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Vaniglia — Storie di cucina

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zuppa di lenticchie “io + mia sorella”

19 Febbraio 2010 Zuppe, minestre e vellutate

un po’ per celia, un po’ per non morir

Questo è un periodo della mia vita da cuoca, in cui il mio cervello tende a suddividere sempre più nettamente le “cucine infrasettimanali” dalle “cucine del week-end”.
A volte durante la settimana arrivo a casa così tardi da non avere la forza non solo di cucinare, ma nemmeno di mangiare, e al tempo stesso, “appoggiarmi” ai cibi pronti o pseudo pronti (che ne so, i tortellini dentro quelle orrende confezioni di plastica per esempio, ma mai le paste precotte, o i minestroni in busta, eh?) mi tolglie ancora più energia.
Anche se a volte è una vera salvezza, quelle in cui non fai nemmeno in tempo a comprare il pane, figuriamoci prepararlo…
Comunqe per tornare a noi, dall’inizio del 2010 uno dei propositi di Vaniglia è stato quello di postare ANCHE ricette fattibili in poco tempo e con pochi ingredienti, anche dopo 8-9 ore di lavoro e 3-4 ore di mezzi pubblici.
Ecco perchè vorrei approfondire un po’ l’etichetta “kit di sopravvivenza“, che magari riguarda ricette non delle più ortodosse (non so se ricordate la scandalosa torta con crema pronta ikea), ma che possono risultare utili per assorbire un po’ dell’allegrezza che ci contagia cucinando, rimanendo ANCHE vivi, a fine giornata…
Alcune di queste ricette comportano l’ausilio di alcuni “trucchetti”, come l’utilizzo di sfoglia pronta (o la previdenza di farla da sè, e congelarla…), altre solo poco organizzazione, secondo me, come questa zuppa di lenticchie, che in realtà non è il cavallo di battaglia di escoffier, anche se devo dire è buonabuona, oltre che calda, utile per “svoltare” l’inverno, per finire le lenticchie biologiche prima che inizi la primavera, e per scaldarsi una delle solite noiose sere di pioggia di questo mese troppo lungo per essere corto… ;-)
Mia sorella fa le lenticchie partendo da un “sofrittino di porco”, così, giusto per non sbagliare, io di mio ci ho aggiunto 2 carote (al limite anche una mezza costa di sedano!), per pareggiare!

ingredienti (2-3 persone)
250gr lenticchie seche
100gr pancetta tesa
2 carote medie
1/costa di sedano (facoltativa)
1 cipolla media
1lt brodo vegetale
sale, pepe, olio
parmigiano a scagliette

NB. PASSAGGIO DA FARE LA MATTINA MENTRE USCITE PER ANDARE AL LAVORO: mettere le lenticchie a bagno in un recipiente.

(appena rientrate a casa, sfatti, ho come l’impressione) Preparare un brodo bio con cubetto apposito (se lo fate da voi, il brodo – brave! ;-) – meglio la sera prima…), mettere a soffriggere la pancetta in una pentola a fondo spesso e aggiungere le carote pelate e tagliate prima longitudinalmente in due, poi a lunette di 5-8mm, la cipolla tritata sottilmente. Fare insaporire 3-4′. Aggiungere le lenticchie scolate e far tostare 3-4 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere il brodo e cuocere a fuoco lento per una mezzoretta.

Monitorare ogni tanto, ma nel frattempo potere fare altro, le lenticchie vanno da sole…

Verso la fine aggiungere un po’ di acqua se occorre, aggiustere di sale e pepe, un filo d’olio e qualche ricciolo di parmigiano.

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Categories: Zuppe, minestre e vellutate Tags: _primi piatti, kit di sopravvivenza, cucina fast, zuppe e vellutate, gluten free

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Interazioni con il lettore

22 Commenti

  1. Genny G.

    19 Febbraio 2010 at 11:52

    io divido sempre i giorni in feriali e festivi e la cucina dell'uno e dell'altro , ha in mezzo il mar rosso!:D

    Rispondi
  2. Alem

    19 Febbraio 2010 at 11:57

    io cucino nel week end e poi congelo. Ormai è l'unica soluzione per non invitare sempre a cena il famoso SIG. RANA.

