A metà fra i buoni propositi per l’anno (lavorativo) che sta partendo appena partito e una specie di autoanalisi gourmand e di intenti, finalmente riesco a parlarvi della carrettata di libri che ho avuto il coraggio di caricarmi da Parigi a Roma quest’estate, accompagnati da altri 5 di francese, 6 saggi di paesaggio e un romanzo di agatha cristhie che mi serviva per fare esercizio e che, oltre a rilassarmi non poco, mi fa un sacco simpatia..
Per non ingolfare la comunicazione che nasce di per sè già abbastanza ponderosa, bypasso il giallo, i saggi e i vari libri di grammatica e coniugazione francese, e passo, comevesbajate :) alle ricette.
I buoni propositi culinari riguardano quella che è l’immagine della mia cucina ideale, sana bella ma anche, a volte, veloce. Questa definizione sa un po’ di ossimoro, perchè la cucina “fast”, proprio sana, secondo me, non può essere, però io credo, che con un po’ di accorgimenti e di organizzazione, ci si può procacciare del buon cibo giornaliero senza impazzire per cucinare e senza ricorrere a (troppi) preparati, oppure facendoseli da sè, questi “preparati”!
Perchè tutti abbiamo diritto ad una calda e rilassante “cucinatina” serale, anche chi sta fuori casa 12 ore al giorno (e il finesettimana deve rimetterla in piedi, la casa, che nei 5 giorni precedenti ha rischiato di soccombere!)….
p.s. sì, la foto…. appena fatta mi sono accorta che i titoli erano tutti al contrario, rispetto al senso di lettura… quindi ho deciso di postarla girata! ;-P
Vado con i racconti!
Ecco, questo è il capostipite, dei libri “ad alto tasso di sopravvivenza culinaria” che tengo d’occhio da un po’, e che vi confesso non mi convinceva poi così tanto (sarà stato forse in relazione al prezzo?), ma che alla fine mi sono decisa a comprare (sarà stato forse che per una serie di motivi l’ho trovato a meno di un quarto del prezzo di copertina italiano?).
Si tratta di un libro che raccoglie ricette pensate per chi non può fare la spesa (del “fresco”) quotidianamente, e che quindi può organizzarsi una dispensa ad hoc per affrontare un invito a cena improvviso (a casa propria!), o semplicemente per presentare piatti gustosi (quasi) tutta la settimana (che mica vojiamo diventà prestazionali, qui…). Le ricette hanno la lista degli ingredienti divisi in settori (fresco, dispensa e freezer), e all’inizio ero in dubbio perchè non sono favorevolissima all’utilizzo di cibi surgelati, salvo poi pensare che sarebbe stato interessante studiare le ricette e anche il modo di fare da me alcuni ingredienti di base, stoccarli e/o surgelarli io stessa…. ;-P
2. Bérengère Abraham, Cuisiner pour 4 avec 5, 10, 15 euros ?
Confesso subito che questa estate mi sono innamorata follemente di tale collana Larousse (collection Album Larousse), agile come formato e come prezzo, senza essere troppo piccola (e forse anche con poche ricette, ma tutte molto “cucinabili”)!
Confesso subito che questa estate mi sono innamorata follemente di tale collana Larousse (collection Album Larousse), agile come formato e come prezzo, senza essere troppo piccola (e forse anche con poche ricette, ma tutte molto “cucinabili”)!
Le foto sono molto belle (ecco, scoperto il motivo dell'”invaghimento”) e le ricette sono così sobrie, “povere” ed eleganti da lasciare di stucco (anche se supersemplici, robe tipo tarte alla cipolla, o cocottine, o verdure grigliate e servite semplicicemplici con salsette e pain perdu salato….): perfetta l’idea di essere “leggeri” per il portafoglio, ma, secondo me anche per l’ambiente.. :)
3. Jodi Vassallo, mon cours de cuisine: les basiques confitures – Confitures Chutney & cie
Nella mia testa deve esserci qualcosa che cortocircuita quando vedo una pubblicazione che riguarda le marmellate, conserve, confetture. Perchè alla fine il procedimento me lo curo, lo cambio, lo stravolgo da me, però i libri non resisto, me li compro lo stesso, e sono già a quota 3 (uno anche l’ultima volta che sono stata a Parigi…).
