Uff.
Aiutatemi coi numeri. E con le risposte alle mie strane autodomande.
Perchè, nonostante la mia libreria culinaria contenga più di un centinaio di COSE tra libri riviste e raccoglitori con ricette inside (e, seguitemi, dato che una rivista media contiene una cinquantina di ricette ma un libro può pure arrivare a 500, o addirittura 1000, dunque facciamo che se la media è 250-300, io dovrei avere qualcosa come 25-30 MILA ricette o presunte tali in casa – mon dieu), dicevo, perchè se circolano in casa così tante ricette la mia insaziabile sete di tali ineffabili, insondabili formulette magiche (che spesso alla fine trascuro di seguire, come sppiamo), perchè non finisce mai?
[E a questo punto patou direbbe “perchè continui a portare in casa cotali volumi di carta?”, ma per fortuna lui il blog non lo legge e quindi questa rimane un’ammissione di colpa tra me e voi, e continuiamo col discorso dei numeri e delle domande…]
Dunque perchè?
Perchè continuare a comprare libri e riviste (certo, ultimamente mi sono moderata (poi a Parigi ho un attimo allentato la corda eh? ;-P)? E soprattutto perchè continuare a contare con apprensione le ricette ivi contenute (mi riferisco alle riviste, in questo caso, che un libro con 10 ricette può a mio parere reggersi benissimo lo stesso)?
In realtà la questione non è “quante ricette”, ma cosa possa esserci al posto di queste.
Cerco di spiegarmi, magari sono paranoica io, oppure magari vi va di parlarne, e vi prego ditemi che qualcuno di voi lo aveva notato.
La rivista che io tanto apprezzo, qui ritratta in foto, copertina dell’ultima uscita, e che si chiama La Cucina del Corriere della Sera, è uno dei miei appuntamenti preferiti di fine mese, una data che aspetto con gusto, e che sostanzialmente condivido col mio giornalaio di vicino il lavoro (tanto che non compro mai la rivista il sabato o la domenica!). Come vi avevo già detto tempo fa i contenuti sono interessanti (le ricette semplici, supersemplici a volte, le foto curatissime, i colori molto molto belli), e le preparazioni molto abbordabili (insomma, si possono fare, vengono bene e spesso risolvono pure una cena, oppure costituiscono lo spunto per altre ricette ancora..
C’è una cosa però che nel tempo occupa i miei pensieri.
Quel numerino in copertina.
No, non cercatelo qui, il numero, ma fino all’ultima uscita c’era.
Comunque per farla breve (mh, ormai troppo tardi), primi tre numeri 80 ricette, poi calo a 70, poi di nuovo 80 (evviva!), poi oscillazioni tra 72 e 74, 75, e ho sempre immaginato, o voluto immaginare, motivi di lunghezza di alcune ricette, impaginato, spazio dato ad altri servizi, anche necessità di mettere una qualche pubblicità in più, etc., però quel numerello io continuavo a guardarlo, sperando ogni tanto ad un’alzata di testa, un bel numero ciccio, una sorpresa, che ne so, 90, o addirittuta un pantagruelico 100, come regalo! (non che il valore di qualcosa si misuri così, ma un po’ di disagio mi veniva, a pensare ad un inesorabile diminuzone di quelle formule magiche di pesi e misure di cui io vado tanto ghiotta…).
Poi ieri prendo questo. Niente numero in copertina. triste presagio.
Sfoglio, conto, sfoglio.
Riconto. Riconto partendo dal fondo. Penso d aver sbagliato. Poi trovo l’indice delle ricette in ordine alfabetico, sul fondo. No, non ho sbagliato: 52. Anzi, 51+1, che una c’ha lo sponsor, e non sobenissimo come contarla, con lo stato d’animo che ho adesso.
Perchè, ripeto, al posto di quelle quasi 30 ricette, cosa ci sarà là dentro?
