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Vaniglia — Storie di cucina

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granita al caffè, con panna, brioche col tuppo e tutto il resto ;)

29 Agosto 2012 Viennoiserie, brioches e grandi lievitati, Dessert e dolci al cucchiaio

Dunque giusto lunedì scorso si raccontava della “parte casalinga” di queste vacanze estive, della voglia di “cibi” freschi alternata alle infornate notturne per far fare un gentile corso di ginnastica riabilitante alla nostra pasta madre.

Anzi, già che ci siamo, e dato che la cosa ha funzionato per due anni di seguito, posso pubblicamente dire che il mio modo per mantenere viva la pasta madre durante le vacanze estive è questo: poiché io sono una psicopatica e non mi fido nemmeno di me stessa, provo sempre la doppia via: iberno una piccola parte in un barattolino nel congelatore, e parallelamente, la sera prima di partire, faccio l’ultimo rinfresco, aspetto giusto cinque minuti affinché la pasta cominci a crescere – aspetto che la croce incisa sulla mia “palletta” si apra un po’ – e metto subito in frigo in un contenitore a chiusura ermetica.
Quella in frigo regge bene sui 10, 12, direi anche 14 giorni (dipende credo anche dal suo stato di “forza” e di salute, e questo a sua volta dipende da quante volte siete soliti rinfrescarla…), mentre quella surgelata dura molto di più, direi fino a tre mesi?
Quella ibernata però, poi, ha bisogno di più rinfreschi per tornare in forma smagliante, cosicché io preferisco “estinguerla” manmano, usandola per una pagnotta, o una pizza, e mantenermi viva, vegeta ed arzilla quella tenuta in frigo, se è sopravvissuta (ovviamente dipende da quanto tempo dura la vostra vacanza).

Dunque vabè, il proposito giornaliero, trascinandomi per casa con la pressione massima a 20, era di non cucinare NULLA, al massimo servire a me stessa e a Monsieur Patou un caffè on the rocks intorno alle 16.00 (alla fine di Poirot, imperdibile appuntamento quotidiano du cui mi pare avevamo già parlato in occasione di altre vacanze ;-P).
Da quel caffè all’idea di una granita con lo stesso ingrediente il passo è stato breve, e dato che ci vuole veramente un attimo sarà mia cura provarla praticamente in tutte le salse, da qui alla fine dei tempi… :)
Poi, che non ci metti la panna?
E che non ci cucini una briochina siciliana per usare la pasta madre che sei costretta quasi quotidianamente a rinfrescare per farla riprendere dal sonno prolungato? (NB. occhio, io ho usato quella di frigo, quindi come dicevamo sopra quella meno addormentata delle due, già al terzo-quarto rinfresco dal nostro ritorno…)

Vi metto le ricette, appendetele sul frigo entrambe, quella della granita come salvavita dal caldo, e quella della brioche perchè è qualcosa di veramente strepitoso, in particolare se la state cuocendo di notte, e appena sfornata, e supersoffice, e calda, vi ricordate di avere in frigo un litro di latte di mandorla. Allora pensate, per dovere di food blogger o di cuoca, di doverne assaggiare un pezzettino, magari “pucciandolo” nel bucchierone di latte che intanto vi siete versati.
Da lì a farne fuori due tre senza pensarci è un attimo. Io, eroica, sono riuscita a fermarmi alla prima!

Brioches
siciliane
ingredienti per 16-18 brioches
170gr pasta madre appena rinfrescata
150gr latte
530-550 gr farina (di cui, nel mio caso
400grammi di forza, anche se non mi farei problemi ad usare anche
solo farina zero)
80gr zucchero
3 uova + 1 per spennellare
100gr burro morbito
1 pizzico di sale
Sciogliere il lievito madre
mescolandolo con il latte.
Nell’impastatrice o sulla spianatoia
mettere la farina con al centro le uova, lo zucchero e il composto di
lievito e latte. Cominciare ad intridere la pasta e poi ad impastare. Aggiungere il burro morbido e continuare ad impastare, aggiungendo un po’ (poco per volta) di farina o di latte nel caso l’impasto si presenti troppo morbido o troppo duro (io ho mantenuto l’impasto più morbido possibile, al limite dell’appiccicoso, ma deve comunque sempre staccarsi bene dalle mani o dalle pareti dell’impastatrice)**.
Aggiungere il sale, sempre impastando, alla fine.
Ricoprire con pellicola trasparente e lasciar lievitare 3-4 ore o finchè l’impasto sarà raddoppiato (con queste temperature diciamo si è avvantaggiati… ;)).
Dividere l’impasto in 2 parti, ed ognuna di queste in 3, ed ognuna di queste 3 in 3 (questa cosa mi ricorda troppo la barzelletta di Proietti sul cavaliere bianco e il cavaliere nero che io e Patou guardiamo in continuazione questi giorni sbellicandoci ogni qualvolta dalle risate).
Otterrete così 18 parti.
Formare con 16 di queste delle brioches, e con le restanti due parti formare 16 palline da appoggiare, una volta creatavi una fossetta pigiando con un dito, in cima alla brioche.
Far lievitare altre 2-3 ore o finchè non sono raddoppiate di volume, poi spennellare con l’uovo sbattuto con un goccino di latte, ed infornare a 200°C per 10-15 minuti.

