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Vaniglia — Storie di cucina

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fare la colomba pasquale in casa

23 Marzo 2010 Viennoiserie, brioches e grandi lievitati

…in 72 semplici mosse!

Dopo aver scoperto le Sorelle Simili in versione natalizia – cioè attraverso la loro ricetta del pandoro – (ammetto candidamente la mia ignoranza in merito all’argomento fino ad allora), e dopo essermi immediatamente innamorata di quelle che io immagino come adorabili vecchiette (e sì, va bene, ammetto pure di essermi fatta per una frazione di secondo un mega film in cui la coppia “Simili” fra circa quarant’anni diventa un fantastico trio composto da me e dalle mie due sorelle), ho deciso con grande slancio di realizzare la loro colomba pasquale.

Qualche dettaglio non trascurabile:

– serve il lievito madre (ma anche no: io mi sono arrangiata partendo un po’ a modo mio, con un pezzetto di lievito di birra bio che avevo a casa);

– servono un tre giorni in cui si piantona la cucina, ad appuntamenti alterni, ovvero a scadenze di quattro/cinque ore, per quei quattri cinque rinfreschi del lievito che vi procureranno tanta di quella pasta madre (e se si chiama madre c’è un motivo) che a sua volta si riprodurrà magnis itineribus nel vostro frigo nell’arco del finesettimana prescelto e per la quale svilupperete: a. un amore viscerale tanto da non volerla perdere d’occhio un attimo; b. un odio cieco tanto da volerla piazzare in successive infinitesime preparazioni a base di pane (senza peraltro riuscire a finirla MAI); diciamo io sono più verso questa opzione, ad oggi…- servono amici volonterosi per far fuori le 6 colombelle (da mezzo chilo però! ;)) create dal demiurgo-grande chef che è in voi, in qualsiasi modo riesca la ricetta….Ora che vi ho, da brava blogger, ampiamente invogliati nella realizzazione della seguente preparazione, procedo con la trascrizione della ricetta delle Simili (magari con un paio di note a margine), calandomi nel vostro (e nel mio) ruolo di voler realizzare la cosa senza dovervi prendere tre giorni di ferie, quindi immaginando di iniziare la 3giorni un venerdì ore 19.00.Quello che voglio dirvi però prima che vi accingiate, è che il risultato (almeno nel mio caso, e sicuramente non per qualche mia spiccata bravura) è stato veramente stupefacente. Primo, perchè sono venute belle e soffici (nonostante la mia malagrazia finale nel ficcare i “pennuti” nel loro stampo di carta prima dell’ultima lievitazione e la cottura), e secondo perchè sono piaciute tantissimo (da mangiare) ANCHE A ME (che non è che proprio impazzisca per questo tipo di preparazione!!!) e a monsieur patou, che non fa un complimento neanche a cannonate, e invece stavolta si è espresso addirittura senza nemmeno essere interrogato.

PRIMO GIORNO

primo rinfresco
50 gr lievito madre (io ho iniziato con 10gr di lievito di birra fresco, aumentando di un po’ la farina….)
100 gr farina di forza
50 gr acqua tiepida Impastare bene e lavorare 10′, formare una palla ben chiusa, inciderla a croce e tenere al caldo per 3 ore al caldo e per un’ora a temperatura ambiente.___secondo rinfresco
100 gr del primo rinfresco
100 gr farina di forza
50 gr acqua tiepida

Impastare bene e lavorare 10′, formare un filoncino corto e tozzo, avvolgerlo in una tela molto robusta e legarlo a mo’ di salame. Metterlo in un tegame che lo comprima un poco, coprire e lasciare riposare 8-10 ore.
SECONDO GIORNO

primo rinfresco
50 gr lievito madre del precedente rinfresco
100 gr farina di forza
50 gr acqua tiepida

Impastare bene e lavorare 10′, formare una palla, inciderla a croce e tenere al caldo per 3 ore al caldo e per un’ora a temperatura ambiente.
___
secondo rinfresco
100 gr del primo rinfresco
100 gr di farina di forza
50 gr acqua tiepida

Impastare bene e lavorare 10′, formare una palla, inciderla a croce e tenere al caldo per 3 ore al caldo e per un’ora a temperatura ambiente.

terzo rinfresco
100 gr del precedente rinfresco
100 gr farina di forza
50 gr acqua

Impastare bene per 10′, formare una palla, inciderla a croce e tenere al caldo per 3 ore al caldo e per un’ora a temperatura ambiente.
A questo punto il lievito è pronto per l’impasto.
___
primo impasto
240 gr del 3° rinfresco
225 gr burro morbido
225 gr zucchero
400 gr latte tiepido
2 uova
4 tuorli
1 kg farina di forza

Impastare molto bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto omogeneo, e mettere in una ciotola unta di burro. Far riposare 12 ore a 23-25° (forse ci può volere qualcosa di più, e nel mio caso non sono riuscia a mantenere la temperatura costante per tutto quel tempo, mi sono comunque aiutata con copertina e termosifone…). Alla fine del riposo deve essere più che raddoppiata.