    Rispondi
  3. rossella

    19 Febbraio 2010 at 12:00

    esatto! e quando salta il we di cucinazioni varie, e quando il freezer non vuole collaborare (perchè effettivamente molto piccoletto, per contenere una settimana untera), scatta l'invito-rana, sempre un po' a denti stretti, in tutti i sensi… ;)

    Rispondi
  4. manuela e silvia

    19 Febbraio 2010 at 12:06

    Una zuppa proprio corposa ed invitante! l'ideale dopo un'intensa giornata lavorativa!!bellissima idea e preziosi i consigli!
    bacioni

    Rispondi
  5. BARBARA

    19 Febbraio 2010 at 12:17

    Tempo tiranno! Ma noi non ci tiriamo indietro e questa zuppa mi sembra un ottimo compromesso!

    Rispondi
  6. antonella

    19 Febbraio 2010 at 12:46

    la sorella del cosiddetto "soffrittino di porco" dixit: prima far soffriggere la cipolla e le carote (e un po' di sedano, se vi piace) e soltando dopo aggungere pancetta (o salsiccetta morbida a pezzetti). altra buona idea potrebbe essere quella di abbrustolire una fetta di pane (tipo altamura o di grano duro, ci sta benissimo) e metterla sul piatto prima di riemprilo della zuppa ;-) è un ottimo fondo-zuppa. viva le rusticherie a fine giornata

    Rispondi
  7. rossella

    19 Febbraio 2010 at 12:53

    ok tune', grassie!
    (e come vengono, abbrustoliti o morbidi, i suddetti pezzetti di porco vario?)

    Rispondi
  8. lise.charmel

    19 Febbraio 2010 at 14:16

    io vivo di kit di sopravvivenza (e certe volte soccombo pure alle zuppe pronte ahimè), per cui questa zuppina fa proprio al caso mio, mi sa che la metto nel menu della settimana prossima

    Rispondi
  9. marifra79

    19 Febbraio 2010 at 14:36

    Sai che la differenza fra la cucina dei feriali e dei festivi la faccio anch'io!!!Come ti capisco…mi immedesimo alla grande con la difficoltà di cucinare soprattutto a fine giornata dopo tante ore di lavoro!Spesso anch'io prendo cose pronte o mi butto sulla pizza….seguirò con minuziosa attenzione la sezione del "kit di sopravvivenza"!!!!
    UN ABBRACCIO e buon fine settimana

    Rispondi
  10. Carolina

    19 Febbraio 2010 at 14:54

    Ciao vaniglia!
    Come stai?
    Inizio col dirti che approvo a pieni voti la nuova etichetta "kit di sopravvivenza". Ultimamente ne ho davvero bisogno… Sembrerebbe proprio che la tesi mi abbia prosciugato qualsiasi velleità culinaria…
    E poi, come mi pare di averti già detto, ogni tanto (quando serve!) non disdegno la sfoglia o la basta brisée pronte della Buitoni…
    Un abbraccio!

    Rispondi
  11. Ely

    19 Febbraio 2010 at 15:09

    anche io non giubilo ai piatti già preparati e non ne faccio usò ma preparo e congelo oppure un semplice piatto di pasta cruda o una minestra con verdure, questa è splendida, e se usi le lenticchie decorticate non hai manco bisogno di metterle a bagno (l'ho fatta ieri sera in 20 minuti) baci Ely

    Rispondi
  12. Anonimo

    19 Febbraio 2010 at 15:26

    Ecco dopo aver letto 'kit di sopravvivenza' ho provato tanto affetto per te, sarà la storia del mal comune e del mezzo gaudio.

    Fatto sta che qualunque consiglio è bene accetto, soprattutto per chi oltre al discorso lavoro+metro+treno+varie, vive in un monolocale ed ha un congelatore piccio-piccio.

    Però io su stè lenticchie ne ho sentite tante, in particolare che non si mettono a bagno (solo loro …). Insomma vero, falso, ininfluente???

    Un abbraccio e meno male che è venerdì!

    Barbara M.