[ps. L’ALVEOLATURA: quando cerco su internet ricette di lievitati vorrei sempre vederli anche dentro, salvo poi, quando mi trovo io a postare gli stessi, non metterne mai delle foto. Se volete vederla “spezzata”, sta QUA)

**nb. le farine di forza assorbono una maggiore quantità di acqua nell’impasto, tenetene conto quando “agiustate di farina o di acqua” nel caso vogliate usare una sola di queste due farina

Granita o grattachecca???
Beh, nonostante io abiti a Roma già da un po’, solo in questi giorni mi è venuto in mente di cercare di capire la differenza tra le due.
In sostanza, da quello che ho capito, mentre la granita (più recente ed “industruializzata”) ghiacciando e poi grattando acqua e sciroppo (che conferisce il gusto), la grattachecca (più rara di questi tempi e tipica di Roma, si ottiene grattando una blocco di ghiaccio unico al quale poi viene, solo dopo, aggiunto lo sciroppo che le conferisce il sapore.
Chi ne sa di più?
E, per i Romani, sapete dirmi se esistono ancora dei chioschi che la producono??? ;-)

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Categories: Viennoiserie, brioches e grandi lievitati, Dessert e dolci al cucchiaio Tags: _cose panose

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Interazioni con il lettore

25 Commenti

  1. Mela e Cannella

    29 Agosto 2012 at 11:21

    da bravo figlio di siculi questo post mi piace mucho….ma faccio una correzione cu tuppo cu tuppo si dice XD baciooo

    Rispondi
  2. Anonimo

    29 Agosto 2012 at 11:27

    Vogliamo parlare della magnificenza di queste foto? Non ti si è sciolta manco la granita! :D
    Sempre io,
    Caro

    Rispondi
  3. Valeria

    29 Agosto 2012 at 12:03

    tutto questo è di tale ispirazione: a ricrearmi la pasta madre, a fare finalmente quelle brioche che ho in lista da anni, di fare foto con riflessi e vetro e bianchi che sanno di latte di mandorla. Bellissimo.

    Rispondi
  4. Ve

    29 Agosto 2012 at 12:18

    …e chi riesce ad aspettare fino a domani per assaggiare la brioche cu tuppo??!! intanto mi focalizzo sul rinfresco di stasera…Bellissima ricetta e fantastiche foto!

    Rispondi
  5. Tortino al Cioccolato

    29 Agosto 2012 at 13:03

    la brioches col tuppo!le voglio assaggiare!!!

    Rispondi
  6. Martina

    29 Agosto 2012 at 13:26

    Questa colazione sicula mi ispira da morire, prima o poi ne voglio davvero fare una come si deve. Ecco, adesso so dove troverò tutto il necessario per quando mi sentirò ispirata=)

    Foto B E L L I S S I M E ! ! !

    un bacio a presto,
    M.

    Rispondi
  7. franci

    29 Agosto 2012 at 13:46

    E io quest'estate dov'ero secondo te (prima della svizzera)??? in sicilia a fare 12 e dico 12 colazioni con granite con caffè (e altri gusti) e panne e brioscia!
    e quella di corrado assenza non te la posso descrivere….
    la mia pasta madre figlia della tua è ancora ibernata in freezer (in due contenitori… per sicurezza, la paranoia alberga in me!) la riattiverò al rientro definitivo post USA a fine settembre. Posso disturbarti con una mail sull'argomento magari più avanti?
    bises

    Rispondi
  8. piera

    29 Agosto 2012 at 13:49

    sicuramente cara vany ti riferisci alla "granita" romana (se proprio dobbiamo chiamarla così…), mentre la VERA granita, ovvero quella siciliana ;) non prevede l’utilizzo di ghiaccio, ma è il composto stesso che, lavorato nella gelatiera a temperature più basse del gelato, si raffredda e si trasforma in cristalli, che non sono però di ghiaccio! Infatti grazie allo zucchero il composto freddo non si ghiaccia e rimane morbido, succoso e dissetante… un viaggio in terra sicula d'estate vale anche solo per assaporarla… con il suo immancabile accompagnatore cu tuppu!

