• Vai alla navigazione primaria
  • Vai al contenuto
  • Passa alla barra laterale
  • Passa al pié di pagina

Vaniglia — Storie di cucina

  • Home
  • Ricette
  • Food
  • Travel
  • Lifestyle
  • Diario
  • Portfolio
  • About
  • My Cookbooks
  • Contatti

vellutata di cavolo nero…

12 Novembre 2009 Zuppe, minestre e vellutate

…rinforzata!

Si parlava in qualche recente commento di influenza, e mi sono ricordata che nel corso del mio ultimo “incimurrimento”, mi sono autopropinata queta minestrella molto bio e molto vitaminica…
La verità è che quando arriva a casa il cassettone di frutta e verdura bio, se, come di questi tempi, è presente il cavolo nero, mi viene subito un attacco di panico, dovuto al fatto che, così com’è, già non mi entra nel frigo.
Quindi mi viene da farlo subito a pezzi, cuocerlo a lungo, per scaldarmi ancora prima di mangiare, e poi aggiungere minestra, magari formaggino, olio extravergine d’oliva, parmigiano.
La ricetta è quasi una non-ricetta, tanto è semplice! Si tratta di pulire le foglie di cavolo nero liberandolo delle coste dure, di lavarle e di tagliarle sottilmente. Poi si fa un soffritto con un filo d’olio d’oliva, una costa di sedano, una cipolla e un paio di carotine (anche un paio di patate sbucciate e tagliate sottili non ci stanno malissimo, io per esempio tsvolta le ho messe). Si aggionge il cavolo, si copre a filo con l’acqua, si aggiunge un pizzico di sale e si lascia cuocere per 20/30′ (oppure si aggiungono un paio di litri di brodo vegetale, ma in questo caso aspettando a salare), poi si toglie dal fuoco, si frulla con frullatore ad immersione, si aggiusta di sale, se occorre si aggiunge un po’ di acqua calda o brodo, e si versa la minestrina. Si prosegue a questo punto la cottura per il tempo necessario e si serve, con l’aggiunta di olio, formaggino se si è golosi come me, o parmigiano grattugiato.
Come avete capito questa è una zuppa assolutamente libera, si mettono gli ingredienti che offre la dispensa. Se manca qualcosa, poco male. L’importante è il cavolo, e il colore stupendo, che viene alla fine. Come dice la mia amica Evelyne, la zuppa ci guadagna se fatta “invecchiare”, magari una notte.
In questo caso si può preparere in anticipo, e procedere all fase di aggiunta minestrina in un secondo momento.

Per riepilogare ecco gli ingredienti, per 4:
600/700gr di cavolo nero
1 costa di sedano
2 carote
2 patate piccole
1 cipolla
2 lt brodo
olio, sale, formaggino e/o parmigiano
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Categories: Zuppe, minestre e vellutate Tags: _primi piatti, cucine sostenibili, vitamine..., zuppe e vellutate

Previous Post: « birra, libri e cavoli!
Next Post: cookies al cioccolato e nocciole »

Interazioni con il lettore

20 Commenti

  1. Carolina

    12 Novembre 2009 at 14:15

    Ma quella minestrina con le stelline e le lunette è bellissima!!! Ma dove la trovi?
    Non ho mai provato la zuppa di cavolo nero, anche se da queste parti ne abbiamo in abbondanza…
    Vaniglia, ma quando parli di questo formaggino che ogni tanto aggiungi alle zuppe & Co. cosa intendi di preciso? Mi incuriosisci tutte le volte, ma poi finisce che mi scordo sempre di chiederti…
    A presto e grazie!

    Rispondi
  2. Alem

    12 Novembre 2009 at 14:30

    Le voglio anche io le stelline!!!

    Rispondi
  3. Micaela

    12 Novembre 2009 at 14:34

    che buona dev'essere, ho appena letto una ricetta di gnocchi fatti con il cavolo nero. Adesso mi vien voglia di cercarlo!!! non l'ho mai visto!

    Rispondi
  4. Fiordilatte

    12 Novembre 2009 at 14:51

    eheheheh bene, vedo che anche tu stai "rinforzando" l'organismo. Stasera mi pappo un'arancia anche se odio mangiarle così ^^ Mio padre invece suggerisce una bella pasta al peperoncino piccante e aglio. Ah si, ho letto che anche il tè verde aiuta…però a me non va proprio giù!

    Rispondi
  5. manu e silvia

    12 Novembre 2009 at 16:27

    Eh si, il problema è che quando ne hai tanta di verdura ad un certo punto pensi che non durera e che dovresti impiegarla il prima possibile….e la iniziano i problemi eh?!
    Buonissima e perfetta per scaldasi questa zuppa.
    baci baci

    Rispondi
  6. rossella

    12 Novembre 2009 at 21:44

    ciao a tutti!!

