post-trasloco: le cucine degli altri/1
In prestito la cucina della mamma, in tutti i sensi, dato che la mia è completamente ancora fuori uso… e la ricetta della zia, anzi pro-pro zia (si dice ava?).
Questi “pasticcini” fanno parte del corredo di famiglia, e hanno fatto sì, nel tempo, che io conoscessi bene la zia Casilde, anche attraverso il tempo che separava la mia dalla sua età (quasi un secolo?).
Ne cucinava per tutti i nipoti e pronipoti, ed era famosa per questa prelibatezza, per realizzare la quale preparava la marmellata di arance in persona (post tra i prossimi, fatta dalla mamma, già promessa da un po’, ;-)).
Io la ricordo benissimo, con il suo taglio corto e ricciuto, e la sua superba eleganza anni Venti…
Ne cucinava per tutti i nipoti e pronipoti, ed era famosa per questa prelibatezza, per realizzare la quale preparava la marmellata di arance in persona (post tra i prossimi, fatta dalla mamma, già promessa da un po’, ;-)).
Io la ricordo benissimo, con il suo taglio corto e ricciuto, e la sua superba eleganza anni Venti…
ingredienti
zucchero a velo gr 115
farina gr. 270
burro gr. 90
strutto gr. 45
rossi d’uovo 4
1 chiara per spennellare
scorza d’arancia grattugiata
marmellata di arance
Mettere la farina a fontana poi aggiungere i rossi e lo zucchero, lo strutto, il burro e la scorrzetta di arancia grattugiata. Non maneggiarla troppo perché brucia.
Far riposare la pasta (anche in frigo); se non è caldo è meglio preparare la pasta un giorno prima.
Stenderla abbastanza fina, poi ricavarne dei dischetti. quelli per coprire devono essere leggermente più piccoli. Mettere un po’ di marmellata su ognuno dei dischetti, coprire con il dischetto più piccolo, chiudere bene e spennellare con la chiara appena battuta.
Ungere la teglia con un po’ di burro o cartaforno, e cuocere a fuoco lento per 15-20′.
farina gr. 270
burro gr. 90
strutto gr. 45
rossi d’uovo 4
1 chiara per spennellare
scorza d’arancia grattugiata
marmellata di arance
Mettere la farina a fontana poi aggiungere i rossi e lo zucchero, lo strutto, il burro e la scorrzetta di arancia grattugiata. Non maneggiarla troppo perché brucia.
Far riposare la pasta (anche in frigo); se non è caldo è meglio preparare la pasta un giorno prima.
Stenderla abbastanza fina, poi ricavarne dei dischetti. quelli per coprire devono essere leggermente più piccoli. Mettere un po’ di marmellata su ognuno dei dischetti, coprire con il dischetto più piccolo, chiudere bene e spennellare con la chiara appena battuta.
Ungere la teglia con un po’ di burro o cartaforno, e cuocere a fuoco lento per 15-20′.
Alla fine spolverizzare con zucchero a velo.
Mary
ma che buoni e invitanti questi dolcetti , baci!
paola
questo racconto mi ha fatto ricordare le mie prozie (ne avevo ben due) e l’atmosfera magica all’ora del tè….buonissimi questi biscotti!
Fra
Sembrano così delicati, dei piccoli gioielli dal cuore dorato! Davvero un raffinato accompagnamento al tè pomeridiano!
Un bacio
fra
manu e silvia
ma brava la zietta: questi pasticcini sembrano molto buoni e saporiti!!
bacioni
Mirtilla
sono spettacolari questi pasticcini e la storia che li caratterizza!!
te la copio sta ricettina eh…
antonella
ecco uno di quei dolci che ho amato e amo senza età. Me li divoravo da bambina, me li divoro da adulta. Me li divorerò da vecchietta.
Delicati e semplici, ma appassionati, vanno giù come le ciliege… La marmellata di arancia (QUELLA marmellata)è l’unica marmellata che può permettersi veramente di stare lì dentro a quei pasticcini, e ci sta come una regina.
(e zia Casilde sorriderà divertita da lassù, pensando a Vaniglia che ha piazzato la sua ricetta secolare su questi spazi tecnologici immateriali e strani…). grazie vaniglia….
Jelly
Che bei dolcetti!
Ti faccio una segnalazione: nella ricetta parli di farina, ma non la vedo negli ingredienti…
Cianfresca
Ti prego la zia Casilde è un mito! E mitici saranno sicuramente i suoi pasticcini
pagnottella
Ciao cara…vieni da me, per un tè? Porta i biscotti!!!
http://ilgaiomondodigaia.blogspot.com/
pagnottella
Mariluna
Ciao..per caso arrivo nella tua cucina…e mi ritrovo difronte a tante ricette buone, dal sapore genuino e dalla semplicità…mi piace il tuo blog ed anche questi pasticcini amere poterli preparare, ma forse avrei bisogno della quantità di farina che penso ti sarà sfuggito di inserire.
Foto bellissime e spero avrai presto la tua cucina ideale!!!!!
Un abbraccio
evelyne
preso appunto… spero che alla zia casilde avrebbe fatto piacere sapere che i suoi pasticcini sono così apprezzati!
gioV
Eccoci intanto complimenti per il blog,delle foto stupende non avevo capito che fossi una cuoca così sofisticata adesso che dici troviamo un dolcetto che accompagni il favoloso cioccolato sacher?baci
Wennycara
Hanno un che di signorile, una sobrietà d’altri tempi… belli davvero.
Chiedo: dove hai trovato lo strutto? Ha qualche “effetto” particolare ai fini della riuscita?
baci,
wenny
sweetcook
Tesoro mi ispirano tantissimo tanto che vorrei farli, ma sono la sola a non vedere specificate le dosi di farina e zucchero? Se le hai messe ti chiedo scusa:(
baci**
rossella
meaculpissima!!!!!
così avete un piccolo quadro di quanto sto fuori di testa in questi gg….
i pezzi persi per starda sono “rientrati”……
abbiate pazienza, con la vaniglietta!
FrancescaV
deliziosi e raffinati!
sweetcook
Tutta la pazienza che vuoi!!!!:D
Adesso me la stampo sta ricettina, le farò sapere:)
stefi
Carinissimi questi biscottini, ringrazio la zia Castilde e li proverò quanto prima
Michelangelo
questi biscottini assomigliano a miniature del genovese (tipico dolce…siciliano, ovviamente!) :)
rossella
@gioV: che bello trovarti qui!!!
Sarebbe interessante trovare un dolcetto da accompagnare al “nostro” cioccolato sacher, e ti dirò di più, mi è venuta una mezza idea di sperimentazioni….
elisabetta
Ma allora il trasloco l’hai finito!
dai che ora ti puoi riposare :))
rossella
ciao elisabetta!!!
beh, emh, la ricettina è stata realizzata nella cucina della mamma in quanto la mia “nuova”, che in realtà è “vecchia” almeno quanto me di età, è ancora MOOLTO impraticabile, come il 60% della casa…. ma ci stiamo arrangiando!! ;-)
baci!
daniela
avevi ragione, mi affascinano!
come la zia Casilde, la sua superba eleganza e il suo nome d'antan…
brava vaniglia!
rossella
*daniela: allora ho indovinato?
1bacio, e se dovessi provarli, qundo sarà, fammi sapere… :)
opuntia43
cara vaniglia,
i pasticcini della tua pro-pro zia sono davvero squisiti : li ho rifatti , li ho assaporati e gustati insieme al profumo di un remoto passato sempre presente e mai dimenticato!!!In ogni angolo del tuo blog trovo qualcosa di nuovo e….complimenti per le tue foto!!!!