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Vaniglia — Storie di cucina

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anatra all’arancia e zenzero e indivia brasata

30 Gennaio 2014 Carne

…e procediamo verso il finesettimana! ;-P

Perché oggi è giovedì ed io mi sento come se non stesse arrivando il finesettimana?
Forse perchè ho ancora una montagna di cose (nonché chilometri) da macinare?
(e queste sono cose su cui riflettere… ;))
Però, nonostente tutto ‘st’affaccendamento e la testa perennemente per aria (oltre che su settemila cose), io, una ricettina buona buona per la domenica, per esempio, ce l’avrei.
E vi do pure il tempo di trovare il petto d’anatra, nel caso nel vostro areale i macellaio non ne fossero così forniti (io per esempio a Fabriano ho faticato salvo poi trovarmelo davanti agli occhi, bello sotto vuoto, al supermercato sotto l’ufficio di Roma!).
Insomma, oggi è giovedì, il finesettimana (a me) sembra ancora lontanuccio (e forse sarà pure non troppo riposante), ma abbiamo tutto il tempo per trovare un pennuto da cucinare per la gioia dei carnivori di casa!

Dunque la ricetta di oggi, ve lo dico subito, è di grande soddisfazione (ed io ormai con petto d’anatra grandi intese dopo l’ultima – che era anche la prima, per me – volta), e viene dall’ultimo numero di Saveurs, quindi anche ad alto tasso di franciosità, che a noi ce piace assai.

Si tratta di un petto d’anatra all’arancia con l’indivia brasata à-côté, che vi assicuro fa il suo!

Vi propino la ricetta originale, para-para, come da me medesima tradotta dal francese.
Ci fidiamo? ;-P

Petto d’anatra all’arancia e indivia brasata
ingredienti per 4 persone
2 petti d’anatra
6 cuori di indivia belga tagliati longitudinalmente in quattro
50 cl di succo d’arancia appena spremuto
5 g di zenzero fresco grattugiato
1 cucchiaio di salsa di soia
sale e pepe q.b.

Preriscaldare il forno a 180°C
In una casseruola far ridurre il succo d’arancia a fuoco dolce fino ad ottenerne circa 10-15 cl.
Incidere la pelle dei petti d’anatra a quadretti o a striscioline, con la punta di un coltello affilato, e senza intaccarne la carne.
A questo punto far dorare l’anatra in una padella e senza l’ausilio di grassi aggiunti: 8 minuti lato pelle e 1 minuto lato opposto.
Cuocere i petti d’anatra per 10 minuti in forno.
Disporli su una griglia, ricoperti da un foglio di alluminio, e lasciar riposare altri 10 minuti.
Sgrassare (cioè pulire un po’) la padella (io non l’ho fatto perchè la mia era piuttosto pulita, deduzione dell’ultim’ora: le anatre francesi so’ più grasse delle nostre) e farvi rinvenire un po le indivie tagliate: io le ho delicatamente rosolate nel (poco) grasso di anatra a disposizione fino a farle diventare dorate.
Quando le indivie sono ben colorate, deglassare con il succo d’arancia ridotto, aggiungere lo zenzero grattugiato e la salsa di soia.
Proseguire la cottura per ancora 10 minuti, fino a che le indivie diventano tenere (ma non “bollite”), e il succo sia diventato, come dicono i francesi “nappant” (io direi che ha tirato ed è denso e bello omogeneo).
Servire subito condito con sale e pepe macinati all’istante.

Se volete sapere anche il vino consigliato (e dato che andiamo per un piatto domenicale ;-)): un bandol blanc, tiè (sempre Saveur dixit eh?)! ;-)

Che sia un buonissimo finesettimana per tutti!
La Vany

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Categories: Carne Tags: gluten free, _secondi piatti

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Interazioni con il lettore

18 Commenti

  1. Arianna Frasca

    30 Gennaio 2014 at 08:48

    Che buono il petto d'anatra! Pensa che qui addirittura al supermercato si trova!