Pure in questo caso però, ho avuto la fortuna di trovare il libro ad un prezzo di occasione, scontatissimo rispetto al prezzo di copertina francese, già di per sè più basso della collana “gemella” italiana.
Oltre alle confetture, anche le fantastiche gelées, ed i chutney, che pare vadano un sacco de’sti tempi… :-)
4. Georgie Tarn & Tracey Fine, Le carnet de recette d’une Princesse Juive
Questo rimane un po’ fuori della “serie tematica”, un po’ come quell appena citato sulle confetture. Beh diciamo che entrambi rientrano nella categoria “coup au coeur”, o meglio proprio bbotta compulsiva, come dicevamo pocanzi… Si tratta in effetti del primo acquisto parigino di quest’anno, di cui vi avevo già parlato qui, e fatto prima dell’elaborazione del piano finale del trasporto transalpino di materiali pesanti….
Ancora cucinato niente di queste ricette superinvitanti, ma il libro di per sè è veramente divertente da leggere (la philosophie princière, les regles alimentaires juives, du secret de la vie, 10 commandements de la princesse juive, …)
Ancora cucinato niente di queste ricette superinvitanti, ma il libro di per sè è veramente divertente da leggere (la philosophie princière, les regles alimentaires juives, du secret de la vie, 10 commandements de la princesse juive, …)
5. Y. Le Corvec, JF. Silvente, D. Japy, Crêpes-party
6. Sylvie Tardrew, Pomme de terre
7. Rachel Khoo, Barres de céréales, muesli et granola maison
8. Rachel Khoo, Je fais mes pâtes à tartiner
9. Alice Hart, Mes recettes bio et saines au son d’avoine
Ecco, con questi libretti invece ho proprio sbroccato, a dirla elegantemente.
Prima cosa, li ho “passati per la mia coscienza” come libretti agili e di facile trasporto (glissando sulla copertina rigida ovviamente!). In più innamoratissima dei temi, alcuni molto “bio” e “autoproduzione” (le barrette di cereali fatte in casa! Il cruschello d’avena di cui avete già avuto un assaggio, le creme spalmabili homemade), altri molto evocativi di pezzi di vacanza (l’oceano a St. Malo, il sidro e le galettes – crepes), o semplicemente il gusto di trovare un libello della collana petits plats della marabout, già fuori stampa, in un mercatino dei libri, e tutto sulle patate….
10. Estrelle Payany, Smoothies – Nouvelles variations gourmandes
Anche questa casa editrice mi garba assai… ve ne avevo parlato anche dopo la mia ormai penultima scorribanda in libreria a parigi (a proposito di un libretto molto bello sulle madeleines)…
Ne avrei presi almeno un altro paio (tipo uno tutto sui croissant! uno sui flan, uno sui crumbles… ), se li avessi trovati (per fortuna no! alla fine non credo avrei potuto trasportare, fisicamente intendo, mezzo grammo in più!).
Anche di questo libro ho già postato una ricetta (già modificata, già fatta tutta la solita trafila ;-P): il libro è bellissimo, le foto molto calde ed accoglienti, come le ricette, che sanno di casa, di coperte di lana, di tendine al sole, di fiori di campo….
Anche questa casa editrice mi garba assai… ve ne avevo parlato anche dopo la mia ormai penultima scorribanda in libreria a parigi (a proposito di un libretto molto bello sulle madeleines)…
Ne avrei presi almeno un altro paio (tipo uno tutto sui croissant! uno sui flan, uno sui crumbles… ), se li avessi trovati (per fortuna no! alla fine non credo avrei potuto trasportare, fisicamente intendo, mezzo grammo in più!).
