campeggio con la melassa (il film della Disney il cow boy con il velo da sposa?), sei appiccicoso come la melassa, e così via.
Il campo di applicazione mi sembra vasto ma poco lusinghiero, a ben guardare. Ed effettivamente prima del dicembre 2009 non avevo mai sentito questo forte bisogno di acquistare, cucinare, applicare la melassa.
Poi uno incappa in Martha Stewart e tutto si spiega. Quindi tra i circa 300 biscotti che ho cucinato lo scorso Natale, ne sono uscite anche un due tre infornate alla melassa (tiè, ecchequa: https://rossellavenezia.com/?p=769!). Poi più nulla.
Nel frattempo la mia amica Fede, che con tanta pazienza mi segue e mi incoraggia, mi aveva prestato un libretto di cucina (dolci) in cui spesso e volentieri nella lista ingredienti si può trovare tale ingrediente. Ed io, prontamente, avevo accettato e indetto lo scambio, consistente in un barattolo di vetro, con un po’ della mia melassa, con l’intenzione di testare una (o più) ricette e postarle in modo che anche lei (e voi tutti!) potesse metterle in pratica.
C’è un fatto però.
A me l’idea che una cosa contenuta in un barattolo uguale a quello del coppale (e dal quale la consistenza – e l’aspetto! – non si discosta di molto) debba andare in un dolce che poi deve lievitare fa un po’ impressione. Quindi tra una cosa e un’altra, tra il tempo che mancava e l’energia che veniva meno all’idea di dover affrontare il disastro dell’eventuale collosità, ho trascurato un po’ l’ingrediente, e il libretto.
Poi, cosa stranissima perchè io ho anche il difetto di non riuscire bene a concentrarmi (o perlomeno a ricordare) su ricette che non presentino una (bella) fotina a fronte, sfogliando il mio bel et adorato libro di Rose Bakery, ho trovato questa, che ha catturato la mia attenzione, un po’ per il debito con federica, un po’ perchè non vedevo l’ora di far fuori un rimasuglio di cocco disidratato, ma soprattutto perchè così avrei dato senso al barattolo di melassa che avevo in dispensa…
ingredienti (x22)
100 fiocchi di avena
160 farina integrale
180 zucchero
100 cocco disidratato
2 cucchiai melassa
125 burro
1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio
1 cucchiaio di acqua calda
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In una ciotola mescolare avena, farina, zucchero e cocco.
In pentolino fondere burro e melassa.
Mescolare bicarbonato e acqua calda, poi unire al composto di burro e melassa.
Aggiungere a questo punto gli ingredienti umidi a quelli secchi e mescolare bene.
Il composto così ottenuto (che rimane un po’ slegato, abbiate fede e compattate bene le palline con le meni), va preso a cucchiaiate e usato per formare delle palline di 2-3 cm, ben distanziate l’una dall’altre sulla placca del forno rivestita con apposita carta, eventualmente schiacciate un po’ con il dorso del cucchiaio (io le ho fatte sia “piatte” che “ciccie”), e cotte in forno caldo a 160°C per 10′.
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ovviamente io avevo cucinato i miei biscotti (a dire il vero con poco meno cocco, insomma quello che avevo, e poco più avena, il genio che è in me suggerì, e quindi anche un pochetto di più di burro, perchè non mi si attaccavano nemmeno a cannonate – ovvio la granulometria dell’avena è un filino diversa da quella del cocco, e anche un pochetto più secca, quindi hai voglia a fa’ pallette), avevo appuntato le quantità su un foglietto, e avevo beatamente dimenticato la fonte (ora si spiega perchè ho bisogno di ricette con foto). Quindi ho comincito a cercare in giro, tra libri e internet, per ricordare ove provenissero.