    Rispondi
  2. rossella

    30 Gennaio 2014 at 08:54

    Esatto. Io alla fine l'ho trovato al super!
    "qui" dove? di dove sei? :)

    Rispondi
  3. clara - ladri di ricette

    30 Gennaio 2014 at 10:10

    E' vero, mica facile trovare un petto d'anatra! Questa settimana siamo in grande sintonia Ladri e Vaniglia. Anatra faticosamente recuperata e arancia anche per noi, ma per adesso ci è presa la fissa della cottura sous vide…
    Appena ci passa proviamo anche questa ricetta. Un bacio

    Rispondi
  4. Ely

    30 Gennaio 2014 at 11:13

    In effetti l'anatra la si vede veramente poche volte.. bella come la tua poi, è una rarità! Complimenti tesorina! Anche io non vedo l'ora di questo fine settimana e scalpito a tal punto che il tempo pare non passare mai. <3 Un abbraccio immenso con tanto bene!

    Rispondi
  5. Laura

    30 Gennaio 2014 at 14:24

    Ehi 'Vany' che sagoma che sei quando mi passi dal 'franzoso' a allo stile 'Vanigliadettotranoi' mai fatto morì!Tié adesso m'hai contagiato… e parlo anch'io alla vaniglia!:-) Cmq io adorerei mangiare quest'anatra, devo solo provare meno soggezione per questo benedetto pennuto!Seguirò i consigli e poi c'è che questa riduzione all'arancia mi ha subito conquistato!Un bacio e buon we!

    Rispondi
  6. Laura

    30 Gennaio 2014 at 14:25

    Che orrore! m'hai… scritto 'mai'!!!!!vabbè vado a dormire!sono lessa!

    Rispondi
  7. lucy

    30 Gennaio 2014 at 15:57

    adoro il petto d'anatra, ottimo sapore, facili accostamenti e di gran classe!

    Rispondi
  8. Lù

    30 Gennaio 2014 at 16:23

    Non sono una amante delle carni ma per queste cotture un po' diverse,che fanno proprio domenica, cedo anch'io!
    Poi per quella invidia brasata potrei fare pazzie…la foto rende tutta la sua bontà!!!
    Buon, quasi, fine settimana!
    Lù

    Rispondi
  9. Ricette per Tutti

    30 Gennaio 2014 at 19:01

    Davvero invitante questa ricetta!

    L'anatra è squisita! Ed in questa foto è ancora più invitante.

    Complimenti!

    Rispondi
  10. elenuccia

    30 Gennaio 2014 at 22:20

    Confesso di non amare l'anatra ma l'invidia brasata mi intriga moltissimo

    Rispondi
  11. Manuela e Silvia

    30 Gennaio 2014 at 22:40

    Ciao! niente male come suggerimento per preparare l'anatra: con l'arancia è un classico, ma le tue piccole aggiunte fanno la differenza in un piatto completo ed originale!
    bravissima!
    un bacione

    Rispondi
  12. Serena | SereInCucina

    31 Gennaio 2014 at 08:21

    Confesso che le anatre, al pari delle oche, starnazzano alla mia uscita dalla Francia. Sì, perché ad ogni viaggio francese, faccio incetta di anatra all'arancia e di fois gras, poco importa se di anatra o di oca. Oddio, penso che davvero mi odino, povere. E il mio macellaio di fiducia me la procura sempre, stile pusher… ;)

    Rispondi
  13. rossella

    31 Gennaio 2014 at 08:28

    Cara ti pensavo giusto ieri!
    Devo scriverti… ;)

    Rispondi
  14. TheDaydreamer

    31 Gennaio 2014 at 15:40

    Oooohh, joli !
    Na volta tanto con l'ingrediente principale gioco in casa, vaiiiiiii!

    Rispondi
    • rossella

      31 Gennaio 2014 at 18:10

      Donatella hai ragione!!!! (e mi fai morire dalle risate! ;))

      Rispondi
  15. Ale

    4 Febbraio 2014 at 19:12

    Fantastico..io l'ho scoperto da poco e in casa piace tantissimo..ora dovrò provare questa ricetta!!!
    http://duecuoriinpadella.blogspot.it/

    Rispondi
  16. serena

    23 Marzo 2019 at 14:06

    Sembra fantastica! voglio provare a farla! spero non sia troppo difficile anche perchè non sono una grande cuoca…….

    Rispondi
    • Rossella

      24 Marzo 2019 at 18:42

      Serena sì!!!!
      Guarda io non è che nel 2014 fossi ‘sta spada con la ciccia eh? Ed era venuta buonissima! ;)
      Fammi sapere eh?
      <3

      Rispondi

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