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Vaniglia — Storie di cucina

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torta al semolino di Pellegrino Artusi

8 Giugno 2012 Dessert e dolci al cucchiaio

Questa è decisamente la settimana dei dolci, e più esattamente quella dei “dolci decorati”.
Siamo partiti con i cupcake per finire con una enorme torta a forma di campo da calcio…
Però, prima di raccontarvi benbene le avventure di questa ultima parte di settimana lavorativa, mi riprendo e mi ripropongo di farvi un resoconto dettagliato al prossimo post (credo… :-)), e intanto ci rilassiamo tutti con un dolcetto più rigoroso, più tradizionale, più “lineare”, e sicuramente molto, molto molto chic: la torta al semolino di Pellegrino Artusi.
Non sto qui a dirvi (ma forse ormai lo avrete capito ;-P) quanto non solo mi piacciano le ricette di questo libro, ma anche quanto mi piaccia realizzarle, e quindi di conseguenza leggerlo…

Questa torta al semolino è semplicemente perfetta, in particolare per chi ama i sapori un po’ “vintage”, quelli in cui si riconosce facilmente il gusto del latte, delle uova o della scorzetta del limone.

Rimane compatta e umida, e se volete che lo zucchero a velo si manifesti nel suo aspetto “velo” dovete metterlo all’ultimo, se invece vi piace l’idea di avere un sottile strato di zucchero sciolto sopra potere comodamente metterlo per tempo.

Se non la consumate tutta subito conservatela in frigo, tirandola fuori con un’oretta di anticipo prima di servire.

Ecco la ricetta, para-para come la tramanda Pellegrino! ;-P

643. torta di semolino

Latte, un litro.
Semolino di grana fine, grammi 130.
Zucchero, grammi 130.
Mandorle dolci con tre amare, grammi 100.
Burro, grammi 20.
Uova, n. 4.
Raschiatura di un limone.
Una presa di sale.

Sbucciate le mandorle nell’acqua calda e pestatele finissime in un mortaio con tutto lo zucchero, che metterete a una cucchiaiata per volta.
Cuocete il semolino nel latte e prima di ritirarlo dal fuoco aggiungete il burro e le mandorle, le quali, per essere mescolate allo zucchero, si sciolgono facilmente. Poi salatelo ed aspettate che sia tiepido per unirvi le uova frullate a parte. Versate il composto in una teglia unta di burro, aspersa di pangrattato e di grandezza tale che la torta risulti alta un dito e mezzo o al più due. Mettetela in forno o nel forno da campagna, sformatela diaccia e servitela tutta intera o tagliata a mandorle.

note: io ho usato tutte mandorle “normali”, in mancanza delle amare.

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Categories: Dessert e dolci al cucchiaio Tags: _torte

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Interazioni con il lettore

33 Commenti

  1. Anonimo

    8 Giugno 2012 at 13:52

    Delicatissimo, come le tue immagini.
    Non saprei dirti perché, ma mi pare il dolcetto perfetto da "smangiucchiare" sul divano guardando un film distrattamente e bevendo un bicchiere di latte tiepido… Praticamente il dolce ideale per questo weekend piovoso di giugno con temperature massime attorno ai 18 gradi…
    Buon fine settimana,
    Caro

    Rispondi
  2. Zonzo Lando

    8 Giugno 2012 at 13:55

    Ciao, questo è davvero un ottimo dolce dai sapori antichi come dici tu :-) Purtroppo però non credo che sia adatto ai celiaci… il comune semolino ha il glutine per cui non va bene, mi dispiace :-(

    Rispondi
    • rossella

      8 Giugno 2012 at 14:41

      Zonzo, grazieeee!!!!! Che stupida che sono, la semola di grano duro contiene sì il glutine, come dici tu!!! Per fortuna mi hai avvisata, ho corretto subito, prima di combinare altri guai. Oggi si vede proprio che proprio fusa, come un venerdì che si rispetti!!!

