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Vaniglia — Storie di cucina

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cake ricotta e limone

16 Aprile 2009 Cake e torte da credenza

___

Dunque è successo questo.

Venerdì scorso (Venerdi di Pasqua) ero un po’ sul depressino, cioè contenta per la Pasqua imminente, ma strana…. Eppure era anche il mio giorno libero! Mi succede spesso quando ci sono periodi di lavoro un po’ troppo intensi, di sentirmi strana invece che contenta il primo giorno libero utile….
La giornata è passata un po’ così, nota bene SENZA CUCINARE (forse anche perchè in partenza per le feste, ma sicuramente anche per il mio umore… postmetto che si verifica rarissimamente che io non cucini se ho pure solo un filino di tempo!), fino alla sera, sul tardi, quando svogliatamente (infilando al volo un paio di jeans e mettendo il giaccone direttamente sopra la maglietta del pigiama – e ho detto tutto circa la mia vitalità) mi sono trascinata al super per prendere almeno il minimo indispensabile per la cena (diciamo ero orientata su qualcosa di alto profilo, tipo pane e prosciutto, al limite una birra, volendo proprio esagerare, il tutto da condividere con monsieur patou).
Qui è successo qualcosa di straordinario.
In genere temo il bancone causa vecchie (in realtà giovani) megere arrampicatrici delle code in barba ai numeretti, mentre questa volta l’atmosfera era speciale… cioè bella, si può dire. Non c’era la tensione del post-appena-uscite-dal-lavoro, ma l’aria della pre-festa: ovvero signore, mamme, ma anche e soprattutto nonne, che compravano senza ombra di dubbio ingredienti per le preparazioni pasquali….. Andavamo a chilate di ricotta senza batter ciglio (Torta Pasqualina, pensavo io, Pastiera Napoletana, ….), o di parmigiano (torta di formaggio, e già pensavo all’odore che pervada casa mia quando mamma si mette in opera….).
Insomma, prima sono stata assalita da un’ondata di tenerezza, pensando alla cura con cui avrebbero preparato per i loro cari, e poi, quando si è trattato di ordinare il mio ettarello di prosciutto, ho sentito la mia voce che diceva: “4 etti di ricotta di pecora”.
Ma cacchio io sarei partita da lì alla mattina dopo!
E comunque. Era sera. Come fare fuori ingrediente freschissimo facilmente deperibile e molto buono?
E’ partito il classico dei classici, ovvero un cake che faccio sempre quando mi trovo alle strette e ho voglia di soffice, leggero, profumato. L’idea viene da qui, da qui (pag. 24) e da qui (cavoletto dixit). E’ un po’ cambiata nelle proporzioni, a misura mia, come al solito :P.

ingredienti
260 gr ricotta di pecora freschissima (sarda sarebbe perfetta)
240 gr zucchero semolato
240 gr farina 00
1/2 bustina di cremor tartaro (o lievtito in polvere)
1 limone (succo e scorza)
2 uova

Lavorare la ricotta inglobando lo zucchero, poi le uova, poi la farina (precedentemente mescolata con il lievito), infine aggiungere succo e scorza di limone. Lavorare abbastanza rapidamente, passare l’impasto in uno stampo da cake lungo 24 o 28 cm rivestito di carta da forno e cuocere 30′-40′ in forno già caldo a 180°C.
___

__
p.s. importante: questa torta è velocissima e VIENE BENE SEMPRE.

Avete presente quel momento tipico, in cui avete appena infornato, con stampato sul viso un sorrisetto idiota, e girandovi verso il pandemonio in cui avete ridotto la cucina il vostro occhio cade su un piccolo ed insignificante dettaglio, la bustina di lievito ancora intatta seminascosta da un canovaccio? E avete presente l’azione successiva, tra il suicida e l’ ER – cuoche in prima linea, in cui prese da una strana adrenalina cacciate fuori la torta, già un po’ tiepida, e la raschiate dalla carta da forno per poi inglobarvi, imprecando, il lievito, e reimmettere nello stampo e poi in forno (8 secondi per compiere tutta l’operazione)?
Beh, è venuta perfetta anche seguendo questa abominevole modalità di esecuzione!!!!
Ma vi prego, non provatela mai così….. ;-P
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Categories: Cake e torte da credenza Tags: _cakes dolci

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Interazioni con il lettore

20 Commenti

  1. lise.charmel

    16 Aprile 2009 at 10:39

    mi hai fatto proprio sorridere
    e la ricetta torna comoda: domani mi arriva la ricotta!

    Rispondi
  2. manu e silvia

    16 Aprile 2009 at 11:04

    Proprio buonissimo e delicato questo cake! dai pochi ingredienti, ma dal sapore tutto da provare..per coccolarsi con semplicità!
    un bacione

    Rispondi
  3. Marta

    16 Aprile 2009 at 11:58

    hahahaha..bellissima la scena del lievito!

    Rispondi
  4. Wennycara

    16 Aprile 2009 at 12:04

    in passato ho avuto una brutta esperienza con una delle ricette che hai citato, da allora non mi sono ricimentata con questo dolce. Dopo il tuo racconto però mi è venuta la voglia ;)
    wenny

    Rispondi
  5. evelyne

    16 Aprile 2009 at 12:10

    ER…. geniale! mi hai fatto morire dal ridere!!