TERZO GIORNO

Una volta conclusa questa lievitazione vanno aggiunti gli ingredienti del secondo impasto (a seguire) e va amalgamato tutto insieme.

secondo impasto
50 gr zucchero a velo
60 gr burro
30 gr mandorle tostate e tritate sottili
300 gr di scorza d’arancia o di cedro candita, tritata
2 tuorli
8 gr di sale
1 stecca di vaniglia (i semi)
(io ho aggiunto 2 cucchiai di cqua di fiori d’arancio)

Ottenuto un impasto omogeneo (aggiungendo se necesario un po’ di farina per ottenere la consistenza desiderata) va lasciato riposare 20-30” e poi diviso in 5-6 parti nelle stampi in carta da 500gr.
Far lievitare 3-4 ore al caldo, poi coprire con la glassa ottenuta battendo insieme (io l’ho fatto con le fruste elettriche) i seguenti ingredienti:

75 gr di mandorle pelate e tritate
130 gr zucchero
50 gr circa di chiara d’uovo
___
poi aggiungiere la copertura
40 gr di mandorle non pelate intere
2 cucchiai di zucchero a velo
2 cucchiai di zucchero in granella

Infornare a 180°-190° per 25′-30′ regolandosi per la fine cottura con la prova stecchino (anche per meno tempo: io le ho cotte in due fasi e le prime, quelle cotte per meno tempo, sono risultate più morbide….).

Una volta fredde, conservare in sacchetti di plastica per alimenti.

Questo per farle, le colombe pasquali, però ho anche pensato ad una opzione alternativa in cui un numero infinito di agenti esterni vi impediscano una tale corroborante esperienza: ordinarle qui (passando per di qua ;-)).
_
_
_
_______________
p.s. IMPORTANTE
ho pubblicato anche un’altra versione della colomba, l’anno scorso, diciamo la “versione fast”, per non soccombere ;-))…
si fa tutta con i vasetti di yogurt, e non è un vera e propria colomba lievitata (cioè si fa con il lievito in polvere), ma ne ha la forma ed ha un sapore buonissimo!
Una specie di ciambellone soffice pasquale e a forma di colomba.
Qui:
https://rossellavenezia.com/?p=876
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Categories: Viennoiserie, brioches e grandi lievitati Tags: _cose panose, feste, cucinare con lentezza

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Interazioni con il lettore

20 Commenti

  1. Babs

    23 Marzo 2010 at 10:25

    adesso che la colomba l'hai fatta, ti tocca proprio partecipare al mio contest! dai vaniglia eddai che sono certa sarai strepitosa!!!!
    bacio bacio
    b

    Rispondi
  2. manuela e silvia

    23 Marzo 2010 at 10:52

    Bellissima e chissà com'è venuta buona!! un lungo lavoro di pazienza e fasi…complimenti!
    un bacione

    Rispondi
  3. Carolina

    23 Marzo 2010 at 11:07

    Adesso persino la colomba!?
    Ma sei bravissima… :)
    A me vengono i brividi alla sola idea…
    Buona giornata!

    Rispondi
  4. Lisa

    23 Marzo 2010 at 11:21

    wow, sembra favolosa. BRAVISSIMA!!! Io ci ho provato lo scorso anno con scarsi risultati :-/

    lisa

    Rispondi
  5. Alem

    23 Marzo 2010 at 11:28

    ti ammiro profondamente! ecco.
    Io l'ho solo letta quella ricetta e poi l'ho archiviata!
    bellissima!

    Rispondi
  6. rossella

    23 Marzo 2010 at 12:39

    ah dimenticavo!
    ho pubblicato anche un'altra versione della colomba, l'anno scorso, la "versione fast" per non soccombere… si fa tutta con i vasetti di yogurt, e diciamo che non è un vera e propria colomba lievitata (cioè si fa con il lievito in polvere), ma ne ha la forma ed ha un sapore buonissimo!
    Una specie di ciambellone soffice pasquale e a forma di colomba.
    E' qui:
    http://vanigliacooking.blogspot.com/2009/04/colmba-pasquale.html

    Anzi, mi sa che aggiungo questo commento come nota al post… =D

    p.s. cmq grazie, siete proprio carucci, voialtri!

    Rispondi
  7. meringhe

    23 Marzo 2010 at 13:08

    Eh ormai lo so che sotto le feste ti immedesimi parecchio nelle Simili, anzi se devo dirti la verità me la aspettavo da un momento all'altro una colomba :)
    Non ho le conoscenze per giudicare il procedimento ne per dire nient'altro, però gli occhi per vedere la foto ce li ho. E' stupenda. E se poi mi dici che si può fare anche con il lievito di birra siamo a cavallo.
    Un bacio

    sara

    Rispondi
  8. caramel à la fleur de sel

    23 Marzo 2010 at 14:11

    meravigliosa!!! ho preso nota… ^ – ^

    Rispondi
  9. lukiz

    23 Marzo 2010 at 19:26

    tu non ci crederai, ma è tutto il giorno che vago per la rete alla ricerca di una colomba. e tu ci fai il post! la mia ubris sta già scalpitando…
    [ora che ci penso, ho anche il libro delle sorelle simili, sob]
    :)

    Rispondi
  10. Oxana

    23 Marzo 2010 at 19:49

    Ma che brava sei!!!!! per me è troppo complicato:((…
    Bravissima ( come sempre:)) )!!!

