Noi a casa li abbiamo sempre chiamati gialletti, questi in realtà sono i diretti concorrenti al concorso interno (sondaggio in famiglia) per partecipare a quell’altro.
Però in letteratura, si chiamano « paste di farina gialla », mentre i gialletti sono un’altra cosa; per quelli ci vuole lo zibibbo, qui invece basta farina di granoturco, zucchero, uova e burro.
VI PREGO, non fate come la suddetta che ha usato farina bramata (quella va bene per la polenta), e non fioretto di granoturco (piu sottle della prima), con il disastroso risultato di avere un impasto perfetto e molto solidale, che però appena messo in forno si è SCISSO nelle sue componenti, non so se riesco a spiegare la scena allucinante, i solari “gialletti” flottavano allegramente nel burro scisso che faceva loro da allettamento…
gr.100 burro
gr.80 zucchero a velo
gr.10 di fiori secchi di sambuco comune (che io non ho messo ;-P)
n. 2 rossi d’uovo.
poi in forno a 180°C per 20′.
Anonimo
alé, ma che belle foto che fai.
Hai già conquistato un lettore…
Ti mando dei bacetti…
AlessandroG
Carol
Brava!!! Da oggi la mattina mi pregusto la nuova ricetta sul tuo blog, a mezza giornata mi autoinvito a casa tua (giusto il tempo per farti organizzare ecco) e la sera assaggio!!! E’ fantastico, sei contenta?
Baci e in bocca al lupo.
Carol
rossella
Alessandro, mi emoziono sempre un po’ quando mi arriva un commento…ogni tanto vado lì a guardare se qualcuno si è fatto vivo, e se trovo qualcosa di nuovo mi entusiasmo tutta!
grazie
rossella
carolina, mia cara, sono contenta, e sono sempre in cerca di assaggiatori, quindi ormai lo hai detto, sei assoldata….