(o di come scattare una foto al cibo, con non tanta luce, fingendo di essere Donna Hay!)
Le foto che vedete qua sotto sono varie prove.
Le prime due, a dire il vero, lontana dalla luce “a raso” che vedete nella foro qua sopra, sul davanzale.
Diciamo che per l’occasione avevo provato a mettere una tavola con cavalletti “vicino” (sarebbe più corretto dire “sotto”) alla finestra, che, ricordo, parte a 160 cm da terra invece che gli abituali 110cm: questo comporta che il piatto sia già in ombra, ovvero sia nell’ombra propria del pannello di muro alto 160 cm che sta sotto alla finestra.
Aiutandosi con un obiettivo molto luminoso (il mio è questo
, tanto per capirci, Canon 50mm f/1.4, ma esistono dei 50mm Canon anche meno costosi, come questo
, ovvero il 50mm f/1.8, ovviamente con caratteristiche leggermente diverse, non chiedete a me perché non sono un’esperta, diciamo solo che il mio f/1.4 non lo cambierei per tutto l’oro del mondo ;-)), aumentando gli ISO, aprendo il diaframma a manetta e tenendo il tempo di scatto su un valore che regga in sicurezza la “camera a mano”, tipo 60 o 80, e cercando di attutire l’ombra che vedete a sinistra con un enorme pannello di polistirolo rivestito di tovagliolino celeste pure lui (stando non arrampicata sul davanzale c’è almeno un po’ di spazio in più), può addirittura uscire una foto che rischia di essere decorosa.
Solo che, almeno nel mio caso, cioè per tutto quel discorso che facevamo sul celestino, ad illuminare molto il tutto (abbassando il valore relativo al tempo di scatto, o aumentando gli ISO, o aprendo il diaframma (cmq con moderazione, cosa che io faccio di rado viste le condizioni di luce casalinghe e la mia ingiustificata predilezione per lo sfocato)), il celeste si perdeva quasi del tutto nella foto (vedi foto di destra, qua sotto), mentre tenendo dei parametri un po’ meno estremi (foto di sinistra), il celestino (ovvero il riflesso del pannello di polistirolo rivestito di tovagliolino celeste che dicevamo) rimaneva un po’ diffuso e ‘smortaccino’. Io lo volevo (a prescindere dall’immagine di riferimento) invece, più vivace e più “localizzato”
Poi, come spesso accade, mi sono accorta (o per lo meno ho cominciato a sperarlo) che la foto “buona” era stata già scattata da un po’.
Come al solito il secondo duro lavoro è stato quello di ripescarla dal mucchio selvaggio.
Si tratta di una delle foto fatte sul davanzale e “schermata” con il cartoncino azzurro e con la tovaglietta turchese.
La forchetta messa di traverso nel piatto non è stata messa letteralmente per riproporre il manico della padella bianca di riferimento (che proprio non avevo e che non sarebbe MAI entrata ‘ncopp’o davanzale), bensì per replicarne l’effetto di profondità di immagine: quindi alla fine le composizioni si somigliavano anche un po’.
Per riassumere, come scrissi anche sul post dedicato, la foto (la prima che vedete in questo post, quella che poi ho scelto tra le millemila) è stata scattata con una reflex Canon EOS 60D, obiettivo 50mm, f/1.4, ISO 200, modalità manuale, tempo di scatto 1/80, apertura diaframma 2.0 (bilanciamento bianco: temperatura colore pari a 5200K). Fine della storia :).
Mi sono divertita un sacco. Magari provo di nuovo. Si tratta di un esercizio meraviglioso per chi come me ha tanta strada da fare nel mondo della foodfotografia!
Ringrazio tutti, in particolare Simone (thank you Simone!!!) per la sua gentilezza e per avermi dato, insieme alla giuria, così tanta fiducia! ;)
Buon finesettimana allora, buone foto e buon divertimento a tutti! :D
Giulia
wow, davvero interessante e tantissimi complimenti, te li meriti!
quante cose ho da imparare riguardo la fotografia, bisognerebbe che facessi un corsettino, me lo dico sempre e poi invece chi ha il tempo?
rossella
Giulia, a chi lo dici!
