• Vai alla navigazione primaria
  • Vai al contenuto
  • Passa alla barra laterale
  • Passa al pié di pagina

Vaniglia — Storie di cucina

  • Home
  • Ricette
  • Food
  • Travel
  • Lifestyle
  • Diario
  • Portfolio
  • About
  • My Cookbooks
  • Contatti

pane al latte in cassetta

2 Marzo 2011 Pane, Pizze e focacce

(con lievito madre, volendo)
La questione del lievito madre sta tutta là, secondo me: saperlo “monitorare” e avere un paio di ricette comode per “impiagarlo” senza doverci pensare.
La prima si acquisisce con il tempo, neanche tanto: all’inizio avevo uno specchietto dei tempi “di maturazione” della pasta madre, visto da izn, ricopiato nell’agendina, poi man mano ho preso l’abitudine di guardare direttamente in frigo per vedere “che faccia ha”, come stanno le bolle d’aria e se la parabola discendente è iniziata (non so voi ma io la uso in quella fase che va dall’acme della lievitazione della pasta all’inizio dell’abbattimanto – ovviamente senza aspettare che collassi, insomma sì, le bollette d’aria devono esserci ed essere belle in forma).
Però alla fine della fiera, in soldoni, in soldonissimi, più o meno la uso due volte alla settimana, un pezzetto, e il pezzetto fratello lo rinfresco. Una delle due, è quella “dedicata”, con ricettine magari a doppia lievitazione e un minimo di accortezza nella realizzazione (e questo lo facciamo cadere di sabato, vistomai domenica non diluviasse e ci fosse un filino di luce decente addirittura per fotografare), la seconda è quella da battaglia, quella che si deve preparare a occhi chiusi, in piena settimana lavorativa, ore 22.00 circa, o meglio 23.00, e si deve infornare ad occhi chiusi, sempre in piena settimana lavorativa, ore 06.40.
Quindi io adesso sono alla ricerca di queste due tipologie di ricette.
Quella della sopravvivenza ve l’ho già postata, altre sparse pure ;-)
Ma l’elenchino va aggiornato, anzi mi piacerebbe più avanti fare un piddieffino, con le ricette divise per ambiti cronologici!
Questa io l’ho provata la prima volta con calma, nel week-end, ma credo si possa adattare benissimo alla fase serale, se riuscite a rientrare dal lavoro ad un ora decente, che dire, 18,30, e poi reimpastare e fare la seconda lievitazione in notturna, per la solita cottura all’alba (mi sento un po’ pazza quando scrivo ‘ste cose, effettivamente… ;-P).
ecco qua!
ingredienti
500gr farina 0
220gr pasta madre*
300gr latte intero
1 cucchiaio di malto
1 cucchiaino di sale
Sciogliere il lievito madre (a temperatura ambiente) in 70gr di latte appena tiepido, aggiungere 100gr di farina e mescolare. Lasciar lievitare coperto in un luogo tiepido per circa 1h e 30min.
Aggiungere a questo punto la farina, il malto e il sale e il latte rimasto, impastare bene, formare un panetto allungato e disporre in uno stampo a cassetta da 28 cm.
Lasciar lievitare al caldo ancora almeno 5 ore (forse 6, credo vada bene anche tutta la notte), spenellare con poco latte, poi cuocere a 180°C per 45′ circa.
*sostituibile con 15gr di lievito di birra, e riducendo di circa 1/2 o 1/3 i tempi di lievitazione
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Categories: Pane, Pizze e focacce Tags: _cose panose, cucinare con lentezza

Previous Post: « polpettine di manzo al pomodoro
Next Post: pane e cioccolata »

Interazioni con il lettore

7 Commenti

  1. Babs

    2 Marzo 2011 at 07:54

    ;) buongiorno ross!
    sai che io non ho ancora avuto il tempo tecnico/pratico per pensare di dedicarmi alla pasta madre…. prima o poi… forse!
    ;))))
    un bacino
    b

    Rispondi
  2. lucy

    2 Marzo 2011 at 09:26

    sono imperdonabile anche io, devo assolutamente provarci ad accudire la pasta madre ma ho paura di non riuscire ad essere una così brva madre!però immagino il gusto!

    Rispondi
  3. Edda

    2 Marzo 2011 at 12:04

    Allora lo voglio…immagino già il risultato! Un abbraccione morbido

    Rispondi
  4. la sissa

    2 Marzo 2011 at 16:23

    Ciao cara! Che meraviglia di pane! ..anche noi -da poco- panifichiamo e con grande soddisfazione!! Riusciamo a coordinarci discretamente bene anche con le infornate infrasettimanali per non farci mancare il pane fresco di giornata.. Unico neo, non riusciamo a contenerci e…. la pancia cresce………….
    Ciao, buona giornata.
    Sissa

    Rispondi
  5. rossella

    2 Marzo 2011 at 19:08

    no donne, non esagero, è fattibile!oddìo non so, forse bisogna solo superare lo scoglio psicologico del rinfresco e avere veramente quel paio di ricettine infallibili e "d'ordinanza"…

    *babs: vabbè tu lo fai con la nona mano (sinistra), son sicura, se ti ci metti (infondo, la milleunesima cosa in più…)

    *edda: anche a te, cara… :)

    Rispondi
  6. Passiflora

    2 Marzo 2011 at 20:59

    che costanza ci vuole! io non ce la potrei fare… già solo l'esempio che hai fatto in settimana lavorativa.. 6.40??? io di solito sono ancora a letto e non mi alzerei mai prima per panificare. Ti ammiro molto però per avere la forza di farlo! :)

    Rispondi
  7. rossella

    2 Marzo 2011 at 21:28

    *passiflora: guarda, non è difficilissimo. a quell'ora il pane è già lievitato, basta accendere il forno e metterlo a cuocere dopo qualche minuto, quando il forno è caldo. Direi quesi che la mattina aiuta un po' di calduccio. Poi a volte mi faccio aiutare da chi si sveglia ancora prima di me… :)

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Footer

  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter

© 2023 · Vaniglia — Storie di Cucina · Privacy Policy

loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.