L’idea di una focaccia al latticello viene sempre dalla stessa storia, ovvero dal fatto che una volta tanto non avevo latticello prodotto in casa, ma acquistato, e non usato, e prossimo alla scadenza.
E nel frattempo mi dicevo «guarda che torda, ci sono andata a comprarlo, il latticello, per farlo scadere», e mi sentivo un tantinello idiota a dover trovare o inventare qualcosa VELOCEMENTE, da fare con gli ingredienti che avevo in casa, e che mi si addicesse, cioè che andasse d’accordo con il mio stato d’animo.
Sì perchè qualche ricetta è una specie di carpiato triplo, che mette insieme il bisogno di mangiare, gli ingredienti a disposizione, e soprattutto la mia disposizione d’animo al momento. Poi ci sono le velleità estetiche, ma questo è un altro discorso che per ora vi risparmio.
Così, l’ultimo dei tre round che mi hanno permesso di consumare il mio MEZZOCHILO di latticello è stata la focaccia.
Direi che l’esperimento è venuto molto molto bene, ed entra tra le cose da rifare, e che consiglierei tranquillamente alla mamma, o alla sorella, insomma quelle cose lì.
250 gr farina di manitoba
500 gr farina 0
150 gr latticello
250 gr acqua tiepida
25 gr lievito di birra
2 cucchiai di olio di oliva
1 cucchiaino abbondante di sale
1 cucchiaino raso di zucchero
sale grosso q.b.
5 cucchiai di olio di oliva
5 cucchiai d’acqua
1 cucchiaino raso di sale
A parte mescolare acqua e latticello, con lo zucchero e il lievito di birra sbriciolato.
Versare a filo il composto umido su quello secco, e impastare grossolanamente. Poi aggiungere il sale e continuare ad impastare (almeno un 5-10′)
Fare una palla con l’impasto (che non viene molto liscio, a dire la verità, ma fidatevi ;-)), e riporla in un luogo caldo per una quarantina di minuti.
Preparare una emulsione di olio, sale e d acqua, mescolandoli velocemente con una forchetta.
Stendere poi la focaccia su una placca da forno (precedentemente oliata, oppure rivestita di carta da forno). Aspettare 20′.
Ravvivare l’emulsione agitandola ancora un po’, poi praticare con la punta delle dita dei « buchetti » (non passanti, diciamo bastano delle « depressioni ») sulla focaccia, poi spennellare abbondantemente il tutto con la vostra salamioa di acqua e olio (che andranno a formare delle piccole pozzanghere nei buchi della pasta).
Far lievitare altri 20′.
Poi inforno già caldo a 200°C, per una ventina di minuti, o finchè non è dorata in superficie.
Se non viene consumata in giornata o entro le 24 ore, può essere consigliabile tagliarla in porzioni e poi trasversalmente (se si intende poi farcirla, una volta scongelata), e mettere in frezeer, per salvaguardarne la morbidezza. Se poi, in fase di scongelamento, si opta per un giro di forno (magari ce lo avete già acceso per altri motovi ;-)), allora anche la fragranza iniziale è assicurata!
margherita
ciao Vaniglia, ho letto con passione la storia dello smaltimento del latticello e mi sono divertita tanto. Poi mi piace sta cosa del 'carpiato' triplo e delle disposizioni dell'animo che aiutano (non poco, credo) a scegliere una ricetta; mi piace.
ciao ciao e buona giornata
Barbara
Questa te la copio: ho congelato un po' di latticello "home made", derivato dalla preparazione del burro… grazie, ha un'aria deliziosa!