      Rispondi
  3. riso mandorlino

    8 Giugno 2012 at 14:09

    Fantastica questa tortina, io ho il segnalibro su quella pagina dell' Artusi da un sacco di tempo … ho pensato proprio qualche giorno fa di provarla, ma poi ho virato verso la torta con lo sciroppo di lavanda (ricetta ad ispirazione umore proprio!!). Ora però che l'hai testata bella bella tu, sono ancora più curiosa di assaggiarla…(e la confezione di semolino urge di essere consumata prima dell'arrivo della calura estiva)
    .. bacini ;)) Lys

    Rispondi
  4. Babs

    8 Giugno 2012 at 14:10

    ciao vaniglia bella, scusa… latito… latito ovunque però! ma ti penso e ora vorrei tanto una fettina di questa dolcezza… sigh….
    un abbraccio e buon we!

    Rispondi
  5. lukiz

    8 Giugno 2012 at 14:15

    questa tortina di pellegrino me la leggevo dal suo librino, in anastatica, l'altra sera sul terrazzo. ma, come già sai, madame la paresse mi tiene in ostaggio: quindi varianti di scones, per ora.
    attendo moby dick.
    :D

    Rispondi
  6. Manuela e Silvia

    8 Giugno 2012 at 14:18

    Ciao! per caso abbiamo avuto occasione di assaggiare uqesta torta..ci siamo innamorate del suo sapore morbido e semplicissimo! nonostante la presenza di tanto zucchero e uova, rimane molto delicata e leggera!
    strapitosa insomma!
    baci baci

    Rispondi
  7. Diana Ervas

    8 Giugno 2012 at 14:38

    Non conoscevo questa torta. La torvo molto interessante… si usa interessante per una torta? Mi smebra di sentire il sapore…. ed il profumo! Un abbraccio

    Rispondi
    • rossella

      8 Giugno 2012 at 14:49

      Diana, certo che si usa x una torta!!! È esattamente l'aggettivo che avevo in mente quando l'ho adocchiata! ;)

      Rispondi
  8. Valeria

    8 Giugno 2012 at 15:38

    per chi ama le torte vintage :) eh! corro a comprare il semolino.

    Rispondi
  9. Serena | SereInCucina

    8 Giugno 2012 at 16:36

    capito sul tuo blog per caso, e rimango subito colpita! Ma allora non sono solo io che vado a leggermi l'Artusi! Sono molto legata a questo libro, datomi in dono da un mio ex-capo, che spesso rimpiango! bellissime le immagini. piacere di conoscerti! :)

    Rispondi
  10. F.

    8 Giugno 2012 at 17:20

    Uhm, mi ispira… :)

    Rispondi
  11. Mela e Cannella

    8 Giugno 2012 at 17:57

    1 complimenti per la torta da campo di calcio =D geniale…
    2 che dire il libro dell'artusi ce l'abbiamo anche noi custodito come una reliquia ed è veramente l'oracolo della cucina ;) BRAVA BRAVA VANIGLIA <3

    Rispondi
  12. maydiremay

    8 Giugno 2012 at 18:11

    Ho giusto una confezione di semolino… =)
    e domenica… torta!!!

    Rispondi
  13. pagnottella

    8 Giugno 2012 at 19:37

    Prendo nota, mi piace!

    Rispondi
  14. Alice C.

    9 Giugno 2012 at 07:54

    E veramente invitante! Al primissimo colpo d'occhio ho pensato fosse una cheescake, poi ho letto e sono rimasta piacevolmente incuriosita!

    Alice
    http://verdecardamomo.blogspot.it/2012/06/listria-verdela-busa-le-figuline-e-la.html

    Rispondi
  15. Tortino al Cioccolato

    9 Giugno 2012 at 10:56

    questo è proprio il tipo di dolce che amo! tradizionale che mi ricorda sapori lontani…

    Rispondi
  16. rossella

    9 Giugno 2012 at 11:14

    sarà il tempo un po' schifoso… ma mi è venuta voglia di semolino veramente!