    *carolina: ma il tigre!!!!! io me lo mangerei a morsi così, anche senza minestrina…

    *alem: dato che tu e carolina , 2su2, mi chiedete questa cosa, vado con la pubblicità-garofalo. Si tratta della pasta x bambini (dei bambini grandi, aggiungerei) che fa la garofalo appunto. molto divertente e biologica. Io la trovo in alcuni supermercati (non tutti), e solo da uqlache anno…

    *micaela: ah… gli gnocchi… è da un mese almeno che ci faccio un pensierino sai?

    *fiordilatte: tuo padre mi è simpatico! il suo metodo mi va alla grande, domani mi sottopongo! ;-)

    *manu e silvia: sì, e in quel caso la infallibile soluzione è metterla nel calderone e accendere il fuoco sotto….

    Rispondi
  7. ilcucchiaiodoro

    12 Novembre 2009 at 22:00

    Sai che non mi ricordo dove ma ho visto la stessa ricetta appunto oggi pomeriggio (non credo che qualcuno le abbia prese senza consenso se non ricordo male le foto non erano così….) quello che mi ha colpito di questa zuppa era la completa assenza di grassi… ottima anche per una disintossicata!!!

    Rispondi
  8. rossella

    12 Novembre 2009 at 22:16

    *il cucchiaio d'oro: la stessa? lo sai che io non sono invece riuscita a trovarla, scrivendo appuno "vellutata di cavolo nero"?
    comunque credo sia comprensibile, è un procedimento molto usato per fare le vellutate con prevalenza di un ingrediente….
    Ma con la pastina??? si vede che il cavolo nero, ha bisogno di un po' di "spirito" per perdere di serietà!

    Rispondi
  9. dada

    12 Novembre 2009 at 23:05

    L'idea mi piace tantissimo e il fatto di averla chiamata vellutata, la rende gentile quando "lui" invece è nero ;-). le stelline che ricordi! Buona notte

    Rispondi
  10. rossella

    12 Novembre 2009 at 23:27

    *dada: che telepatia!!!! io ero in questo momento esatto DA TE a studiare le tue stupende frolle, sucrée e simili… stavo quasi per scriverti e chiederti un consiglio sul da farsi… :)

    Rispondi
  11. rossella

    12 Novembre 2009 at 23:28

    p.s. notte anche a te, e alle nottambule che bloggano al buio….

    Rispondi
  12. Mariluna

    13 Novembre 2009 at 09:09

    Lo dicevo a Onde ed ora eccomi a ripetermi che sto cavolo nero non c'é speranza di rintracciarlo qui:((…farei volentieri un salto in Toscana per averlo…ma io insisto prima o poi lo scovo e mi faccio una bella scorta.
    Mi avete dato voglia di "depurarmi"!
    Buona giornata!

    Rispondi
  13. Gloria

    13 Novembre 2009 at 11:43

    Comprendo e condivido il panico del cavolo nero che non trova posto nel frigo… Bella questa vellutata, poi le stelline che emergono dall'oscurità sono anche romantiche!

    Rispondi
  14. rossella

    13 Novembre 2009 at 13:27

    *mariluna: io l'ho trovato per caso la prima volta nel cassettone bio, non sapevo nemmeno che faccia avesse!!! qui nel lazio quindi sì, ma nelle marche, a casa mia, effettivamente non mi pare di averlo mai visto…

    *sì, mi mettono così di buon umore!!! :-))

    Rispondi
  15. Michelangelo

    13 Novembre 2009 at 14:32

    indovina un po'? ho risposto al giochino! eh eh

    Rispondi
  16. Wennycara

    14 Novembre 2009 at 11:19

    fattafattafatta ieri sera ;)
    un bacio,

    wenny

    Rispondi
  17. rossella

    16 Novembre 2009 at 21:00

    *wenny: e com'era????

    Rispondi
  18. Wennycara

    17 Novembre 2009 at 10:41

    @vaniglia: delicious!
    (anche se leggermente riarrangiata causa disponibilità della dispensa- cioè, ehm, mancanze)

    wenny

    Rispondi
  19. evelyne

    11 Dicembre 2009 at 17:12

    quanto tempo che non passavo da te!!! che tristezza…. è un periodo molto intenso, mi mancavi, ma finalmente ti ritrovo, ho dato una scorsa veloce e ho visto mille ricette e più da leggere con più attenzione, dovrò trovare un po' di tempo per vedere quello che non ho potuto approfondire, nel frattempo un abbbraccio e… a presto!

    Rispondi
  20. rossella

    11 Dicembre 2009 at 22:04

    *evelyne: ehi tu! ho visto il commento adesso… e indovina da dove vengo? da casa tua! le combinazioni eh?
    io ti venivo a trovare invece, ma effettivamente non sono stata molto loquace in questo periodo….. mi sei mancata anche tu, la pippicalzelunghe sgambettante, con i suoi commenti così vivi!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Footer

  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter

© 2023 · Vaniglia — Storie di Cucina · Privacy Policy

loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.