• Vai alla navigazione primaria
  • Vai al contenuto
  • Passa alla barra laterale
  • Passa al pié di pagina

Vaniglia — Storie di cucina

  • Home
  • Ricette
  • Food
  • Travel
  • Lifestyle
  • Diario
  • Portfolio
  • About
  • My Cookbooks
  • Contatti

l’officina delle meraviglie

18 Settembre 2010 Lifestyle

___
“Ecco, ti ho trovato”, pensò da dietro la vetrina, e neanche il tempo di pronunciare la frase nella sua mente ed era entrata. Come al solito la curiosità che vince la timidezza.
__

Anche questa volta che la dimidezza sembrava stranamente intorpidita.
Era stato facile, facilissimo, percorrere distrattamente via Savoia, praticamente sbagliando strada, quel giorno di corsa durante la pausa pranzo dal lavoro, ultimi preparativi prima delle vacanze estive; ancora più facile entrare e guardarsi intorno, e smettere di avere fretta, e riconoscere ogni cosa. Il cibo, prima di tutto. I quadrotti di brownie nella vetrinetta a destra erano uno diverso dall’altro. Uno diverso dall’altro, ripeteva tra sè e sè. Di quelli che bisogna scegliere non solo il dolce, ma anche quale singolo pezzetto ti debba appartenere.
E poi lo spazio.
Mentre pensava al brownie, mentre lo sceglieva, qualcosa la distraeva alle spalle. Qualcosa di colorato, ma non aggressivo. Colorato ma gentile, pensava. Curato. Sospeso? Qualcosa di sospeso. Un ingrediente, aveva pensato. Poi si era girata e le aveva viste, le uova.
__

___

Il posto era perfetto, la luce era perfetta, i dolci perfetti. Quelli piccoli, i monoporzione, che servono alle ragazze in pausa pranzo di fretta a diventare ragazze in pausa pranzo con calma (cheese cake, pasticciotti crema e more, addirittura baci ripieni della classica nocciola e di pralina di cioccolato), e quelli grandi, decorati, foglia a foglia, petalo a petalo, pasta di mandorle e zucchero, tutto fatto a mano, tutto fatto come da lei stessa, come da sua madre, come da sua nonna. E i salati, i cake (ceci e spinaci, pomodori secchi e capperi), ogni giorno di un sapore diverso.
E poi di nuovo lo spazio, il mobilio, niente di seriale, ogni cosa in un posto che è solo suo e in un modo che è solo suo: i mobili, pezzi recuperati e personalizzati. Tutto fatto a mano, come da lei stessa, come da suo padre, come da suo nonno…. E la scritta in alto: sala per signora, proprio sopra il laboratorio, a vista, dove Monica immagina e cucina tutte quelle meraviglie, e dietro, tutto quello che fa il davanti: farina uova, burro cioccolato, zucchero frutta secca.
___

Dolce la sensazione uscendo di lì, distratta dal sapore ancora sul palato e dall’atmosfera, e pensando “dopodomani parto, peccato”, come avendo trovato qualcosa per cui ritardare la partenza da Roma, come se al ritorno, l’incanto potesse essere sparito.

E invece, è ancora lì… ;-)
__
Dolce è una ex officina trasformata in pasticceria. Non vedevo l’ora di parlarvene. Si trova a Roma nei pressi di Piazza Fiume, ad una traversa di via Salaria, esattamente in via Savoia n. 52. Info qui.
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Categories: Lifestyle Tags: chiacchiericcio, luoghi

Previous Post: « muesli au son d’avoine
Next Post: settembre color prugna… »

Interazioni con il lettore

21 Commenti

  1. Neve

    18 Settembre 2010 at 06:46

    wow…ma questo posto è magia pura!! Stupendo davvero…fortunata te che hai un posto così vicino al lavoro… io vicino all'universitò ho il chebabbaro…uffa

    Rispondi
  2. terry

    18 Settembre 2010 at 10:01

    Che psoto magico! peccato non esser vicina…ma lo segno per una futura visita romana!:)

    Rispondi
  3. Irene

    18 Settembre 2010 at 12:50

    che meraviglia! E anche il tuo blog lo è…non voglio perderlo di vista!

    Rispondi
  4. Lievito e Spine

    18 Settembre 2010 at 13:33

    Ma che bel posto, devo assolutamente farci un salto u giorno di questi, grazie!!

    Rispondi
  5. salamander

    18 Settembre 2010 at 15:11

    son rimasta a bocca aperta…e anche con un certo languorino.
    favoloso!

    Rispondi
  6. Rossella

    18 Settembre 2010 at 20:04

    Bellissimo posto, incredibili dolci. E' un posto insolito e raffinato nel suo essere così personalizzato ! peccato non essere lì … un caro saluto !

    Rispondi
  7. marifra79

    18 Settembre 2010 at 20:55

    Troppo bello questo posto, direi dei miei sogni!
    Un abbraccio

    Rispondi
  8. Carolina

    19 Settembre 2010 at 12:39

    Cute. Mi pare proprio l'aggettivo giusto.
    Sembra uscito da una stradina di Parigi…
    Non avrei mai immaginato che ci fossero posticini così a Roma!
    Un abbraccio.