Forse oggi sono solo un po’ sensibilizzata io (sapete come so’, le donne, no? :-)), vi prego ridimensionatemi, io son qui pronta ad accogliere tutti i vostri commenti moderati ed equilibrati, altro che il mio sproloquio….
:-P
ciao!
(da Vaniglia, e le sue paturnie culinarie…)
In realtà la questione non è “quante ricette”, ma cosa possa esserci al posto di queste.
Cerco di spiegarmi, magari sono paranoica io, oppure magari vi va di parlarne, e vi prego ditemi che qualcuno di voi lo aveva notato.
La rivista che io tanto apprezzo, qui ritratta in foto, copertina dell’ultima uscita, e che si chiama La Cucina del Corriere della Sera, è uno dei miei appuntamenti preferiti di fine mese, una data che aspetto con gusto, e che sostanzialmente condivido col mio giornalaio di vicino il lavoro (tanto che non compro mai la rivista il sabato o la domenica!). Come vi avevo già detto tempo fa i contenuti sono interessanti (le ricette semplici, supersemplici a volte, le foto curatissime, i colori molto molto belli), e le preparazioni molto abbordabili (insomma, si possono fare, vengono bene e spesso risolvono pure una cena, oppure costituiscono lo spunto per altre ricette ancora..
C’è una cosa però che nel tempo occupa i miei pensieri.
Quel numerino in copertina.
No, non cercatelo qui, il numero, ma fino all’ultima uscita c’era.
Comunque per farla breve (mh, ormai troppo tardi), primi tre numeri 80 ricette, poi calo a 70, poi di nuovo 80 (evviva!), poi oscillazioni tra 72 e 74, 75, e ho sempre immaginato, o voluto immaginare, motivi di lunghezza di alcune ricette, impaginato, spazio dato ad altri servizi, anche necessità di mettere una qualche pubblicità in più, etc., però quel numerello io continuavo a guardarlo, sperando ogni tanto ad un’alzata di testa, un bel numero ciccio, una sorpresa, che ne so, 90, o addirittuta un pantagruelico 100, come regalo! (non che il valore di qualcosa si misuri così, ma un po’ di disagio mi veniva, a pensare ad un inesorabile diminuzone di quelle formule magiche di pesi e misure di cui io vado tanto ghiotta…).
Poi ieri prendo questo. Niente numero in copertina. triste presagio.
Sfoglio, conto, sfoglio.
Riconto. Riconto partendo dal fondo. Penso d aver sbagliato. Poi trovo l’indice delle ricette in ordine alfabetico, sul fondo. No, non ho sbagliato: 52. Anzi, 51+1, che una c’ha lo sponsor, e non sobenissimo come contarla, con lo stato d’animo che ho adesso.
Perchè, ripeto, al posto di quelle quasi 30 ricette, cosa ci sarà là dentro?
Forse oggi sono solo un po’ sensibilizzata io (sapete come so’, le donne, no? :-)), vi prego ridimensionatemi, io son qui pronta ad accogliere tutti i vostri commenti moderati ed equilibrati, altro che il mio sproloquio….
:-P
ciao!
(da Vaniglia, e le sue paturnie culinarie…)
Simo
Io lo compravo, ora ho notato la stessa cosa.
Rimane comunque un'ottima rivista…
Buonissima giornata, baci
Benedetta
mumble..prima di tutto, ammazzacheocchio, direi!io la compro spesso, non sempre ma spesso per i motivi che hai spiegato benissimo tu..ma non avevo mai notato nè ilnumerino nè la diminuzione delle ricette! non ti sfugge niente orcaloca! dopo i complimenti per il tuo spirito di osservazione, si, hai ragione è triste sta cosa..perchè mai poi? ma..non è che come altre riviste di cucina faranno anche loro la doppia uscita dicembrina natalizia? Magari esce uno speciale tra un due settimane con un'altra cinquantina e eccoci al pantagruelico cento..che dici?
un abbraccio cara!
pasticciona
ma secondo me per il natale hanno più prposte di pubblicità e loro fanno i loro interessi e se le mettono " in casa" tagliando sulle ricette, ma magari da prossimo mese torna tutto a posto dai..