Anche di questo libro ho già postato una ricetta (già modificata, già fatta tutta la solita trafila ;-P): il libro è bellissimo, le foto molto calde ed accoglienti, come le ricette, che sanno di casa, di coperte di lana, di tendine al sole, di fiori di campo….
10. Florence Edelmann, Pâtisseries maison
Ecco, di questo che devo dire???
Il classico dei classici, la minibibbia delle foodblogger, tanto da averne già un paio di ricette nel ricettario (una pure postata o sbaglio? ;-)) e un altro paio pronte sulla punta delle dita!
Trattasi di un libro bello, fidato, con ricette a prova di bomba, pasticceria francese, e un po’ di spazio anche alla pasticceria regionale e quella “dal mondo” (certo forse le seadas le farei con una ricetta sarda, senza passare per la Francia, con rispetto parlando…)
Ecco, di questo che devo dire???
Il classico dei classici, la minibibbia delle foodblogger, tanto da averne già un paio di ricette nel ricettario (una pure postata o sbaglio? ;-)) e un altro paio pronte sulla punta delle dita!
Trattasi di un libro bello, fidato, con ricette a prova di bomba, pasticceria francese, e un po’ di spazio anche alla pasticceria regionale e quella “dal mondo” (certo forse le seadas le farei con una ricetta sarda, senza passare per la Francia, con rispetto parlando…)
p.s. anche questo libretto, rispetto alla tematica generale sovraesposta, è “fuori quota”, e non trattasi di ricette veloci nè di sopravvivenza, quanto piuttosto di ricette lunghette e che non si può sopravvivere senza averle provate almeno una volta…. XD ma che vogliamo, solo 3 su 11 libri di “colpetti di testa, non è mica poi tanto… ;)
maia
un vero e proprio saccheggio!!
aspetto con ansia test dei vari libri
ciao
rossella
*maia: sì, nu'poc ('e saccheggo!)… sappi che non dovrai attendere molto, perchè li sto usando un sacco e presto avrete un sacco di anteprime un po' più "cucinate" di questa di oggi! :-)
Simo
Grazie cara…il primo non lo conoscevo, ma mi inspira assai!!!!!!!!!!!!!
rossella
*simo: pensa, io immaginavo fosse il più noto, forse perchè era l'unico che conoscevo io, "dall'italia"… :)
dovremmo farne uno sulla sopravvivenza culinaria ANCHE avendo a che fare con pasta madre! :-P
lukiz
sappi che t'odio.
:D
in merito all'ultimo che pure io posseggo: un sacco di ricette prevedono una notte di riposo e/o frigo e/o similia; ma io mi dissi: io cucino la sera, il più delle volte, eppoi mica posso aspettare il wend per concedermi la mattina cuciniera; il riposo notturno – in fondo – è solo una faccenda di ore, l'impasto mica lo sa se fuori è buio o no. e quindi la genialata: alzarsi all'alba, impastare o quel che è, lasciare riposare, dopo cena infornare! ovviamente non l'ho ancora fatto.
:)
rossella
*lukiz: cooome speravo e non vedevo l'ora che TU commentassi!!!!
Sì, è vero, cacchio mi sono dimentivata di aggiungere che anche l'ultimo è "fuori quota" rispetto agli altri, e non trattasi di ricette veloci nè di sopravvivenza, quanto piuttosto di ricette che non si può sopravvivere senza averle provate almeno una volta…. adesso l'aggiugo va'!
le fotine dei piccoli marabout so'troppo piccole!
sto facendo un casino cercando di metterle in qualche modo più grandi… =)
ciau
Carolina
Io adoro le tue recensioni!