    *serena: il piacere è tutto mio!!! :D

    Rispondi
  17. samaf

    9 Giugno 2012 at 11:20

    ma che ricetta stupenda! ti va di partecipare al mio contest con questa ricetta?
    ti aspetto
    buon week
    Samaf
    http://dolcizie.blogspot.it/2012/04/lalbero-goloso-una-dolce-raccolta.html

    Rispondi
  18. rossella

    9 Giugno 2012 at 11:24

    samaf, frazie mille per l'invito!
    Io purtroppo sono un po' un disastro con i contest. Non so perché ma non partecipo praticamente mai (dovrei analizzare psicologicamente la cosa, mi sa… ;-)).
    ma che bella la tua mousse di fragole!

    Rispondi
  19. Silvia

    9 Giugno 2012 at 13:10

    adoro l'artrusi (:
    volevo fare anche io qualcuna delle sue ricette, quando avrò un poco di tempo!!

    ehi, ho pubblicato i tuoi biscotti della salute, faccio per dire, qui da me vanno in fumo (:

    Rispondi
  20. rossella

    9 Giugno 2012 at 15:38

    Silvia, ti sono venuti benissimo!!! (e mi hai fatto venire voglia di rifarli, subito! ;-P)

    Rispondi
  21. Fra Onigirina

    10 Giugno 2012 at 09:09

    Assomiglia proprio a una cheesecake! Pensa che il semolino (in versione salata però) l'ho scoperto proprio grazie all'Artusi, la sua Minestra di semolino composta II la faccio spessissimo, è buonissima! Nei dolci non l'ho ancora provata ma visto il tuo risultato direi che potrei cimentarmi!

    Rispondi
  22. Angela

    10 Giugno 2012 at 16:01

    quanto mi manca, sarà una vita che non la provo…

    Rispondi
  23. rossella

    10 Giugno 2012 at 20:52

    *fra: siiiiì, assomiglia, ma più sana… O no??? ;)

    *Angela: come diceva qualcuno tra i commenti, può essere un'occasione x far fuori il semolino prima dell'estate, no? (se proprio serve una scusa x prepararla ;-P)

    Rispondi
  24. Lizzy

    11 Giugno 2012 at 14:00

    Stupenda anche questa torta Artusiana … da fare di corsa!
    Bacissimo e buona settimana!

    Rispondi
    • rossella

      12 Giugno 2012 at 12:24

      Anche a te cara…. (vale anche se sono un po' in ritardo veroooo??? ;-))

      Rispondi
  25. hetschaap

    13 Giugno 2012 at 04:27

    Da anni mi ripropongo di comprare e provare l'Artusi! Soprattutto dopo aver letto il romanzo di Malvaldi Odore di chiuso che lo vede come protagonista. L'hai letto? Se non l'hai fatto te lo consiglio vivamente perché è troppo divertente! Questa torta vintage mi ha già conquistata, per la semplicità di esecuzione e per la purezza degli ingredienti. La proverò senz'altro :-)

    Rispondi
  26. Barbara

    13 Giugno 2012 at 09:39

    Sei sempre brava Rossella. Direi che io in fatto di gusti dolci sono decisamente vintage, anzi vintagissima!!! e questo dolce mi ispira molto. Provero' :)

    Rispondi
  27. riso mandorlino

    13 Giugno 2012 at 15:48

    Provata, …preparata a tarda notte…è buonissima!! =)) Lys

    Rispondi
  28. Shamira Gatta

    14 Aprile 2013 at 11:58

    il tuo bloog è bellissimo!
    Le foto strepitose!
    Da oggi ti seguo con piacere!
    Sai che io amo la vaniglia!?!?! <3
    baci
    Shamira Gatta

    Rispondi
  29. lupo lorandini

    4 Agosto 2014 at 13:01

    Ciao Vaniglia, a che temperatura e per quanto cuoci questa torta cosi' delicata?

    Rispondi
  30. rossella

    4 Agosto 2014 at 13:22

    Interessante domanda.
    Ho seguito la ricetta di pellegrino Artusi e mi sono regolata un po' a naso…
    Era parecchio tempo fa e non mi ricordo benissimo, ma conoscendomi un 180 °C e oltre la mezz'ora, data l'umidità dell'impasto…
    Se la provi mi dici che aggiungiamo il dato?
    Grazie e ciao!

    Rispondi

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