Babs
infine, cara vaniglia, bisogna proprio che mi rilegga come diavolo fai il latticello, adesso mi si è innescata la curiosità e devo provarlo!!!!! se viene come le tue marmellate, rasenta la perfezione! a proposito, sai la marmellata di melone? eccezionale con i formaggi erborinati……. ciao!
ilcucchiaiodoro
Io non l'ho ancora provato questo latticello ma se le cose vengono come questa focaccia devo correre a comprarlo…
manu e silvia
Ciao! eh..anche noi siamo ignoranti in tema di latticello..ma a vedere come è riuscita bene questa focaccia…ci dovremmo provare!!
bravissima!
un bacione
spighetta
Mh…già sento il profumino! Molto buona…Gnam!
rossella
*margherita: io sono molto "emozionale" quando cucino.. Per esempio ieri sera ero stanca e un po' distratta, e si è consumata la tragedia del dolce che cuoce in una teglia troppo piccola, leggi strabordare, sbruciacchiarsi, togliere teglia dal forno, pulire forno BOLLENTE, rimettere teglia, ristrabordare, risbriciacchiarsi, ripulire forno bollente, travasare teglia…. E così via. Alla fine però diventa come uno specchio dell'anima, no?
*barbara: cacchio che idea geniale congelarlo! non ci avevo mai pensato… ma sarebbe come congelare il latte?
*babs: eheheh, aspetto allora qualche tua creazione sul blog!!!!
ottima idea i formaggi, come se non mi piacessero! ;)
*il cucchiaio d'oro e manu e silvia: ormai lo sto promuovendo a tutta mandata, poi fatemi sapere se vi piace!
*spighetta: stavo pensando che le foto mi sono venute un po' "romanticone", però in effetti rendono la fragranza… grazie!
alberto maria
Ma col latticello ci stanno bene i biscottelli?
il_cercat0re
ohhh e finalmente è finito!! (scherzo)
di tutte le ricette, questa focaccia però mi sa che è la mia preferita :-)
Fra
Mamma questa focaccia ha un aspetto sublime, altissima e incredibilmente soffice…wow!!!
un bacione
fra
rossella
caro alberto maria, ti assoldo come redattore dei titoli dei miei post. in cambio..biscotticelli per tutti!
*il cercat0re: occhio che se mi viene pocopoco in mente di far il burro risiamo da capo!
*fra: sì, cercavo proprio questo, fare una focacciona molto soffice e alta!!
Lucia
Ciao, sono appassionatissima di cucina, specie francese,(dovrei tornare a Parigi- mon amour a fine mese e anche io compro libri e prodotti meravigliosi la') non ho un blog, ma da poco ho scoperto il vostro mondo…seguendo un po' i vari link….che meraviglia…
proprio in questi giorni sto provando la focaccia… sono imbranatissima negli impasti…. senza latticello viene bene lo stesso??
Valeria
ho capito, devo mettermi a produrre 'sto latticello!!! che buona, adoro le focacce!
rossella
*lucia: BRAVA!!!
mi hai soprattutto ricordato che avrei dovuto mettere un p.s. grosso come una casa, ovvero che la stessa focaccia si può fare anche con il latte al posto del latticello, magari qualche grammo in meno (tipo 120 invece che 150 gr), dato che il latticello, quantomeno quello acquistato per quello che concerne la mia esperienza, è un filino più denso, oppure aggiustando l'impasto aggiungendo 1 cucchiaio di farina per volta, se l'impasto dovesse risultare troppo liquido.
non temere, e "buttati", gli impasti sono divertentissimi, se li affronti con "incoscienza": puoi, come dicevo, "aggiustarli" ad occhio con acqua o farina. Per regolarti se va bene, devi sentirlo piacevole da impastare fra le mani!
p.s. anche io all'inizio facevo come te, mi piaceva tanto cucinare, poi ho cominciato a seguire blog di cucina online, e infine, quasi per caso, ho cominciato con il mio blog! quindi magari fra un po' ti cimenterai anche tu…
Aspetto tue notizie, e commenti, e consigli! Chi ama la cucina, blog o meno, è fondamentale per nutrire i blog stessi di cucina nella rete!
bacibaci, e grazie!
rossella
*valeria: sì!! io ce lo vedo benissimo con quelle tortine soffici che fai!!!