‘sta donna mi piace.
Eccome se mi piace.
Dev’essere per l’autoironia, il modo sensibile di fare sintesi, di farmi ridere, sorridere, pensare.
Qualche settimana fa pensavo di pubblicare un elenco di buoni propositi. Li faccio spesso con le mie sorelle, all’inizio dell’anno, e questa volta anche per l’inizio di settembre: li scriviamo insieme, poi ognuna diventa custode dei propositi dell’altra e veglia, e monitora, e fa (e fa fare) il punto… ;-)
E’ un modo per prendersi cura reciprocamente, di concentrarsi su di sè, di darsi buon umore.
Poi le domande mi hanno distratta, e infine, qualche giorno fa, ho letto il suo articolo su D di la Repubblica: è una rubrica che non salto mai, ed è strano, perchè non vado lì per leggerla, è lei che mi prende, mi cattura mentre sfoglio la rivista.
Di lì passo e lì mi inchiodo. E leggo, e rido, sorrido e penso, come dicevo sopra.
Allora ho pensato di pubblicare i suoi di buoni propositi, perchè se è vero che ognuna di noi ne ha di diversi, è anche vero che a me piace immaginarci così: colte, sensibili, incasinate, concentrate (come un concentrato, dense insomma ;-P), multidirezionali, multipensanti&facenti, smarcanti e presenti, curiose spiritose e geniali!
Appunti & divagazioni di una (non solo) mamma
ABC DEI BUONI PROPOSITI
Da tenere in borsa. Per superare le giornate sempre più corte e grigie di questo autunno incombente
di Elasti
A me l’autunno mette ansia da prestazione e da buoni propositi. È adesso che il mondo ricomincia sul serio, che il freddo incombe, che si decide di mangiare meno insaccati e più broccoli, meno patatine e più quinoa, che ci si chiede che fare di queste giornate sempre più corte e grigie che si srotolano all’orizzonte. Per non sbagliare, non perdere la strada, non deludermi, ho stilato un abbecedario di buone intenzioni, un vademecum da tenere in borsa, tra le chiavi di casa e il burro di cacao gusto mirtillo, una bussola che indichi la direzione a questo inizio.
Arrendersi all’entropia: la vita è troppo breve per piangere di fronte a una tavoletta del water perennemente alzata da quattro maschi senza mira e al trilione di schifezze in disordine che lastricano il nostro cammino.
Baciarlo, dove il pronome “lo” sta per partner, o chi per lui. Con la lingua e gli occhi chiusi, come si faceva un tempo. Pare che serva a migliorare l’umore e la fiducia nel futuro e nel prossimo.
Coltivare una passione, anche piccola, ma privata e appagante. Per quel che mi riguarda nutrirò il mio feticismo per i libri di cucina con tantissime figure e per la cioccolata aromatizzata all’arancia.
Decidere cosa fare da grande. Non è mai troppo tardi per un ripensamento, un colpo di testa, un’ambizione urgente e improvvisa. Io avrò i capelli rossi, debellerò la cellulite dai paesi mediterranei, suonerò il violoncello e parteciperò alle Olimpiadi.
Eliminare dal guardaroba, preferibilmente con un catartico falò, le mutande di nonna Abelarda e i reggiseni coordinati. Fare uno spavaldo ingresso da maliarda in una boutique di intimo e comprare la biancheria di una pornostar.
Giocare a Uno. Sì, lo so, non è un passatempo per intellettuali ma è un gioco bellissimo. E vinco sempre.
Imparare a lasciare andare: i figli, i brutti pensieri, i giornali la mattina in ufficio, quando ti alzi un attimo e il collega infido li ha rubati.
Leggere di più: i classici, i fumetti, le novità, i blog e le lettere della mia nonna, chiuse dentro una scatola e mai tirate fuori perché ci vuole una forza coraggiosa per ascoltare voci che non fanno più rumore.
Mettere un cappello buffo, una gonna corta, un paio di occhiali improbabili, uno di stivali tacco 12 e uno di collant a righe, chiudendo nell’armadio il pudibondo conformismo dei 13 anni che non può e non deve funestare i 40. Non avere paura. Tanto non serve.
Osare gridare, arrabbiarsi, indignarsi, schifarsi e cambiare. Per fare la rivoluzione non si può essere vere signore.
