Ieri avevo voglia di qualcosa di caldo, forse sarà la pioggia? E di umile, e chic (sì, una di quelle ricette umile e chic al tempo stesso, le mie preferite in assoluto!). E buono. In verità, ad essere precisi la vichyssoise va consumata fredda, o meglio a temperatura ambiente, solo che io la adoro così (e in fondo, se fate mente locale, anche Ratatouille la “serve” calda – sì, è la fantastica vellutata dell’esordio del topolino in cucina). Potete variare la quantità di patate o cipolle in base a quanto preferite prevalga il sapore di uno o dell’altro ingrediente (anche se è molto importante l’equilibrio tra questi due sapori). Fatela comunque riposare una decina di minuti prima di servire.
ingredienti
450 gr patate
300 gr porri (la parte bianca)
1 cipolla bianca
20 gr burro
125 gr panna liquida
1 lt brodo (abbondante)
erba cipollina tritata o poco porro (la parte verde)
pimento o noce moscatasale
pepe
Sbucciare e tagliere sottilmente patate, porri e cipolla. Far rinvenire cipolla e porri in una pentola, con il burro, per una decina di minuti a fiamma media. finchè non sono morbidi. Aggiungere le patate e il brodo, aggiustare di sale e pepe, aggiungere un pizzico di noce moscata grattugiata (o di pimento).
Far cuocere 30′ circa.
Passare la zuppa al mixer, e lasciarla raffreddare. Aggiungere la panna. Servire con un po’ di erba cipollina, o con pezzetti di porro verde rosolato con un filino di burro in un padellino antiaderente. E godetevela.
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“Ricordo ogni minimo dettaglio di quell’esperienza: il modo in cui il cameriere versò la minestra da una zuppiera d’argento nella mia ciotola, il suono croccante dell’erba cipollina tritata che vi sparse sopra come guarnizione, il sapore ricco e cremoso del porro e della patata, il piacevole choc, la sorpresa data dal fatto che quella sostanza fosse fredda”. Kitchen Confidential – Anthony Bourdain
Carolina
Non l’ho mai provata… Devo correre ai ripari, perché sono sicura che mi piacerebbe molto. Ha un aspetto davvero chic, concordo!
Buon inizio di settimana!
manu e silvia
mmm, buonissima!! delicata ma essenziale!!
bacioni
Fra
Anche io l’ho fatta la settimana scorsa, ispirata dal libro di Bourdain…deliziosa
Un bacio e buon lunedì
fra
Mirtilla
una preparazione per me nuova,l’hai illustrata e presentata magnificamente!!
rossella
@mirtilla: veramente? invece mi sembrava così riduttiva rispetto al sapore… ma alla fine è sempre così: per quanto uno si sforzi, l’assaggio “diretto” ha sempre quel po’ di gusto in più!
@Carolina: sì, provala, è sorprendente; è diventata la mia preferita dalla prima volta in cui l’ho realizzata!
@manu e Silvia e @fra: deliziosa sì (ma a voi succede di “andare in fissa” per un alimento, o un ingrediente, o una preparazione, in alcuni periodi dell’anno???)
sweetcook
Uuuhhh non la conoscevo…devo rimediare, sembra paradisiaca))
rossella
@sweetcook: sono contenta che non sia così nota, perchè in realtà è un classico della cucina francese, ma quando anche io l’ho provato, è stato anche per me una vera scoperta!!
Anonimo
Cara vaniglia, ho scovato da poco, su suggerimento di un’amica, il tuo bellissimo blog.Ho già acquistato gli ingredienti per qualche ricetta…ma non per la vichyssoise visto che la mia Linda non gradirebbe il sapore di cipolle!
Ebbene si, ci conosciamo da tanto, ma a te svelare il mistero!
Baci,
…
rossella
FRANCESCA!!!!!!
rossella
ok mi ricompongo… sì, diciamo per ora evitiamo cipolle e abbondiamo di mele, burro, miele? cosa ne direbbe la piccola Linda?
un bacio
francesca
Brava! Però non vale, hai capito subito…niente suspace…niente brivido…vabbè…per stavolta!
Buona giornata!
federica
già mi immagino monsieur patou che direbbe a proposito della chiccheria della zuppa…cmq come hai fatto a citare il libro che me da quando me l’hai prestato ce l’ho ancora io??
..cmq questa la provo sembra facile, a prova di “me”….ma che succede qui..sei stata scoperta?
rossella
@francesca: eheheheh….. (mi hai fatto venire in mente una ricetta, lo sai?)
@federica: ce l’avevo scritta da un’altra parte! ma ti è piaciuto allora il libro?
annathenice
CAspita, io facevo la Vichyssoise e non lo sapevo!!! Accidenti pensavo di averla inventata io. Com’è strana la mente umana. A dispetto delle latitudini e delle abitudini alimentari riesce a raggiungere lo stesso obiettivo solo associando mentalmente i sapori.
In riferimento al tuo commento del ‘purè di fave bianche’, è un piatto povero tipico della puglia, la mia regione. Le fave dovrebbero trovarsi nei supermercati, ma se non liu trovi, quando vengo a Roma(a breve) te li porto io. Ciao Anna
stefi
Non l’ho mai provata ma sicuramente rimedierò archiviando questa tua ricetta.
Grazie e buona giornata.
rossella
@ annathenice: grazie! servizio completo… ricetta e ingrediente! (posso chiederti una cosa: mi incuriosisce tanto il nome del blog “parole di carta”, ma è una cosa in preparazione?)
Cianfresca
Dai prima o poi proverò anche io questa meraviglia, sperando che mi venga altrettanto gustosa
anna the nice
Scusa ma leggo per caso solo ora la tua risposta… Il blog http://leparoledicarta.blogspot.com è un altro blog che curo io sui libri che leggo …. e di cui mi piace parlare con chi condivide la stessa passione.
Ciao
anna