    Rispondi
  9. Libby

    29 Agosto 2012 at 14:41

    Non credo di averti mai commentata, ma passo spessissimo a leggerti, volevo solo dirti che mi sono innamorata del tuo blog! ^__^
    Ciao

    Rispondi
  10. rossella

    29 Agosto 2012 at 18:01

    *Valeria: sei troppo cara. Anche il tuo commento è di ispirazione per me. Mi incoraggia non sai quanto…

    *ve: grazie… E fammi sapere! ;)

    *Martina: grazie cara. Una colazione alla sicula per chi rimane in città e sogna il mare della trinacria, non può fare che bene no? ;)

    *franci: assolutamente sì! Io ci tengo alle figliette…. XD

    *Piera: se mi fossi riferita alla granita siciliana lo avrei scritto sul titolo della ricetta, come invece ho fatto x la brioche. La ricetta che ho messo è per chi come me non ha la gelassicuro ti assicuro che scoprire che si può fare una granita in casa in men che non si dica è meraviglioso… (così come fare il pane senza macchina del pane e compagnia bella ;))
    Viaggi in Sicilia appena si può, e nel frattempo anche a Roma ci sono un paio di siciliani che la fanno benissimo. Per chi invece cin 40 gradi è in città e soprattutto non riesce nemmeno ad uscire di casa ti assicuro che è portentosa!!!

    *libby grazie! Per me è un vero piacere… Soprattutto scoprire lettori 'silenti'. E ogni volta che ti andrà di fare capolino io sarò qui! :D

    Rispondi
  11. flavia priolo

    29 Agosto 2012 at 18:16

    Ottima merenda!!!!Adoro le granite…soprattutto al caffè (perchè sopra è d'obbligo la panna =P)
    Gnammmmy

    Rispondi
  12. Ely

    29 Agosto 2012 at 19:08

    Rossella piacere! Ma che blog meraviglioso!!!!! La mia pasta madre quest'anno mi sa che sta un pò maluccio, splendide queste brioche e che bontà con la granita! ciao Ely

    Rispondi
  13. Juls @ JulsKitchen

    29 Agosto 2012 at 20:48

    Mi piace tutto, le foto e il modo in cui scrivi, ti racconti, e ci fai entrare nel tuo mondo. Il mio papi si è dedicato al caffè shakerato quest'estate, ma son convinto che se leggesse la ricetta della granita la vorrebbe provare subitissimo!
    farò in modo di fargliela leggere, sì! ;)
    baci

    Rispondi
  14. Serena | SereInCucina

    30 Agosto 2012 at 06:48

    ciao Rossella, è ufficiale: mi è venuta assolutamente voglia di provare a fare la pasta madre (che non ho mai fatto!). Quale migliore occasione se non quest'autunno (che peraltro spero arrivi più avanti nel tempo?)? E poi così potrò provare la brioche col tuppo! :) bacino, sere

    Rispondi
  15. pips

    30 Agosto 2012 at 09:17

    Oh mamma che avventura con questa pasta madre, è peggio di una neonato!! Però la trattiamo bene, eh ;)) Direi che è tutto magnifico come al solito: foto, ricetta idea di stampare e attaccare sul frigo! Un bacio ;)

    Rispondi
  16. Agnese

    30 Agosto 2012 at 09:51

    Ross.

    Aspetta che mi riprendo, eh.

    Okay, dicevo.
    Sono in Paradiso, forse?
    La granita, la granita al caffè. Vi prego, rimaniamo dieci minuti in contemplazione del colore di questa granite.
    E il contrasto con la panna.
    E la brioche.

    Ross, io ti adoro.

    [La pasta madre mi riprometto di farla da una vita. Prima o poi mi decido, eh.]

    Rispondi
  17. Agnese

    30 Agosto 2012 at 09:51

    Ross.

    Aspetta che mi riprendo, eh.