    Rispondi
  6. rossella

    16 Aprile 2009 at 12:55

    ciao a tutti!
    sono molto contenta per averci azzeccato per un eventuale uso della ricotta di LISE.CHARMEL, e volevo dire a MARTA e EVELYNE, sì scena da panico (pure ricorrente, nella mia cucina), ma giuro, non so come, alcune torte, forse le più congeniali, come questa (WENNY non so… io e la tortina suddetta andiamo molto d’accordo, ma come dicevo, me la sono un po’ “calzata”), il trucco-S.O.S. è riuscito…. ;) ma bisogna essere proprio pazzi, eh?
    confermo a MANU E SILVIA: pochi e ben mescolati, gli ingredienti, ormai sta diventando una mia passione!

    Rispondi
  7. il_cercat0re

    16 Aprile 2009 at 13:17

    no dai… ti è venuta lo stesso questo splendore?!?!
    :-D

    complimenti vivissimi!

    Rispondi
  8. Juls

    16 Aprile 2009 at 13:53

    eh eh eh!
    che scena!!!
    l’ho rifatto anche io!
    forse gli conferisce quel brivido in più che solo te sai e senti quando la mangi!
    però concordo, di solito è bello metterli tutti insieme al momento giusto gli ingredienti!
    un abbraccio
    Juls

    Rispondi
  9. Jelly

    16 Aprile 2009 at 14:42

    Mhhh…sembra davvero sofficissima! Anche con il tuo inconveniente tragicomico! :-)))

    Rispondi
  10. stefi

    16 Aprile 2009 at 14:59

    Che bello!!!! e che profumo, mi pare di sentirlo!!!!!!!

    Rispondi
  11. Ste

    16 Aprile 2009 at 15:24

    Come crocerossina te la sei cavata benissimo, è splendida.
    La provo di sicuro.
    ciao.

    Rispondi
  12. Pica

    16 Aprile 2009 at 15:37

    Ah ah :-D
    Esilarante la scena del lievito ma pensa… proprio ieri sera la sorella mia decide di preparare i biscotti al “fleur de sel” (quelli tuoi), chiede consiglio a me, per dirmi, tutta soddisfatta che ha trovato il sale speciale ma che non ha messo il bicarbonato e mi fa: “a cosa serve?” :-| … silenzio mio di alcuni secondi e sono finita a spiegare a cosa serve la bustina di lievito :-).!!!
    Per fortuna ha usato farina per dolci (con lievito) e l’ha scoperto solo dopo l’infornata. Boh, che colpo di fortuna! ciao e bacione
    E.

    Rispondi
  13. Micol

    16 Aprile 2009 at 17:17

    SPETTACOLO!!!! ho proprio in frigo della ricotta da finire….ma è di mucca….va bene lo stesso???

    Rispondi
  14. negata

    16 Aprile 2009 at 20:46

    Questo dolce mi attita proprio, forse perchè sembra decisamente semlice? Lo farò molto presto e ti farò sapere.
    Ma allora non sono solo io alcune volte a sembrare la perfetta imitazione di Fantozzi in cucina!!!Questo mi rassicura, ho delle speranze.

    Rispondi
  15. pagnottella

    17 Aprile 2009 at 21:16

    Cara…è stata una fortuna aver letto il p.s, senza aver iniziato ad addentare la mela che avevo in mano!
    Mi sarei strozzata dalle risate!!!
    La torta? Una delizia!
    Non vedo l’ora di prepararla…
    Metterò la bustina del cremor davanti ad ogni ingrediente ;-)))

    Rispondi
  16. gine

    17 Aprile 2009 at 23:53

    mmmm … buonissima queste cake :-)!!

    Rispondi
  17. rossella

    18 Aprile 2009 at 14:26

    ciao!
    @micol: si, bene anche ricotta di mucca… come consistenza non cambia nulla!
    @pica: bellissimo momento, fior di sale e niente bicarbonato… immagino la tua faccia… ;)

    Rispondi
  18. Micol

    18 Aprile 2009 at 22:20

    E allora….eccomi , l’ho fatta! buonissima!
    L’ho servita dopo cena agli amici come preludio al gioco in scatola….fantastica!grazie mille!!!

    Rispondi
  19. Anonimo

    19 Aprile 2009 at 09:47

    la tua “cake” è molto buona,ma io preferisco la torta Alberto,che ho assaggiato gorni fa,l’ho trovata deliziosa e,guarda caso,l’aveva fatta Alberto!!!

    Rispondi
  20. rossella

    22 Maggio 2009 at 14:03

    *micol: ciao, mi sono accorta solo ora della tua risposta! bene, non sai come sono contenta!
    quando tornate a dirmi che la ricetta è stata “testata” ed è riuscita sono sempre felicissima (sai, c’è sempre quel “fattore X” di mezzo che ti fa dubitare e chiedere “come verrà a loro?”)!
    grazie!

    Rispondi

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