Prima di rinsavire ho scoperto che questi biscotti sono di origine australiana (lo scrive pure Rose), si chiamano ANZAC (Australia and New Zealand Army Corps), e si mangiano in occasione della commemorazione dello sbarco a Gallipoli (Turchia) dell’armata autraliana e neozelandese, il 25 aprile 1915.
terry
adoro la melassa!!! dono un tocco ai dolci unico!!!
se ne hai ancora e hai voglia… io oltre a biscottare c'ho fatto sto cake delizioso!
http://crumpetsandco.wordpress.com/2010/04/10/cake-mela-melassa/
ciao
Terry
maia
che bei biscottini!
Dove si puo' trovare la melassa??
Ciao
rossella
*terry, grazie!!!
quesi prendo coraggio a metterla in COSE LIEVITANDE (fifona che sono…;-)). Certo pure la maschera di bellezza, mica male come applicazione!
*maia: io l'ho trovata a Roma da Castroni… Al supermercato ancora non mi sembra di averla mai vista.
Però si può sostituire con sciroppo d'acero! (anzi, mi sa che aggiungo questa nota tra gli ingredienti… ;-P)
marifra79
Fantastici!Questi sono i biscotti che piacciono a me!Un abbraccio
Simo
Mannaggia, qua da me la melassa è introvabile…sono divini questi biscotti!
Bacioni
callilli
Ricettina moolto stuzzicante direi,però non saprei proprio dove trovare la melassa, qui al mio paese.
Si potrebbe sostituire con il malto di orzo o di riso?
Questi biscottini hanno l'aria di essere molto 'sani'.
Brava Vaniglina.
Baci
manuela e silvia
Ciao! che sapore particolare devono avere questi biscottini: croccante, dolce per la melassa, ma fresco epr il cocco! curiosi e..ce ne metti da parte qualcuno??
un bacione
Erre54
buoni i biscotti bella la scatola
R
Blueberry
devono essere squisiti questi biscotti e la presentazione nel contenitore è deliziosa!
rossella
x TUTTE: la melassa si può sostituire con sciroppo d'acero, o come suggeriva callilli con malto d'orzo o di riso… secondo me anche con il miele si può provare… ;-)
*erre54 e blueberry: sono contenta che vi piaccia, io ne sono gelosissima… è un regalo di mia cugina di molti anni fa…
cavoliamerenda
=D
perché leggendo le tue parole sulla melassa ho provato un che di familiare? =)
perché? =)
Io però non l'ho ancora trovata, però vero è che tu sei de Roma e a Roma se trova tutto…
Biscotti cocco e avena ne avevo voglia di già, pensa che ieri sera ho scritto un appunto sulla ricetta (pagina 20, libro d'oro dei biscotti, graditissimo regalo di compleanno =) con su scritto "sostituire margarina con burro. basterà?" =)
Ora che ho visto la tua foto sono ancora più invogliata…
Buona giornata!
Chiara
Gunther
gran bei biscotti sopratutto per la scelta degli ingredienti e per il gusto, e non mi riferisoc solo alla melassa, compliemnti
rossella
*chiara: libro d'oro dei biscotti???? questo mi è nuovo (o forse l'ho visto da qualche parte e non colelgo al titolo…)
per la modifica che suggerisci alla ricetta (che però non conosco intera) approvo, ovviamente!
*gunther: ciao gunther, non sai quanto ogni volta mi rende felice ricevere un commento (poi positivo!) da te… deve essere per la stima illimitata che ho per il tuo blog..
;-)
Enrica De Luchi
Fatti giusto domenica….davvero ottimi! slurp
ammetto di aver fatto qualche piccola modifica (ridotto lo zucchero e aggiunta un po' di farina di mandorle e di aveva integrale…. ma solo perché ho la mania dell'avena in tutte le forme e della farina di mandorle… Ciao! :-)
rossella
Cara ma lo sai che anche io sto riducendo taaantissimissimo lo zucchero che si trovava nelle vecchie ricette?
O meglio, il mio standard di riferimento è ormai quello di "Profumo di biscotti", in cui ho trovato la pace dei sensi :)
Mi piace sentire i sapori, ecco. :)
grazie del commento, ciaaaaoooo
:-*