    Okay, dicevo.
    Sono in Paradiso, forse?
    La granita, la granita al caffè. Vi prego, rimaniamo dieci minuti in contemplazione del colore di questa granite.
    E il contrasto con la panna.
    E la brioche.

    Ross, io ti adoro.

    [La pasta madre mi riprometto di farla da una vita. Prima o poi mi decido, eh.]

    Rispondi
  18. rossella

    30 Agosto 2012 at 10:41

    *agnese!!! giusto ieri mia mamma se n'è uscita con una ricetta DI BRIOCHE SICULA CON LIEVITO DI BIRRA passatale da amica a cui a sua volta arrivò da amico faronaio autoctono…. può interessare? magari la provo e la posto, o magari te la spedisco e me la testi tu. a stare un po' più vicine la pm te la davo io… ;)

    *pips: ma lo sai che per me no è pesante? anzi, non l'ho battezzata in alcun modo, non mi mette ansia, non mi sento come se fosse un tamagochi (eh-uhm, come si crive?)…
    soddisfazioni sì, quelle tante, perchè lievitando più lentamente, si può "controllare meglio. Non so come dire, è come se avessi sempre la certezza della lievitazione… prima o dopo che sia… ;)

    *serena: che carine siete così entusiaste che mi è venuta voglia di rifarle subito!

    *juls, se solo sapessi quanto "pesano" (in senso positivo) per me i tuoi commenti… :D [o forse lo sai? forse te l'ho già detto qualche volta??? ;-P]

    *Ely? perchè maluccio? poca "ginnastica" ;-)? grazie per i complimenti, spero di rivederti presto allora!

    *flavia: e poi non è semplicissima??? ciao, bentrovata!

    Rispondi
  19. Manuela e Silvia

    30 Agosto 2012 at 20:40

    Ciao Rossella! un pasto da vera meridionale :)
    Sei stata bravissima, perchè tutto è riuscito perfettamente!
    facciamo tesoro delle ricette allora ;)
    un bacione

    Rispondi
  20. Roberta | Il senso gusto

    30 Agosto 2012 at 21:30

    Ti ammiro. Ammiro tutte voi che curate la pasta madre come se fosse un figlio. Io non avrei tempo e voglia ma mi piacerebbe tanto assaggiare qualcosa cucinato con questa pasta madre allevata con tutta questa attenzione.
    Complimenti!!! un abbraccio

    Rispondi
  21. Agnese

    31 Agosto 2012 at 07:32

    Se vuoi passarmela, può darsi che prima o poi la provi, nell'oceano di ricette che "devofareassolutamente" :D
    Per oggi ho in programma cinnamon rolls e qualche cosa lievitata salata, che già mi vedo i granelloni di sale in superficie e… ah che meraviglia.
    Poi con questa pioggerellina autunnale ci sta proprio un lievitato ;)

    Rispondi
  22. rossella

    31 Agosto 2012 at 10:52

    *manuela e silvia: sììì, da vera meridionale quale (in parte) sono!!!! ;)

    *roberta, ti assicuro, io ho un rapporto molto "funzionale" con la pasta madre, giuro, niente figliolanza, e per come sono fatta io ci metto molto meno a rinfrescarla che ad uscire per comprare un cubetto di lievito di birra!!! lei è sempre lì tranquillina che aspetta di essere utilizzata, senza fretta! però l'ammirazione, anche se forse immeritata dato che non mi impegna veramente molto, me la prendo lo stesso!!! ;-P

    *agnese appena mi arriva te la giro, chi fa prima la prova! (qui a roma, come te sbagli, solleone, però tira finalmente un po' di venticello!!! :))

    Rispondi
  23. francesca

    31 Agosto 2012 at 16:03

    adesso mi uccidi, e non solo tu, ma mia nonna non sopporterebbe una ricetta di brioche senza un po' sanissimo STRUTTO!! :) :)

    Rispondi
  24. francesca

    31 Agosto 2012 at 16:04

    anzi, scusa, di BRIOSCIA, per la precisione :)

    Rispondi
  25. rossella

    31 Agosto 2012 at 17:16

    *francesca: mannò, macchè uccidi! tu non ci crederai ma proprie ieri sera parlando con mia madre al telefono di una ricettina di brioscia che lei ha avuto dalle sue impareggiabili fonti, e citando (lei) tale ingrediente, mi sono detta "che idiota! perchè non le ho fatte con lo strutto????"
    ;-)

    Rispondi

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