    Rispondi
  13. rossella

    19 Febbraio 2010 at 19:28

    *lise: che bello vedere che resistiamo tutti alle stesse imprese quitidiane!
    anche le foodblogger che sembra sempre che "abbiano il tempo per fare il blog di cucina", non so a voi, ma ame spesso capita di sentirmelo dire… ;-)

    *marifra: pizza! che metodo stupendo per sopravvivere, vero?
    (adesso che ci penso, mai postato niente sull'argomento…)

    *ca-ro-li-na!!!!!!! ciao!!!!! che bello sei tornata, ci voleva, come stai? ti sei riposata? eccerto che la tesi ti ha prosciugata, non ti preoccupare, ogni tanto al blog fa pure bene prendersi dei momenti di riposo, sai?
    p.s. io per esempio uso una sfoglia biologica che mi piace da morire (anche se sono piuttosto contraria alla catena del freddo per i cibi, in particolare per quelli biologici, ma quella è veramente buona…)
    sai che faccio adesso? clono questo commenticcio sul tuo post di oggi, mi rendo conto che forse stava meglio là… =D

    *ely: decorticate… bene! kit di sopravvivenza subito!!

    *barbara m.: come ti capisco per il freezer… sai che il mio viene dal monolocale dove stavp prima, e per questo, nonostante il cambio di casa, le dimensioni dello stoccaggio dei cibi freschi e freddi sono rimaste minime….
    io non ci capisco molto con i legumi, certo cuociono più in fretta una volta "ammollati"… o no? uh?
    meno male, sì…

    Rispondi
  14. Dodò

    19 Febbraio 2010 at 21:06

    fatta stasera, molto simile, ma con lenticchie rosse decorticate.ancora più veloce, non bisogna nemmeno metterle a bagno!

    Rispondi
  15. dada

    19 Febbraio 2010 at 21:35

    Le tue ricette sono tutte fattibili e sanno di casa.
    Anch'io divido i due tipi di cibo ( evviva il week end ci si sfoga), e niente cibi "pronti" qui non c'è neanche Rana (salvo fare chilometri) e il freezer è piccolissimo ;-)
    Buon fine settimana!

    Rispondi
  16. dada

    19 Febbraio 2010 at 21:36

    Sempre io. Zuppa perfetta per il ritorno dal freddo :-)

    Rispondi
  17. artetecaskitchen

    19 Febbraio 2010 at 21:41

    Ciao, capito qui per caso, da Google. Hai un blog davvero carino ed interessante. Colgo l'occasione per lasciarti i miei recapiti. Fabrizio

    Rispondi
  18. Carolina

    20 Febbraio 2010 at 08:32

    Buondì carissima!
    Posso chiederti dove compri la sfoglia?
    Al NaturaSì?

    Rispondi
  19. Fra

    20 Febbraio 2010 at 10:48

    Ti capisco perfettamente, io cerco di cucinare cose più elaborate nel week end che poi congelo e durante la settimana mi arrangio come posso, tante insalate e zuppe, oppure petti di pollo. Per il blog cerco di decidere una ricetta da fare se ho una serata libera ;)
    Questa tua zuppa mi sembra davvero l'ideale per utilizzare quel mezzo sacchetto di lenticchie che girano in dispensa da ormai troppo tempo. Un bacione e buon fine settimana
    fra

    Rispondi
  20. rossella

    20 Febbraio 2010 at 19:09

    *fra: vuoi sapere a cosa mi è servita????? a finire quel mezzo saccetto aperto il 1 gennaio!!!! ;)

    *carolina: da biopolis, qui a roma ce ne sono molti, ma ho cercato sul sito b'io se c'era qualcosa in toscana e non mi è sembrato di trovarne….

    *artetecaskitchen: uh! grazie!!

    *dada: ma se io stessi in francia rana lo snobberei veramente alla grande, sai? ;) condivido l'entusiasmo per i finesettimana creativi!

    *dodò: mi avete convinto con queste decorticate! che significherebbe, "decorticate", poi?

    Rispondi
  21. Dodò

    21 Febbraio 2010 at 21:14

    Semplicemente è stata tolta la parte esterna (credo con una precottura a vapore). Per cui cuociono molto rapidamente. Io in genere uso quelle rosse e cuociono in 10-15 minuti. Devo dire che un po' si disfano in cottura, creando una sorta di crema.
    A presto!

    Rispondi
  22. Marta

    24 Febbraio 2010 at 15:25

    stasera la provo :)

    Rispondi

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