Una cucina a pois
caspita davvero!! Io da qualche mese, (dopo aver fatto una ricerca disperata per trovarla) ho fatto un accordo con il giornalaio perché me lo tenesse… e ho notato anche io un calo di ricette in quest'ultimo numero, ora grazie a te so anche esattamente di quante!! Speriamo sia solo dovuto a… boh? ma che cmq torni bello ricco dal prossimo mese!!
E a proposito di ricco, sul nostro post di oggi ti passiamo il testimone della staffetta dell'amicizia, se ti va e non hai ancora partecipato trovi tutti i dettagli lì!!!
Babs
ciao tesoro scombussolato :)
cosa c'è al posto delle ricette?
loro sperano pubblicità
e se l'hanno, vuol dire che hanno raggiunto lo scopo.
davvero, mo ti spiego, dall'alto della mia esperianza…. uahahahahaah
che scema che sono….
scherzi a parte, la rivista non guadagna sulle vendite, ma sulla pubblicità, se calano le ricette ed aumenta la pubblicità, significa che il corriere ha vinto la sua scommessa e la rivista va bene, se calano le ricette, ma anche il numero di pagine, è un brutto segno.
spero per loro che l'equazione sia a vantaggio, perchè dietro c'è gente che ci lavora, anche se, per l'utente finale, vaniglia e co, forse era meglio prima.
dura la vita!!!!
un abbraccio ross in questa giornata di sobbuglio.
ciao!
piccoLINA
Mmm… non so….io ti ho scoperta solo ora, non so rispondere alla tua domanda ma ho letto tutto il tuo sproloquio e….gia' ti adoro!!!! Ahahahah! Andro' anche a cercarmi la rivista anche se ha solo 51 ricette…non l'ho mai presa!
A presto
PAola
Ci
Questi dubbi arrovellatori, come li capisco!! Non parlo proprio del numero di ricette, la mia mente non-matematica si rifiuterebbe di tenerne conto ma tendo a farlo a occhio e di sicuro a soppesare il volume della rivista, se mi accorgo che cala… Ma sono sulla tua stessa lunghezza d'onda per l'acquisto non so se compulsivo, maniaco o semplicemente appassionato di riviste e libri di cucina e arredamento. Anch'io ogni tanto mi dico: ma basta, posso sfogliare i numeri vecchi, di libri ne ho tanti. E poi ci ricasco e torno a casa con altri chili di papier :-).
Buona giornata!
cinzia
lise.charmel
io in genere compro le riviste per le foto, per cui ricette o non ricette per me è lo stesso :)
però ho visto un articolo che mi piace molto sui regali golosi, poi ne ho letto uno interessante su come non ingrassare troppo durante le feste e insomma, forse ci sono più testi, hai provato a guardare le pagine di articoli oltre alle ricette? o forse hanno messo foto più grandi? stasera ci guarderò anch'io
rossella
Caaaare che siete!!!!!!
Sì, è un'ottima rivista, non c'è dubbio.
Rimane la mia preferita.
Ma cavolo 30 ricette in meno non è uno scherzo, tanto che il fatto che il numero non compaia, su questa copertina, mi fa pensare che FORSE si sono un po' resi conto pure loro.
