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Vaniglia — Storie di cucina

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gli ‘ndujotti!!

10 Gennaio 2011 Aperitivi, antipasti e finger food

o girelle sfogliate alla ‘nduja (con pasta madre, ma anche no!)
dunquedunquedunque!!!
Ricetta che viene da un libro di cui vorrei parlarvi in un post fra qualche giorno.
Ma solo in parte.
O meglio: avevo a casa della ‘nduja da finire, e per quanto io fossi anche amante dei sapori forti e all’occorrenza piccanti (non l’avreste mai detto eh? ;-P), ne rimaneva un po’ in attesa di preparazioni panose che diciamo ne diluissero in qualche modo il sapore…
Mi sembrava di aver visto da Sigrid qualcosa del genere, solo che sul blog no mi è sembrato di trovare la ricetta (poi solo oggi ho scoperto che non era nel blog che dovevo cercare, ma nel libro del cavolo!!!).
Nel frattempo il 2 gennaio ho fatto una piccola retata in libreria (ormai è un’abitudine comprare libri praticamente come prima uscita dell’anno… =D), di cui vorrei appunto parlarvi tra qualche giorno, e durante la quale sono incappata in questo libro.
La ricetta mi ha mandata fuori di testa praticamente appena letta. E siccome prevedeva la doppia opzione lievito di birra o pasta madre, per l’occasione ho ricicciato (leggi non resuscitato, ma rifatto ex novo) la pasta madre e i miei gloriosi sogni di panificazione (interrotti a maggio scorso causa totale impossibilità di mantenere ritmi di vita normali, per il riassunto delle puntate precedenti sull’argomento, vedere qui, qui e qui).
Premetto e prometto che con un po’ di calma e soprattutto dopo aver studiato e sistematizzato benbene le mie conoscenze in merito alla pasta madre, farò uo (o più?) post sull’argomento.
per ora posso dirvi che:
  1. l’impasto e il risultato ottenuto con questa ricetta è favoloso
  2. chi usa la pasta madre abitualmente può provarlo nella versione pm (quella che ho fatto io, e qui fotografata)
  3. chi non usa la pasta madre può farlo con il lievito (la ricetta contempla tutti e due i modi)
  4. chi vuole provare, pian pianino, può partire con le indicazioni di izn, che è diventata la mia guru personale in fatto di pasta madre e co., e che consiglio vivamente a tutti (+ un sentito grazie a Simo che mi ha supportata anche l’anno scorso, nei miei primi esperimenti con questo metodo di panificazione… ;-))
Il procedimento è quello pescato dal libro della Papa, ma in cui io ho sostituito il pesto di olive con la ‘nduja, come fa Sigrid nel libro del cavolo…
Patou, sconvolto dall’ibridazione francia-calabria, li ha battezzati “‘ndujotti”… ;-)

ingredienti
500gr farina 0
300gr acqua
15gr lievito di birra o 170 lievito madre
200gr burro (io ne ho messi 180)
10gr sale
nduja q.b.
olio extravergine d’oliva

Preparare un impasto con tutti gli ingredienti (eccetto il burro, l’olio e la ‘nduja) e lavoratelo fino a che non raggiunge una consistenza elastica ed omogenea (al limite aggiungere qualcosa di farina o di acqua se occorre). Far riposare in una ciotola unta di olio per circa 20 minuti (io avendo usato la pasta madre per scrupolo ho fatto riposare una mezzoretta abbondate, anche se la ricetta non lo specificava…)
Riprendere l’impasto e stenderlo a forma di rettangolo (a me è venuto un rettangolo di circa 40 x 30 cm). Spolverizzare il burro freddo con poca farina e appiattirlo con il mattarello (io l’ho fatto mettendolo tra due fogli di carta da forno, e in due diversi momenti durante la mezzoretta in cui la pasta stava riposando, in modo di averlo già perfettamente steso e ben freddo al momento dell’uso), fino ad ottenere un rettangolo di circa 20 x 30 cm. Porlo poi su metà del rettangolo di pasta, chiudere questa sul burro a portafoglio, sigillando i bordi con le dita, stendere con il mattarello e ripiegare la sfoglia in tre (di nuovo a portafoglio ma in tre parti), farle fare un giro di 90 gradi, stenderla nuovamente e ripiegarla di nuovo a portafoglio in tre parti (a questo punto ‘sta pasta mi stava dando così tanta soddisfazione che credo mi sia scappata la mano e abbia fatto di nuovo un giro e una piagatura a portafoglio, forse si vede dalla foto ;-)).
Una volta finiti i giri di sfoglia formare un rettangolo di circa 50 x 30 cm e distribuirvi sopra la ‘nduja sminuzzata molto finemete e diluita leggermente con l’olio d’oliva (attenzione deve essere un velo sottilissimo, e se c’è qualche buco va bene lo stesso, ma ovviamente dipende tutto da quanto vi piace il piccante!).
Arrotolare partendo da uno dei lati corti e tagliare a rondelle di circa 2 cm di spessore.
Disporre su carta da forno su una teglia e distanziarle l’una dall’altra. Lasciar lievitare fino al raddoppio del volume.
Cuocere in forno già caldo a 200°C, per 25-30 minuti.
Ne vengono una dozzina abbondante!