    Rispondi
  9. Babs

    19 Settembre 2010 at 17:01

    tesoro, ma se vengo a roma, vero che mi ci porti? :)

    Rispondi
  10. Acquolina

    19 Settembre 2010 at 18:40

    che posto da sogno! una bellissima scoperta, e che belle foto!

    Rispondi
  11. rossella

    19 Settembre 2010 at 18:41

    *babs: certo che ti porto, ormai ci vado in continuazione anche con le mie amiche e colleghe! è promesso!

    *carolina: lo sai che ha fatto lo stesso effetto anche a me??? è stato come una boccata d'aria, qualcosa di diverso, realizzato da teste diverse… e così bello…

    *marifra: sì, da favola, confermo

    *rossella: eheheh, allora vorrà dire che al prossimo passaggio in zona avrai un posticino in cui fare un salto, è aperto anche la domenica mattina!

    *salamander: =D

    *lievito e spine: allora aspetto il tuo commento in proposito!

    *irene: grazie, non sai quanto mi fa piacere!!!

    *terry: te lo raccomando caldamente… poi fammi sapere, sono curiosa di conoscere il tuo parere!

    *neve: certo a me il kebab piace… però dopo un paio di volte… invece qui ogni giorno c'è qualcosa di nuovo, e ti assicuro che ogni giorno io vorrei prendere mille cose!!!

    Rispondi
  12. rossella

    19 Settembre 2010 at 18:43

    *acquolina: grazie!!! sai che io invece ero molto titubante, perchè ti assicuro che dal vivo ogni cosa è mille volte meglio, anche solo a vederla… immaginati ad assaggiarla.

    Rispondi
  13. Anonimo

    20 Settembre 2010 at 17:32

    Grazie alla tua segnalazione, oggi ho provato "Dolce". Un felice e raffinato incrocio tra molti libri della Tommasi (ricette "pare pare") e Nonna Carla (pirottini e decorazioni delle crostatine comprese) in una cornice che vuole suggerire forse un po' troppo alla sempre personale interpretazione, ma bella e originale (per essere romana). Ottime, friabili e cotte al punto giusto le frolle, buona la sacherina, sorprendente il rotolo, equilibratissimo il bacio di dama,forse migliorabile il solo brownie; fantastici i nastrini colorati di cotone. Insomma, in breve,un'altra tentazione (troppo) a portato di mano. Attentatrice di linea che non sei altro ; )
    Roberta.
    PS: provato "Cristalli di zucchero"?

    Rispondi
  14. rossella

    20 Settembre 2010 at 19:01

    *roberta: mai provato, ma in agenda da una vita!

    Rispondi
  15. Anonimo

    20 Settembre 2010 at 19:23

    Io sono stata in quello di via Val Tellina che ha un bello e tranquillo giardinetto. Mi permetto di consigliarti, oltre ai dolci (pasticceria classica impeccabile), il salato (paninetti e quiches). Così siamo pari: ci siamo reagalate un mezzo chilo per una ;)
    Roberta.

    Rispondi
  16. rossella

    20 Settembre 2010 at 19:47

    *roberta: ok, allora io ci vado a piedi da qui, così mi porto avanti!
    (ma perchè ce n'è più d'uno?)
    che bello che tu ci sia andata subito (appena posso riassaggio il brownie e ti faccio sapere… il mio era perfetto!)

    Rispondi
  17. Anonimo

    20 Settembre 2010 at 22:04

    Perché ce ne sono due? Mmmhhh…forse per fare più soldini ;)?! Fammi sapere poi com'è andata a Cristalli di zucchero, quando avrai tempo per andare dall'altra parte della città per assaggiare quelle chicche dolci e salate.
    Quanto al brownie, intendiamoci, non c'era niente che non andasse in particolare, la mia era una valutazione relativa a tutto il resto (ho preso un morso, ma di tutto) e alla mia leggera antipatia per i dolci che "conquistano facile". Lì Rossella cara c'è così tanto da provare che prima di riprendere due volte la stessa cosa, dobbiamo fare almeno una volta il giro di tutto il bancone e in giorni diversi della settimana. Io intanto tra domani e dopodomani ci torno, stavolta anche con Anna. Grazie ancora: questa è vera circolazione del sapere ;D.

    Rispondi
  18. mamiATheart

    21 Settembre 2010 at 11:29

    beh, ma che splendore! me lo segno, da inserire come tappa nel prossimo viaggio a Roma ..;)

    Rispondi
  19. rossella

    21 Settembre 2010 at 18:00

    *roberta: nonono, era solo una domanda? mi documento sulle "locations" e ti faccio sapere… ti aggiorno anche sul resto!

    *mamiA: sono contenta che vi sia piaciuto! spero che sia una tappa di un bel viaggetto (anche) culinario insomma!
    p.s. è aperto anche la domenica mattina!

    Rispondi
  20. carla

    27 Gennaio 2011 at 20:42

    È bellissima e i dolci sono buonissimi e gli ingredienti sicuramente di prima scelta. Però però però però 3.50 euro per una crostatina di marmellata è decisamente esagerato.

    Rispondi
  21. Claire Wirth Imparato

    27 Aprile 2012 at 13:22

    un enchantement…

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Footer

  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter

© 2023 · Vaniglia — Storie di Cucina · Privacy Policy

loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.