    Rispondi
  11. rossella

    23 Marzo 2010 at 20:07

    *lukiz: cara, sono felice che tu mi abbia scovata prima di aver trovat in casa TUA il libro delle legittime proprietarie della ricetta…. (placa la ubris che se parte alta all'ultimo rinfresco sarà gigante!!!! ;))

    Rispondi
  12. Daisy

    24 Marzo 2010 at 10:12

    Allora,ho letto la tua ricetta e mi ero messa d'impegno per poi poterla fare a casa ma facendo due conti tutto questo tempo non ce l'ho..quindi,tanto di cappello per la bravura e la pazienza e speriamo di ruiscire a farla prima o poi!!!
    cioa.de

    Rispondi
  13. Wennycara

    24 Marzo 2010 at 10:37

    Cara vaniglia, quando ho letto 72 ho concluso che MAI mi sarei cimentata in una simile impresa. Leggendo poi bene la ricetta mi sono lasciata piano piano corrompere :)
    Una domanda: quando dici "lasciare riposare al caldo" esattamente dove la collochi la tua nascente colombina? Ti prego illuminami :)
    Un bacione,

    wenny

    Rispondi
  14. rossella

    24 Marzo 2010 at 12:16

    *Daisy: infatti… l'unica soluzione sarebbe cominciare il venerdì sera, per chi ha sabato e domenica liberi… e allontanarsi da casa solo durante le lievitazioni (che ne so, andare a ritirare il tappeto in lavanderia, a fare la spesa, alla posta, insomma 'ste cose qui…)

    *Wenny: ma ceeeerto!!!!
    Dunque io faccio così: accendo il forno basso (5o-80°C) per pochi minuti, e poi lo spengo. Dopo un po' metto dento la creatura. Ho visto che tiene il calduccio almeno 2 ore due ore e mezzo… poi cmq lascio il tutto lì, e l'ultima fase se la fa a temperatura ambiente!
    Per i tempi più lunghi mi aiuto con coperta/e e sedia davanti al termosifone!

    Rispondi
  15. callilli

    24 Marzo 2010 at 13:59

    Solo a vaderla mi viene l'acquolina!
    La provero' questa ricetta deliziosa.
    Brava, come sempre!

    Rispondi
  16. sabrine d'aubergine

    24 Marzo 2010 at 23:54

    Penso che propenderò per la versione dell'anno scorso, dato che col lievito madre ancora non mi cimento. Ma certo queste foto sarebbero un incentivo forte ad intraprendere questa strada… Bravissima! Hai un futuro da Sorella Simile…
    A presto!

    Sabrine

    Rispondi
  17. Edda

    25 Marzo 2010 at 18:23

    Ho divorato il post e l'idea di vaniglia-simili mi piace un sacco, verro' ai vostri corsi ;-)
    Ho poco tempo e soprattutto nessuna dimestichezza con il lievito madre pero' devo dire che sei stata molto convincente (a parte l'invasione del lievito ;-). Intanto complimentissimi!

    Rispondi
  18. rossella

    2 Aprile 2010 at 21:23

    *callilli: =)

    *sabrine: sappi che volevo rifarle, ma non ci sono riuscita lo scorso finesettimana e quindi io e mamma, in questi ultimi preparativi prepasquali, opteremo anche noi per la versione "fast"!!!

    *edda: puoi farcela sicuramente, considera che per me era la prima volta! e sappi che sarai l'ospite d'onore ai corsi (ti metto una parola buona con le mie sorelle!) :-)

    Rispondi
  19. Maria Carla

    17 Marzo 2018 at 14:37

    Salve a tutti,
    lo scorso hanno ho confezionato stupende colombe che, per altro erano squisite e preparate con lievito madre. L’unico inconveniente era il tempo di conservazione che si riduceva a 3 max 4 giorni, nonostante le conservassi in sacchetti per alimenti. Avete qualche consiglio perchè si conservino di più? Tipo l’introduzione di “convervanti naturali” nell’impasto…

    Rispondi
    • Rossella

      18 Marzo 2018 at 17:28

      Ciao Maria Carla!
      Che tipo di impasto hai fatto? Simile a quello della ricetta? O leggermente più povero di grassi? Considera che il burro e le uova (oltre che un leggero ulteriore apporto di latte intero, che idraterebbe maggiormente l’impasto) favoriscono la lunghezza di mantenimento…
      Poi forse tenerle in frigo (sempre nel sacchetto) e poi riportarle a temperatura o meglio ancora ripassarle velocemente in forno. Oppure fare il “trattamento forno” anche a prescindere da quello frigo, per “ravvivarle” anche dopo i 3-4 gg.
      Che ne dici?
      Attendo tue!!! :)

      Rispondi

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