Però è quello che mi piace di più: imparare su imparare! ;)
k@tia
beh, che tu abbia tanta strada da fare… direi che ne hai già fatta tanta!! io giusto oggi ho iniziato il libro "fotografare il cibo" giusto per creare una base, per ora ho fotografato solo con il cuore ora voglio imparare un po' di tecnica! il tuo post si presta molto!!! un abbraccio e complimenti davvero!
Valentina
vani sei una forza della natura…io lo dicevo che ti avrei votato e rivotato, ma non c'è stato bisogno! che brava, non solo per l'ottimo risultato, ma per come ci sei arrivata, per tutto il lavoro e l'impegno, per il tuo gusto personale che non s'impara da nessuna parte…evviva la vincitrice!! ah, modestamente è amica mia, tutti gli altri non li conoscevo!! :))
rossella
*k@tia: no!!!! non mi ero mica accorta che lo avessero tradotto in italiano! questa non dovevo saperla… ;)
per le foto, la primissima cosa, secondo me, è proprio fotografare con il cuore. poi la tecnica si impara!
*vale: ahahhahah (ma incredibile vero? cmq godiamoci il risultato, fatica premiata, che bello!!! :))
k@tia
sai ke ho anche pixel to pixel, ma legere in inglese mi risulta troppo impegnativo… capisco ma ci vuole troooopppo sforzo e quando ho trovato questo su amazon, l'ho ordinato subitissimo!! ne vale la pena è ben fatto, parte delle basi ed è a prova di dummies ;)
rossella
emh, mi hai letto nel pensiero? anche io ho plate to pixel, ma volte sono così stanca che mettermi a leggere in inglese mi 'sconocchia' ancora di più… sto meditando… ;)
Nepitella
Bravissima! comunque sia la foto alla vaniglia su fondo scuro mi piace si più:-) un abbraccio
piccoLINA
conplimenti per la vittoei, in effetti la foto è davvero bellissima! E questo post anche molto utile!
Grazie!
Buon pomeriggio
Paola
Lauretta
Beh per fortuna che non sei un'esperta! :)
Complimenti!
A me piace anche la foto con il legno di sfondo.
Io quando fotografo i miei dolci faccio tutto a caso… e si vede!
Ma hai fatto qualche corso?
A settembre ne inizia uno a Milano organizzato da un fotografo di food molto bravo… mi sa che mi tocca iscrivermi!
Non c'è niente da fare: bisogna studiare e provare… provare… provare, come diceva Amanda Sandrelli in "non ci resta che piangere"!
patriziamiceli
bravissima e grazie della dettagliata "avventura" fotografica, mi piace un sacco la tua storia, ti sei divertita tu ma hai divertito anche me..;complimenti!!!
Your Noise
Tanti, ma davvero, TANTI complimenti, Rossella! Per un'eretica della fotografia come me tutto questo è meraviglioso :)
Sonia M.
No vabbè ma adesso chi mi schioda dalla sedia? Ora mi devo leggere tuuuutto il tuo blog, questo post l'avrei potuto scrivere io tanto sono in paranoia con 'millemila scatti' (me ne venisse uno bello la metà dei tuoi) e siccome sono indietro anni luce anzi, galassie rispetto alle meraviglie che vedo qui (Simone ne è una prova) prendo il block notes, la penna e prendo appunti. per esempio il foglietto azzurro al lato è una perla che mi mancava! Bello all'ennesima potenza, lietissima di averti trovata ^_^
Ilgamberorusso
Buongiorno cara!ho letto con passione il tuo post e lo rileggeró sicuramente ancora per capire meglio, capire tutto quello che ancora mi sfugge:-) bell confrontarsi anche su questi argomenti oltre che sui segreti della cucina, i miei scatti sono ancora ad uno stadio di inconsapevolezza, fa tutto la macchinetta con le sue regole e i miei comandi casuali:-( non sono assolutamente consapevole di cosa io tocchi quando scatto e cosa determina degli effetti su una foto e tutt'altro su un'altra:-0…. Grazie mille!e comunque le tue foto sono bellissime come tutto il tuo blog :-) a presto laura