Questo impasto mi ha così entusiasmata che vorrei rifarlo in tutte le salse, con tritito di noci e olive nere, con pesto alla genovese, addirittura ho pensato ad una versione dolce con cioccolata spalmabile alle nocciole!!!

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Categories: Aperitivi, antipasti e finger food Tags: _cose panose

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13 Commenti

  1. Babs

    10 Gennaio 2011 at 09:42

    mi giro in fb questa tua per un'amica che ha il pallino della nduja!
    giorno rossella cara, come stai? tutto bene?
    un bacino
    b

    Rispondi
  2. Silvia

    10 Gennaio 2011 at 10:59

    La n'duja….che bontà!!! Peccato riuscire ad avere quella vera vera soltanto in occasione di sporadici viaggetti di amici in terra calabra! Non oso lanciarmi con la pm…ho già fatto seri danni…ma considerando che si puo usare anche il lievito, proverò! (l'opzione dolce mi sta già martellando il cervello..provami provami provami!!)

    Rispondi
  3. piccoLINA

    10 Gennaio 2011 at 11:09

    Urchi che bonta'…. a quest'ora poi!
    bellissima anche la foto!
    Buona giornata
    Paola

    Rispondi
  4. Manuela e Silvia

    10 Gennaio 2011 at 11:59

    Ciao! molto bello questo impasto sfogliato! una pasta lievitata, ma alvorata con grande abilità, per un risultato davvero curioso e da provare!
    bè..che dire poi del ripieno, con questa cremina che adoriamo!!!
    baci baci

    Rispondi
  5. sonia

    10 Gennaio 2011 at 12:07

    Se ti serve un po' di 'nduja original dimmelo :)) in frigo solo quella original di Spilinga, che tra l'altro è il paese di mia nonna! Ad agosto di ritorno dalla vacanze ci portiamo al nord la scorta… non solo di 'nduja, anche di origano, finocchietto, miele, pomodori secchi etc….
    Grazie per questa ricetta mmmm ottimi!!

    Rispondi
  6. Lisa

    10 Gennaio 2011 at 12:15

    Sono semplicemente favolose davvero invitanti, si vede che sono buonissime, brava!

    Rispondi
  7. mamiATheart

    10 Gennaio 2011 at 13:20

    altro che i cornetti al prosciutto/ salmone/ o nutella della Parodi che sforno à go-go. Questa è Cucina. Riuscirò mai a farle anch'io?
    ;)

    Rispondi
  8. Carolina

    10 Gennaio 2011 at 14:17

    Ben ritrovata bellezza!
    Hai trascorse delle belle vacanze?

    Confesso di aver assaggiata la 'nduja solamente una volta e di essere quasi morta. Me l'aspettavo piccante, ma non così tanto! ;)
    Questi 'ndujotti sembrano golosissimi…
    Un abbraccio e auguri di buon anno.

    Rispondi
  9. Erica

    10 Gennaio 2011 at 23:33

    queste girelle sonpo fantastiche..
    Ma la parte migliore viene con la pasta!
    Ci credo che ne sei entusiasta dev'esse favolosa! è bellissima da vedersi!
    chissà quante cose ci si possono inventare *_*

    Rispondi
  10. cavoliamerenda

    11 Gennaio 2011 at 00:42

    "causa totale impossibilità di mantenere ritmi di vita normali" perche' mi suona familiare? Come stai dolcissima vaniglia? Che belle queste girelle, io le ho assaggiate solo una volta alla presentazone del libro del cavolo e anche se la nduja di solito non mi piace mi hanno colpito e affondato!
    la tua pasta sembra scoppiare di contentezza da quanto e' bella ma la PM no, lo so che e' troppo per me… =)

    Rispondi
  11. Wennycara

    12 Gennaio 2011 at 15:47

    Che carine queste girelline, mettono allegria :)
    tanti auguri di buon anno ancora,

    wenny

    Rispondi
  12. LA MOZZA

    13 Gennaio 2011 at 14:22

    gia sento quanto sono friabili..stupende, BRAVISSIMA =)

    Rispondi
  13. vincent

    14 Gennaio 2011 at 21:46

    Il tuo blog ha attirato la nostra attenzione per la qualita delle sue ricette.
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    Rispondi

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