Cero che la rivista ha raggiunto i suoi obiettivi, ma una tale riduzione dei contenuti, a favore di pubblicità, non è correttissimo (se poi è veramente così). Voglio dire, uno che legge 75 ricette (o 80) bello spiattellato in copertina e poi si abbona, e poi magari si trova incastrato ad aver acquistato una bella enciclopedia di sponsorizzazioni… insomma non lo so, quello che dicevo al mio primo post sull'argomento (avevo fin da subito diffuso la notizia dell'uscita della rivista) era anche a favore del fatto che ci fossero poche pubblicità e tanti contenuti…
Ovvio, non sono così ingenua da pensare che la rivista si tenga solo sulle mie 4.90 euro mensili, però da lì ad una riduzione così drastica…
boh!
grazie care per avermi consolata, vediamo cosa succede al prox numero (cmq l'anno scorso non sono usciti numeri doppi, ndr)
:)
Wennycara
Mmm io sentivo puzza già da un pò. Speriamo bene: nel mentre appoggio in pieno quanto detto da Babs :)
Un abbraccio,
wenny
Lievito e Spine
Uhm, in effetti anch'io soffro abbastanza dell'aumentare vertiginoso delle chiacchiere (nella migliore delle ipotesi) rispetto alle ricette.
in compenso non oso fare il calcolo del numero di ricette presenti nella mia libreria accanto a quello sul costo degli appartamenti al metro quadro! Meglio non pensarci.
Questo tra l'altro è il mese peggiore: a DIcembre, in vista del Natale compro tutte le riviste che mi capitano sotto tiro, anche quelle che di solito non guardo nemmeno.
Ecco, adesso esco e mi compro la Cucina del Corriere e Alice! :-)
Un bacio
carola
anch'io sono una lettrice affezionata de La Cucina, ma quel che più mi consola è sapere che ce ne sono tante come me che accumulano libri su libri, sarà una dipendenza?? ;-))
rosa
ti dico la mia.
la pubblicità che richiama acquirenti è fatta di numeri. es. questa crema idrata fino al 99%; questo minestrone contiene 325 verdure; questo prodotto ha 52 vantaggi in 1; questa rivista contiene 83 ricette in 50 pagine.
ecco.
io mi fido meno di quelli che strillano numeri. quindi se il numerino in copertina è sparito, buon per loro. stessa cosa dicasi per le ricette contenute: meglio meno ricette, ma più qualità.
a me quella rivista convince poco (anche se riconosco che spicca nello scenario italiano). diverse volte l'ho acquistata perché trascinata da una bellissima foto in copertina, poi però le ricette contenute non erano tutte all'altezza della promessa.
detto questo, anche io come te ho una fame insaziabile di ricette. e non mi bastano quelle che posso trovare in rete, ho fame anche di quelle stampate!!!!
rossella
rosaaaaa!!!!
come è vero quello che tu dici!
il fatto che mi dà veramete noia, infatti, e forse non si capisce benissimo da quello che scrivo, non è tanto (o solo) la diminuzione delle ricette (quello magari mi dispiace e basta), ma l'apposizione iniziale di un numero, che guarda caso sparisce quando il numero in copertina non fa + comodo..
Voglio dire, a me aveva colpito fin dall'inizio quel quantificare (avevo pensato "che differenza fa?"), ma se veramente come dice Babs questo aumento di sponsor è cosa buona per il futuro delle rivista, perchè questa parte strillando un numero in copertina che poi sa (spera) di dover diminuire???
Non vendetemi per favore un "prodotto" che parte quantificando, definendo inizialmente la qualità come quantità (io rispetto qualsiasi idea, in tal senso, se rimane coerente con se stessa), e poi all'improvviso fate i vaghi!
Bastava non metterlo, e mi sarei stranita molto meno…
Mah, mi sa che son troppo dura!
:)
rosa
aggiungo una cosina (dura per dura meglio andare fino in fondo): il taglio che si è dato quella rivista è/era piuttosto ambizioso. si presenta con un mood di alto livello, non come una di quelle rivistine tuttoesubito. allora dico: perché buttarsi via puntando su una comunicazione che strilla numeri? fa così cheap…
rossella
rosa, sei chic pure quando sei "dura per dura"…. mi piace scambiare due parole con voi anche su questi argomenti collaterali! ;)