Però, cara mia, sei un bel problemino per il mio portafogli… ;)
Sai che mi capita di entrare nelle librerie londinesi e pensarti tanto? Del tipo: "uh, questo è da vaniglia" oppure "alla vaniglia piacerebbe"…
Euhm, e adesso quale scelgo?
rossella
*carolina: che bella cosa che mi dici! è veramente troppo bello quando succede questo (di pensarsi)!
riguardo al portafogli, quest'anno mi reputo veramente supersoddisfatta, perchè a parigi, in alcune librerie si possono trovare libri nuovi d'occasione a prezzi veramente bassi (soprattutto se si passa qualche tempo a "monitorarli"), più bassi del prezzo di copertina francese, che di per sè non è alto… per esempio in questo preciso istante stavo guardano il libello della collana Larousse per decidere se mettere in cantiere uno spezzatino, e girandolo ho visto che l'ho preso a euri 4,70 (pazzesco no? di tutti questi libri, il più grande, il più "folle" e pesante per il portafoglio è costato 7 euro. assolutamente non paragonabile all'italia…)
Acquolina
che bottino! ti capisco! io ero in Francia poco tempo fa e sarei rimasta ore in libreria, purtroppo mio marito mi ha fatto rinsavire ma qualcosa hopreso anch'io… :-D
Ciao
Francesca
rossella
*acquolina: eheheheh, il mio, di "marito", lo "incagliavo" nel reparto architecture et urbanisme, ed il gioco era fatto, avevo praticamente ore a disposizione!
rosa
il libretto sulle creme spalmabili mi attira moltissimo! già ci vedo barattolini gourmande da regalare a Natale! lo consigli?
meringhe
Mama quanti!!
Mi consolo, malattia compulsiva e necessità compensatorie in questo campo non colpiscono solo me :)
Cmq sono sempre molto grata a chi si prende la briga di recensire i libri, e tu lo sai fare benissimo.
Ottima poi la tua tecnica di piazzare subito il monsieur nel reparto a lui più congeniale, anche io per ritagliarmi il mio tempo in libreria senza scocciature faccio così: entro e lo trascino diretto al suo reparto legno-bricolage, tiro fuori in 4e4 8 i tomi più voluminosi e tra un "guarda questo!" e un "è proprio quello che ti serve!" quatta quatta mi allontano e mi incisto nel reparto cucina :)
Wennycara
indovinaindovinaindovinaindovina qual'è che mi piace di più?
5-10-15€! sì sì sì, amore :)
Peccatissimo che sia introvabile, o, altrimenti, illeggibile per me causa scarsissimissimo francese ( a meno che non convinca la metà a calarsi nella parte della mente lasciando a me quella del braccio. ma sarà difficile). sob. ti toccherà farle e postarle :)
Post utilissimo, anyway.
Un abbraccio,
wenny
Oxana
Oddio che invidia!! Mi piaciono tutti tutti:)) Io non posso nemmeno entrare nelle librerie: ho una malattia, compro tutto;(
Un bacione
rossella
*rosa: e sapessi che foto, di quei barattolini! Sì, lo consiglio. Solo che e creme hanno una durata di 15 gg. in frigo, quindi se, come me, ti capita di volerti dedicare a delle produzioni industriali bisogna farsi due conti (in modo da non dover dire al fortunato "hai 5 gg per mangiare il tuo regalo!" (io un paio di natali fa avevo fatto un misto di confetture, creme spalmabili e curd, e con le creme era stata una lotta per farle tutte all'ultimo minuto!)
*meringhe-sara: eheh, avevo un mese a disposizione, sono stata bravissima, solo un libro ogni tre gg. in media (contando la cucina e basta però… ;-P).
hai visto che strategia? perfide e geniali! ;)
*wenny: losapevolosapevolosapevo!!! sappi che per me sarà un piacere, postarle tutte! ;-)
grazie!
*oxana: come ti capisco, e pensa che mi sono contenuta, sarò entrata in quella libreria almeno una ventina di volte in 30 gg… mi era di strada… :-P
rosa
acc! non ci avevo pensato! beh allora vorrà dire che ne farò dei regaletti fuori stagione!
lo prendoooooooooooo
Francesca
ecco..ehm ehm…questo post mi ricorda troppo la mia recente esperienza a parigi ( soprattutto alle Librerie Gourmandt)…13 libricini, soprattutto LaPlage e Marabout…però quello sulle cremine l'ho bypassato, me sventurata…