Pranzare con i miei genitori, da soli e separatamente. In un giorno a caso, magari il martedì. L’ultima volta è successo troppo tempo fa e ci siamo detti cose belle e un po’ memorabili.
Ridere con i miei figli, tra un no e l’altro. Per allegria, per gioco, per tenerci in allenamento, per rifarci ora di quando saranno adolescenti ombrosi e mi considereranno una sfigata.
Scappare con lui, per un po’, facendo finta di essere amanti e non due tizi che hanno tre figli e il sabato mattina fanno la spesa all’ipermercato.
Telefonare alle mie amiche. Per chiacchierare, spettegolare, raccontarci le storie e dire scemenze. Come quando eravamo piccole e lievi e il tempo era quasi tutto gratis.
Uscire sul balcone e trovare l’orto di Michelle Obama e non gerani agonizzanti, salvia infestante e cadaveri tutti intorno, vittime del mio pollice nero.
Vedere ogni tanto un film, per grandi, al cinema. Arrivando in anticipo per emozionarsi quando le luci si spengono e per vedere tutte le pubblicità prima dell’inizio.
Zuccherare il caffè, il tè e la macedonia. Perché lo zucchero è un’invenzione geniale, a differenza del dolcificante che, come tutti i surrogati, mette tristezza.
Trovate gli articoli di Elasti qui: http://www.nonsolomamma.com/, e qui: http://d.repubblica.it/ricerca?query=elasti&x=0&y=0
Francesca
dovrei fare miei tutti questi propositi ( tranne quelli sui figli, ovviamente)…soprattutto quelli riguardanti il guardaroba e il tacco 12: al fuoco le mie paperine e le camicette da collegiale ( e la collezione di mutante di nonna Abelarda, obviously)!
lukiz
anche a me lei piace un sacco!
ma i vaniglia propositi?
kiz!
rosa
M E R A V I G L I O S O!
Mi ha aperto il cuore. Il primo proposito che voglio mettere in atto è: bacialo! perché sono una schifosissima romatica :-)
salamander
ho letto tutto d'un fiato!
bellissimo!!!!
marifra79
Le vorrei tanto anch'io delle sorelle così, ho un fratello ma è meglio lasciarlo perdere! Non la conoscevo, ti ringrazio per averci parlato di lei… la lista dei buoni propositi dovrei proprio farla!! Un abbraccio
elasti
grazie!
e comunque le sorelle con cui fare i buoni propositi te invidio un po' anche io!
rossella
*elasti: :) giuro che a volte me le invidio pure io! e grazie a te…
*marifra79: a me piace da morire farle! e questa è perfetta..
*salamander: sì, lei si legge sempre così, in un attimo, e ti arriva tutto!
*rosa: eh, a chi lo dici…
*lukiz: e-umhhhh
*francesca: io col tacco 12 arrivo ad un metro e settanta, passo subito al buon proposito sui sogni da realizzare ed è la volta buona che faccio la modella ah-ah, lo dico perchè non mi vedete adesso! ;)
Luana
Saranno cose scontate, saranno scritte in modo ironico..ma sono anche maledettamente vere! E secondo me, basterebbe seguirle per perdere meno di vista noi stesse.
Approvo. :-)
Laura.lau
Rossella! Anch'io leggo sempre Elasti!! Sul blog e su D, è la prima cosa che leggo quando apro la rivista il sabato mattina.
Anch'io ti invidio moltissimissimissino le tue due sorelle (io ho un fratello che mi tratta malissimo, scusa, ma è il mio cruccio ultimamente e non so come fare)!
Comunque appena esco da un certo tunnel lavorativo proverò a stilare i buoni propositi; anche se – confesso – oggi ho in effetti comperato un paio di scarpe tacco 12.
rossella
*laura.lau: uh, come mi dispiace, che fatica 'sti maschi!
Però che brava, vedi, hai già messo in pratica uno dei buoni propositi! :)
Che bello scoprire queste cose in comune, eh? Non i tacchi, come dicevo 12 su 158 cm son proprio troppi, intendevo la Elasti… XD
breakfast at lizzy's
era da un pò che non leggevo la elasti… mi piace tantissimo! vado a ripescarla!
Laura.lau
Grazie Rossella per la comprensione … quanto ai tacchi, la mia altezza piú o meno la stessa, quindi direi che puoi provare, dipende dalle scarpe … attendo notizie.